Milano, betoniera uccide altra ciclista: a quando il divieto annunciato?

Milano, betoniera uccide altra ciclista: a quando il divieto annunciato?

A Milano una betoniera uccide un'altra ciclista: a quando gli interventi annunciati dal Comune con il divieto per i mezzi sprovvisti di sensori per gli angoli ciechi?

23 Giugno 2023 - 12:30

A Milano una betoniera ha ucciso, involontariamente si intende, un’altra ciclista, in questo caso una donna di 60 anni che stava pedalando in piazza Durante. Si tratta della sesta vittima di mezzi pesanti a Milano da inizio anno (quattro ciclisti e due pedoni), un dato che deve far riflettere sulla pericolosità dei camion che circolano specialmente nelle ore diurne, a maggior ragione considerando l’altissima diffusione di biciclette nel capoluogo lombardo. Una situazione di estremo rischio che peraltro al Comune conoscono benissimo, tanto che a maggio il Consiglio ha approvato un ODG che invita la Giunta Sala ad adottare tutte le misure possibili per impedire nuovi incidenti causati dall’angolo cieco dei mezzi pesanti.

MILANO: BETONIERA UCCIDE ALTRA CICLISTA, IL COMUNE DEVE INTERVENIRE

Il documento, a firma del consigliere di maggioranza Marco Mazzei, chiede in particolare che l’accesso all’Area B di Milano sia consentito solo ai mezzi pesanti dotati degli appositi sensori per l’eliminazione dell’angolo cieco, limitando l’accesso agli altri alle sole ore notturne, dalle 22 alle 6. Un provvedimento in linea con le norme UE che prevedono l’obbligo dei sistemi ADAS, inclusi quelli per risolvere il problema dell’angolo cieco di autocarri, furgoni e autobus, sui veicoli nuovi immatricolati dal 6 luglio 2024.

Ovviamente la delibera di accoglimento dell’ODG da parte della Giunta milanese richiede tempi tecnici piuttosto lunghi (valutabili in circa un anno), tenendo conto che gli autocarri e le betoniere che circolano a Milano sono centinaia e che l’installazione dei sensori prevede un costo non indifferente (non a caso l’ODG valutava la possibilità di prevedere degli incentivi). Né si può risolvere la questione con un divieto tout court che di fatto bloccherebbe gran parte dei cantieri che ci sono a Milano, come ha ammesso lo stesso consigliere Mazzei rispondendo su Twitter alla domanda di un cittadino.

IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA DEI MEZZI PESANTI NELLE CITTÀ

Allo stesso tempo le istituzioni (non solo a Milano ma dappertutto) devono comunque darsi una svegliata per evitare ulteriori vittime tra gli utenti deboli della strada. Come per esempio hanno fatto a Londra dove sono state rese obbligatorie le barriere antitrascinamento ai lati dei mezzi pesanti, e dove hanno limitato l’accesso in città ai soli mezzi dotati di sistemi di sicurezza per ciclisti e pedoni. L’uso della tecnologia è in effetti fondamentale. Uno studio condotto alcuni mesi fa dal gruppo MOVING (MObility and Vehicle Innovation Group) dell’Università degli Studi di Firenze, grazie al finanziamento dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, ha dimostrato che se tutti i mezzi pesanti già in circolazione adottassero i sistemi ADAS retrofit (ricordiamo che l’obbligo UE del 2024 riguarderà esclusivamente i veicoli nuovi e non sarà retroattivo) in Italia si ridurrebbe la mortalità su strada di oltre 200 vite all’anno.

Chiariamo che nessuno vuole demonizzare i camion e, più in generale, la movimentazione delle merci su strada, che rappresenta un servizio essenziale per i commerci e per la comunità. È però innegabile che a causa della loro mole e anche per l’elevata percorrenza chilometrica, questi mezzi impongono ogni anno un costo molto alto in termini di mortalità e feriti e gravi. Per questo meritano una particolare attenzione a livello di sicurezza e regolamenti.

MEZZI PESANTI: IN ARRIVO UN NUOVO PROTOCOLLO EURO NCAP

Infatti, assai opportunamente, Euro NCAP ha annunciato di recente l’introduzione di un nuovo protocollo di valutazione della sicurezza per i mezzi pesanti. Si baserà su un approccio innovativo rispetto ai crash test delle auto e terrà conto del reale impiego per cui sono concepiti i veicoli commerciali. Si tratta di un intervento necessario visto che nei prossimi anni la crescita della popolazione e i cambiamenti del tenore di vita faranno aumentare la richiesta di merci trasportate, che triplicherà nel 2050 rispetto ai livelli del 2015, con un effetto sull’impiego degli autocarri.

Milano betoniera uccide ciclista

CONSIGLI PER EVITARE GLI ANGOLI CIECHI DEI MEZZI PESANTI

Chiudiamo con qualche consiglio per evitare di finire nell’angolo cieco di un mezzo pesante, circostanza che, come abbiamo visto, può rivelarsi estremamente pericolosa o perfino fatale.

Sebbene si presuma che i conducenti di camion, autocarri e betoniere abbiano una visuale migliore della strada perché sono più alti da terra e hanno specchietti più grandi, in realtà le maggiori dimensioni dei mezzi comportano punti ciechi più grandi. Sapere dove si trovano gli angoli ciechi dei camion è dunque fondamentale per proteggersi durante la circolazione. Ecco alcune semplici ‘regole’ da ricordare:

  • Alcuni punti su entrambi i lati del camion non sono visibili all’autista. In fase di sorpasso fai molta attenzione e passa il più velocemente possibile senza indugiare nei punti ciechi. È importantissimo segnalare in anticipo il sorpasso e assicurarsi che l’autista ti abbia visto prima di passare.
  • Se non riesci a vedere il guidatore del camion nel suo specchietto laterale, è probabile che nemmeno lui veda te.
  • Se sei dietro un camion, tieni sempre d’occhio gli indicatori di direzione e le luci dei freni del mezzo pesante davanti a te.
  • Se sei davanti al camion lasciagli un margine più ampio perché i mezzi pesanti necessitano di uno spazio di frenata maggiore rispetto ad auto e moto.
  • Non posizionarti esattamente dietro la sagoma del camion, risulteresti praticamente invisibile agli occhi dell’autista. Ricorda che i camionisti non hanno specchietti retrovisori e devono fare affidamento sugli specchietti laterali per vedere i veicoli dietro di loro.
  • Quando un camion deve svoltare necessita di molto spazio per la manovra. Tienine conto e mantieniti a un’ampia distanza di sicurezza, soprattutto se ti trovi accanto o dietro.
  • Se sei in bici, a piedi o in monopattino, non passare mai dietro o non aggirare un camion che sta effettuando o si prepara a fare retromarcia. L’autista molto probabilmente non sarà in grado di vederti.
  • Non tagliare mai la strada a un camion che sta rallentando per fermarsi, contando sulla velocità ormai ridotta del mezzo pesante. Anche se in fase di rallentamento il camion potrebbe aver bisogno di decine di metri prima di fermarsi, sempre a causa del maggior spazio di frenata necessario.
  • Non sottovalutare mai le dimensioni e la velocità di un camion in avvicinamento. La prospettiva può ingannare e i mezzi pesanti , a causa delle grandi dimensioni, spesso sembrano viaggiare a una velocità inferiore di quella effettiva.
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