Cina: cintura di sicurezza e casco finalmente obbligatori

Cina: cintura di sicurezza e casco finalmente obbligatori L’ISS rivela i dati disastrosi sull’uso delle cinture anteriori e posteriori: meno di 1 passeggero posteriore al sud viaggia in sicurezza. Tutti i dati del progetto Ulisse 2019

Cina: cintura di sicurezza e casco finalmente obbligatori

La cintura di sicurezza e il casco sono finalmente obbligatori anche in Cina: la Repubblica Popolare Cinese colma un vuoto nella sicurezza stradale rispetto all’Europa

1 Giugno 2020 - 09:06

Dal 1 giugno 2020 anche in Cina saranno finalmente obbligatori la cintura di sicurezza in auto e il casco in moto. Il Codice della Strada in Cina si adegua dopo circa 14 anni rispetto all’Italia con l’obbligo della cintura di sicurezza e 18 anni dopo con l’obbligo del casco in moto. Ecco com’è cambiata la sicurezza stradale a due velocità tra Italia e Cina.

CINTURA DI SICUREZZA E CASCO OBBLIGATORI FINALMENTE ANCHE IN CINA

Il Ministero di Pubblica Sicurezza in Cina ha annunciato una stretta storica sulla cintura di sicurezza e il casco, che diventano finalmente obbligatori. Secondo le autorità una delle maggiori cause di morte (80%) negli incidenti stradali in Cina sono le lesioni craniche. Un’evidenza strettamente dipendente sia dal non usare il casco, sia dal non allacciare la cintura, che invece impedirebbe alla testa di colpire il parabrezza e altri oggetti. Una lacuna che la Cina non poteva più sottovalutare, soprattutto da quando anche la sicurezza dei veicoli è migliorata di pari passo alle auto europee. Grazie al protocollo C-NCAP (l’equivalente dell’Euro NCAP) la sicurezza delle auto cinesi è migliorata notevolmente arrivando anche alle 5 stelle. Ecco com’è cambiata negli ultimi anni la sicurezza stradale in Cina, a confronto con l’Europa.

Cinture di sicurezza

CINTURA DI SICUREZZA E CASCO: GLI INCIDENTI STRADALI IN CINA

Secondo i dati del NBS (National Bureau of Statistics of China), nel 2018 sono avvenuti quasi 245 mila incidenti stradali. Di questi quasi 167 mila con auto e 47 mila con moto o scooter. Numeri che non sono cambiati molto rispetto al 2009: oltre 238 mila incidenti. Negli ultimi 10 anni i morti in incidenti stradali in Cina a bordo di auto e moto sono lievemente diminuiti, ma ristagnando su cifre inaccettabili. Le vittime di incidenti auto sono diminuite da 47.896 a solo 46.161, mentre le vittime in moto da 13.501 a 10.663. Una lentezza scandalosa nella riduzione della mortalità da incidenti, se paragonata all’Europa: dal 2001 al 2017 -57,5% mortalità (25.300 vittime nel 2017, fonte UE). In Italia l’obbligo di indossare cintura di sicurezza (davanti e dietro) è stato già chiarito nel lontano 2006, mentre il casco in moto obbligatorio lo è dal 1992.

Crash test Chery Tiggo - Dr5 momento dell'impatto

AUTO PIU’ SICURE MA SENZA CINTURA ALLACCIATA FANNO POCO

Questa lentezza normativa non ha portato grandi benefici negli incidenti stradali nonostante le auto cinesi abbiano faticato a scrollarsi l’immagine di essere poco sicure (la Chery Tiggo nella foto sopra). Le cinture di sicurezza obbligatorie in Cina, daranno (o almeno si spera) una battuta d’arresto ai morti in incidenti stradali, direzione in cui spinge C-NCAP negli ultimi anni per recuperare il gap europeo. Basti pensare che la prima auto a 5 stelle Euro NCAP è stata la Renault Laguna nel 2002. Solo 5 anni più tardi, nel 2007 C-NCAP premiava con 5 stelle la Faw Crown, la prima auto più sicura, prodotta per la Cina ma in collaborazione con Toyota.

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