Cina: mai più patente per gli ubriachi al volante

Cina: mai più patente per gli ubriachi al volante Nella Repubblica Popolare Cinese è stata appena approvata una norma che revoca la patente per sempre a chi guida con un tasso alcolemico superiore a quello ammesso. Esagerati?

Nella Repubblica Popolare Cinese è stata appena approvata una norma che revoca la patente per sempre a chi guida con un tasso alcolemico superiore a quello ammesso. Esagerati?

25 Aprile 2011 - 06:04

A Pechino non amano molto le mezze misure. Il Comitato permanente dell'Assemblea Popolare Nazionale, cioè l'organo legislativo della Repubblica Popolare Cinese, ha votato e approvato il 22 aprile scorso un importante emendamento alla legge sulla sicurezza stradale, che è stata resa assai meno permissiva nei confronti di chi guida in stato di ubriachezza.

BERE E GUIDARE È REATO – La modifica prevede che gli incidenti gravi causati dai conducenti che s'erano messi al volante dopo aver bevuto alcolici o assunto sostanze psicotrope o che comunque si trovavano in condizioni psicofisiche non idonee alla guida, siano considerati crimini a tutti gli effetti. Pertanto, i reponsabili di questi sinistri d'ora in poi saranno indagati penalmente (come del resto in Italia, dove è reato anche la semplice guida sotto effetto di alcol o altre sostanze che alterano i riflessi)) e, se giudicati colpevoli, subiranno la revoca della patente da parte del dipartimento di Gestione del Traffico dell'Organo di Sicurezza Pubblica. La verà novità, però, è che la revoca durerà per tutta la vita: il colpevole non potrà guidare mai più. L'emendamento prevede anche un generale incremento delle sanzioni amministrative per gli atti illegali ai fini della sicurezza stradale, come guidare dopo aver bevuto alcolici, e anche senza aver provocato alcun incidente.

PUGNO DURO – A dire il vero la Repubblica Popolare s'è già distinta in passato per non aver avuto la mano tenera nei confronti dei conducenti che alzano il gomito. Le cronache ricordano ancora il caso di Sun Weiming, un allora 30enne di Chengdu che nel 2009 venne condannato a morte per aver ucciso quattro persone e averne ferite altre in un grave incidente provocato mentre guidava ubriaco. Solo grazie a un appello in extremis del suo avvocato la giustizia cinese gli ridusse la pena: ora deve scontare “soltanto” l'ergastolo.

DA NOI, BARRICATE – Pare proprio che i cinesi siano arrivati prima degli italiani a introdurre nel loro codice penale qualcosa di molto vicino al reato di omicidio stradale riguardo al quale da noi ancora si discute. In più, hanno istituito il divieto perenne di guidare un veicolo applicato a chi abusa dell'alcol, una norma che se venisse adottata anche nel nostro Paese provocherebbe probabilmente una sollevazione popolare con barricate nelle piazze.

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