Bologna – Pedoni, bici, auto: le strade che uccidono.

Bologna – Pedoni, bici, auto: le strade che uccidono. Nel 2010 sono stati 23 i morti. A fine dicembre il picco. Via San Donato da "semaforo rosso"

Nel 2010 sono stati 23 i morti. A fine dicembre il picco. Via San Donato da "semaforo rosso"

12 Marzo 2011 - 06:03

L'ultima in ordine di tempo è stata Lucia Varriale, 18 anni, investita da Cristian Alessandrini, 30 anni, alla guida di una Lancia Y lanciata a folle velocità lungo via Stalingrado: oltre 100 chilometri all'ora sotto l'effetto di cocaina. Purtroppo non sorprende, lo stradone che collega la città alla periferia infatti è stato spesso teatro di incidenti stradali e tragedie umane. Ben 44 nell'arco del 2010. In una ipotetica classifica cittadina dei luoghi più pericolosi dove muoversi però via Stalingrado riceverebbe solo, si fa per dire, un secondo posto o meglio un semaforo giallo.

È in via San Donato infatti che avvengono il maggior numero di carambole e scontri: 49 in tutto, di cui due mortali. La mattina del 23 luglio scorso, all'angolo tra via San Donato e via Salgari, un ciclista di 70 anni morì sul colpo dopo l'urto con un suv Range Rover. Pochi giorni dopo invece, il 28 luglio, all'incrocio tra via San Donato e via Cadriano perse la vita Mario Di Sanza, il 32enne parrucchiere di Corona: alla guida della sua moto si scontrò con un'auto. In tutto il 2010 (confrontando i dati parziali della polizia municipale, dei carabinieri e della polizia su un totale di 597 strade coinvolte) ci sono stati 2.255 incidenti, più di 6 al giorno, oltre 187 al mese. Oltre agli episodi del ciclista e del parrucchiere, in via San Donato sono avvenuti altri 35 incidenti con feriti non mortali e 17 senza vittime.

Le due arterie viarie si guadagnano anche il primato di maggior numero di sinistri senza feriti: 17 in via Stalingrado e 12 in via San Donato su un totale di 611 scontri stradali avvenuti fortunatamente senza lasciare danni se non ai mezzi di locomozione. Il quartiere brilla di una luce sinistra, considerando che anche porta San Donato si conferma come tetro scenario di numerosi incidenti, ben 9 tutti con feriti e 1 mortale. Il 21 dicembre, all'incrocio tra via Malaguti e viale Filopanti, una Dacia urtò un ciclista filippino facendolo cadere a terra (senza ferite) ma perdendo il controllo. L'auto rimbalzò contro una seconda vettura finendo addosso alla barriera che separa il percorso pedonale e travolgendo un ciclista di 25 anni, deceduto sul colpo.

Nel passaggio da San Donato alla Bolognina, via Stalingrado sancisce un confine definito dagli scontri: su 44 incidenti 27 hanno causato feriti. Rientrando, ipoteticamente, lungo viale Angelo Masini (con «solo» 14 scontri) conviene prestare particolarmente attenzione quando ci si immette nel traffico davanti alla stazione: tra piazza Medaglie D'Oro (6 incidenti) e viale Pietro Pietramellara (21 incidenti) nel raggio di pochi chilometri si sono consumati quasi una trentina di sinistri. Qui l'8 settembre Francesca Mazzilli, 26enne, all'incrocio con via Cipriani venne investita a bordo del suo motorino da una Citroen Xara guidata da un ispettore della polizia Aeroportuale immessosi sul viale invadendo la corsia opposta. Tra le rotonde si consiglia di rallentare quando ci si immette nella Luciano Romagnoli, che collega viale Togliatti a viale Gandhi, capofila con 13 incidenti (10 feriti e 3 senza) e nella Benedetto Croce (9 incidenti di cui 5 con feriti).

È chiaro che il numero si intensifichi in conseguenza della centralità delle arterie viarie considerate, secondo una banale equazione per la quale a maggior traffico corrisponda maggior incidentalità. La stessa regola vale anche per il terzo posto della classifica di pericolo: Via Francesco Zanardi con 32 scontri di cui 26 con feriti. A seguire un ex aequo tra via Giuseppe Massarenti e via Emilia Ponente, 31, ma nel secondo caso a gonfiare il numero c'è anche un mortale; viale Palmiro Togliatti 30 (21 con feriti) è il viale più fatale e rischioso, via di Corticella 29 (di cui un mortale e 22 feriti) e via Ferrarese 28 incidenti con 22 feriti. Potrebbero apparire pochi, rispetto alle precedenti strade, i sinistri in via Toscana (22) ma nel conteggio pesano due mortali di cui un pedone. Il 12 giugno, verso le 8 di mattina, un 83enne venne investito mentre attraversava sulle strisce da una Opel Corsa che procedeva in direzione periferia. Secondo i dati, ancora parziali, nel 2010 sulle strade bolognesi sono morte 23 persone mentre 1.609 sono rimaste ferite. Settimane intense sono state quella dal 9 al 22 dicembre, in cui si verificarono oltre cento incidenti – di cui due mortali e 84 con feriti – e dal 4 al 17 marzo con 94 scontri, due mortali e 60 con feriti. Sarah Buono

–>  La mappa delle venti strade più incidentate della città

Fonte – corrieredibologna.corriere.it

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