BMW, apre in Europa un mega centro di test per la guida autonoma
Nel Driving Smulation Center a Monaco BMW metterà alla prova le tecnologie di guida autonoma. Ecco come funziona la struttura da 100 milioni di euro

Nel Driving Smulation Center a Monaco BMW metterà alla prova le tecnologie di guida autonoma. Ecco come funziona la struttura da 100 milioni di euro
BMW investe nella guida autonoma e sceglie Monaco di Baviera come sede per la costruzione del suo Driving Simulation Center. Del resto chi è stato a Monaco avrà sicuramente visto il colossale headquarter della casa automobilistica; i lavori per la costruzione del nuovo centro di ricerca sono iniziati lo scorso agosto e dovrebbero concludersi nel 2020. Per quella data gli 11.400 metri quadrati della struttura, saranno pronti ad ospitare i simulatori che riprodurranno fedelmente le condizioni di guida che, auto e conducente, si troveranno ad affrontare nella vita reale. Non sono pochi, infatti, i rischi che riguardano i test su strada delle vetture a guida autonoma. Legislatore e consumatori si aspettano standard di affidabilità molto elevati e le case automobilistiche si impegnao per raggiungerli quanto prima.
IL DRIVING SIMULATION CENTER DA 100 MILIONI A Monaco sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo simulatore dedicato alla guida autonoma di casa BMW. La struttura, che avrà un'estensione di 11.400 metri quadrati, ospiterà 14 simulatori e 157 ricercatori. L'intera operazione avrà un costo di 100 milioni di euro. Il simulatore è composto da un prototipo della vettura collocato su una piattaforma all'interno di una cupola. I tecnici al volante vedranno le immagini proiettate su degli schermi ed non mancheranno gli effetti sonori. La struttura a cupola consentirà di riprodurre forze di accellerazione longitudinale e trasversale fino a 1,0g. Sarà anche possibile replicare situazioni che non possono essere verificate in sicurezza su strada nella vita reale. BMW potrà, ad esempio, testare scenari multipli come la distrazione del guidatore o guasti dei sistemi di bordo. I test drive “virtuali” saranno condotti da ingegneri e tester esperti ma BMW intende coinvolgere anche i clienti per valutare la semplicità di utilizzo delle tecnologie di bordo.
LA GUIDA AUTONOMA SECONDO BMW I piani di BMW prevedono il lancio già a partire dal 2021 di modelli a guida autonoma di livello 3, 4 e 5. L'autonomia delle vetture prevede diversi step e nel livello 5 l'intervento del conducente non è assolutamente necessario (guida autonoma quali livelli esistono). Tra i vari livelli, come si può facilmente intuire, il gap tecnologico è notevole e BMW si prepara a realizzare una piattaforma tecnologica comune che sarà implementata in base al livello di assistenza alla guida, scelto dal cliente o imposto dal legislatore, nelle varie situazioni di marcia. Grazie al nuovo simulatore BMW potrà confrontare i dati raccolti dai test svolti su strada con quelli sviluppati in “laboratorio”. Si potranno verificare differenze di comportamento adattando al meglio il feedback della vettura alla situazione di guida.
GUIDA AUTONOMA E TEST SU STRADA Per dare una risposta alla domanda sul perché BMW abbia scelto di investire in un simulatore basta volgere lo sguardo alle problematiche giuridiche legate alla guida autonoma. I legislatori in tutto il mondo, ad esempio, si stanno interrogando su quale sia il profilo di responsabilità di colui che dientro al volante di una vettura a guida autonoma si trovi coinvolto in un incidente stradale. Situazioni di questo tipo non sono infrequenti. In questi anni di febbrile corsa allo sviluppo di queste tecnologie di guida autonoma si sono verificati molti incidenti che hanno coinvolto le vetture in fase di test; molti impatti hanno avuto conseguenze mortali ed in diversi casi si sarebbero potuti evitare se il driver avesse controllato personalmente l'auto (qui i dettagli di un incidente).