
Scopri il problema delle auto non assicurate in Italia: nel 2023 sono aumentate a 2,8 milioni, pari al 6,0% del totale dei veicoli circolanti
Il numero di auto non assicurate resta scandalosamente alto in Italia, anzi nel 2023 è perfino aumentato: il recente rapporto ANIA ha stimato che 2,8 milioni di veicoli, pari al 6,0% del totale dei veicoli circolanti, l’anno scorso non possedevano una copertura assicurativa. Il valore risulta in crescita sia rispetto al 2022 (quando era al 5,6%) che al 2021 (5,2%), tornando ai livelli del 2018. Da quando ci occupiamo di auto senza assicurazione, e sono ormai parecchi anni, il numero di veicoli irregolari è sempre rimasto vicino ai 3 milioni. Significa che in tutto questo tempo si è fatto poco per risolvere il problema, nonostante le proposte messe in campo e i danni causati dal fenomeno: parliamo di circa 300 milioni di euro sottratti allo Stato e 1,2 miliardi alle imprese assicurative (che poi si rivalgono aumentando le tariffe dei ‘fessi’ che pagano).
AUTO NON ASSICURATE SONO IL 6,0% DEL PARCO CIRCOLANTE, CON PUNTE DEL 14% AL SUD
La piaga delle auto non assicurate presenta peraltro una significativa differenza a livello territoriale: nel 2023, sempre in base ai dati ANIA, rispetto all’incidenza media italiana del 6,0% la percentuale arrivava all’8,4% al sud, era pressoché nella media nelle regioni del centro (6,2%) e inferiore (4,6%) nel nord del Paese. Tuttavia il fenomeno è peggiorato proprio al nord, visto che l’anno scorso si sono contati oltre 200.000 veicoli non assicurati in più (dai 900.000 che erano nel 2022), eguagliando quelli registrati nel meridione. Se si analizza il fenomeno delle auto senza assicurazione con un maggior dettaglio, i picchi maggiori si sono registrati in Campania (incidenza dell’11,0% che sale addirittura al 14,7% nella sola provincia di Napoli), in Sicilia (9,1% di auto non assicurate, a Palermo erano il 9,6%) e in Calabria (8,6% in regione e 10,7% a Reggio Calabria). Sorprendentemente alto anche il dato della Valle d’Aosta (11,6%), che però incide poco a livello nazionale visto il numero ridotto di vetture circolanti.
Nel seguente schema (da Segugio.it su dati ANIA), la stima dei premi evasi nel 2023 dai veicoli non assicurati.
AUTO SENZA ASSICURAZIONE, COME SI RISOLVE? LA LEGGE C’È, MA È FERMA DAL 2012
Ok, questi sono i numeri. Ma il problema come si risolve? Attualmente per contrastare l’evasione assicurativa si può contare solo sui controlli su strada da parte delle Forze dell’Ordine, che rappresentano però una goccia nel mare visto che vengono effettuati a campione. Tra l’altro non esiste neppure un archivio informatico centralizzato
che raccolga tutte le sanzioni per guida senza assicurazione effettuate dalla Polizia Stradale, dalla Polizia Municipale e dai Carabinieri. Invece non è ancora possibile effettuare l’altra tipologia di controllo, che sarebbe molto più efficace, prevista dalla legge n. 27 del 2012 (sì avete letto bene: 2012), ossia attraverso dispositivi o apparecchiature che effettuano l’accertamento da remoto, tramite la lettura delle targhe in circolazione mediante dispositivi telematici di rilevazione a distanza, come gli autovelox o le telecamere Ztl.
Dall’emanazione della legge, e sono passati ‘appena’ 12 anni, si attende ancora la normativa che definisca le caratteristiche di tali sistemi di rilevamento a distanza e le modalità di attuazione. Sicuramente questa modalità permetterebbe di effettuare in modo automatico e veloce un numero ben più ampio di verifiche rispetto a quelle eseguite ‘manualmente’ da parte delle Forze dell’Ordine, riducendo di conseguenza le frodi di coloro che viaggiano privi di copertura assicurativa.
In questo caso lo scoglio da superare riguarderebbe il rischio di duplicare la relativa sanzione nel caso in cui la targa di un veicolo circolante sprovvisto di assicurazione venisse ‘fotografata’ e verificata da più dispositivi telematici in successione: ad esempio da un Telepass in autostrada e poi da uno ZTL in città. È necessario quindi verificare che i vari dispositivi telematici soddisfino il requisito di accertamento ‘univoco’, un ostacolo che evidentemente non si è riusciti ancora a superare.
VEICOLI SENZA ASSICURAZIONE: ALTRI POSSIBILI RIMEDI
Come ulteriore rimedio contro l’evasione assicurativa, l’ANIA ha proposto da tempo di introdurre la stessa disciplina normativa già attuata per contrastare le frodi RC auto. In tale ambito, infatti, la legge assegna all’IVASS il coordinamento a livello nazionale dell’Antifrode tramite un archivio integrato che collega le banche dati ritenute utili all’obiettivo. Seguendo proprio questo modello si dovrebbe rafforzare il ruolo del Ministero dell’Interno assegnandogli il compito di coordinamento a livello nazionale del contrasto all’evasione RCA, utilizzando uno specifico archivio che attui i collegamenti e gli incroci delle informazioni con determinate banche dati, prima fra tutte quella dei veicoli immatricolati e assicurati gestita dalla Motorizzazione, già a sua volta collegata con la banca dati del PRA e con la banca dati delle coperture assicurative dell’ANIA.