Batosta Cassazione sugli Autovelox: “senza omologazione multe nulle”

Batosta Cassazione sugli Autovelox: “senza omologazione multe nulle”

Clamorosa batosta della Cassazione sugli autovelox: "per gli accertamenti è sempre richiesta sia l'omologazione che l'approvazione". Ci sarà una pioggia di ricorsi nei tribunali?

19 Aprile 2024 - 15:45

È una faccenda che si trascina da anni rimbalzando da un tribunale all’altro, ma adesso la sentenza della Corte suprema di Cassazione potrebbe averla chiusa definitivamente: le multe prese con l’autovelox sono nulle se il dispositivo risulta solo approvato e non omologato, principio che del resto era diventato ormai prevalente nell’orientamento giurisprudenziale. Questo perché omologazione e approvazione sono due procedimenti complementari e non alternativi, con natura e finalità diverse.

CASSAZIONE: PERCHÉ OMOLOGAZIONE E APPROVAZIONE SONO DIVERSI

Con la sentenza n. 10505 pubblicata il 18 aprile 2024 la Cassazione ha così respinto il ricorso del Comune di Treviso che affermava la validità del verbale con il quale era stato accertato un eccesso di velocità da parte di un automobilista che viaggiava a 97 km/h in una strada con limite a 90. Ad accertare l’infrazione era stato un apparecchio fisso Red & Speed-Evo-L2, risultato non omologato ma solo approvato. Sia il Giudice di Pace che la Corte d’appello avevano già deciso per la nullità della multa.

In particolare, riporta Il Sole 24 Ore, la Cassazione ha definito condivisibile quanto affermato dal Giudice di secondo grado, laddove ha distinto i due procedimenti di approvazione e omologazione del dispositivo autovelox, in quanto aventi caratteristiche, natura e finalità diverse: l’omologazione ministeriale, infatti, autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio, con attribuzione della competenza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy; l’approvazione consiste invece in un procedimento che non richiede la comparazione dell’apparecchio con caratteristiche ritenute fondamentali o con particolari prescrizioni previste dal regolamento.

CASSAZIONE SUGLI AUTOVELOX: LE CIRCOLARI DEL PASSATO SONO ININFLUENTI

L’omologazione, quindi, consiste in una procedura che, pur essendo amministrativa al pari dell’approvazione, ha anche natura necessariamente tecnica e serve a garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico. Requisiti che sono alla base dell’indispensabile condizione per la legittimità dell’accertamento. A questo proposito proprio di recente (sentenza n. 3335/2024) la Cassazione ha affermato che nell’ipotesi di controversie il giudice è tenuto ad accertare se le verifiche sull’apparecchio siano state o meno effettuate, puntualizzando che tale prova non può essere fornita con mezzi diversi dalle certificazioni di omologazione e di conformità.

La Suprema Corte ha poi precisato che non possono avere alcuna influenza sul piano interpretativo certe circolari ministeriali che sembravano avallare una possibile equipollenza tra omologazione e approvazione. Equipollenza basata, però, su un approccio che non trova supporto nelle fonti primarie (vedi art. 45 comma 6 del Codice della Strada) e che, in quanto tali, non possono derogate da fonti secondarie o da circolari di carattere amministrativo.

Cassazione sugli Autovelox:

OMOLOGAZIONE E APPROVAZIONE DIFFERENTI SIA SUL PIANO FORMALE CHE SOSTANZIALE

In conclusione la Cassazione conferma che l’articolo 45 comma 6 del CdS distingue nettamente i due termini ‘omologazione’ e ‘approvazione’, ritenendoli differenti sul piano formale che sostanziale, “giacché intende riferirsi a tutti i mezzi tecnici atti all’accertamento e al rilevamento automatico delle violazioni“: alcuni destinati a essere necessariamente omologati (quali, per l’appunto, i dispositivi demandati specificamente al controllo della velocità, del resto pure l’art. 142 comma 6 CdS utilizza l’espressione ‘debitamente omologati‘ riferendosi ai mezzi per il rilevamento elettronico). E altri per i quali è sufficiente la semplice approvazione (che da sola però non basta a far considerare legittimo l’accertamento della velocità veicolare a mezzo autovelox).

Nella pronuncia si precisa che la questione è stata sottoposta per la prima volta all’esame della Cassazione, evidenziandone il rilevante impatto pratico.

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