Auto rubata in garage: il custode risponde ma non degli optional

Auto rubata in garage: il custode risponde ma non degli optional I cartelli messi nei parcheggi con i quali "la direzione non si assume alcuna responsabilità" sono irrilevanti. Il custode paga ma non tutto

I cartelli messi nei parcheggi con i quali "la direzione non si assume alcuna responsabilità" sono irrilevanti. Il custode paga ma non tutto

31 Ottobre 2011 - 10:10

La Corte d'Appello di Roma, con la sentenza della III sezione, depositata in cancelleria il 5 settembre 2011, nel decidere un caso di lite tra custode dell'autorimessa e proprietario della macchina rubata, ha ribadito il principio per cui da un lato, i cartelli messi nei parcheggi con i quali “la direzione non si assume alcuna responsabilità” sono irrilevanti, dall'altro è difficile per il proprietario dell'auto rubata dimostrare il valore effettivo del veicolo, aumentato dalla presenza di costosi optionals.

IL CUSTODE RISPONDE SEMPRE – I Giudici del II grado hanno ben evidenziato che quando un veicolo viene lasciato in custodia presso un'autorimessa, il proprietario non può dare per scontato che il custode sia consapevole di ogni singolo comfort o optional aggiunto all'autovettura. Quindi quando l'auto viene accettata, viene accettata per quello che appare, non potendo il custode assumere obblighi verso beni di cui non ha consapevolezza, e che non sa di custodire. Dal canto suo il proprietario del bene che viene rubato deve provare la presenza di accessori che ne aumentano il valore, cosa non sempre agevole, oltre a provare che il custode ne avesse coscienza al momento della consegna. In definitiva il custode, o la sua assicurazione, devono pagare il danno subito dal proprietario per il furto dell'autovettura, ma l'importo di esso non si potrà discostare dal valore commerciale del veicolo, a meno che non vengano fornite prove della presenza, conosciuta dal custode, di elementi accessori che cambiano tale valore.

I CARTELLI SONO IRRILEVANTI – La Corte d'Appello capitolina, richiamandosi a un'autorevole pronuncia della Corte di Cassazione (n. 4540/1993), precisa anche che i cartelli posti dai proprietari di autorimesse, con i quali questi dichiarano di non assumersi alcuna responsabilità per i furti, sono del tutto irrilevanti. Si tratta infatti di dichiarazioni unilaterali di volontà, non idonee a formare accordi che escludano gli obblighi derivanti dalla presa in custodia del bene. Difatti, tra automobilista e autorimessa, è come se si instaurasse un vero e proprio rapporto contrattuale.

di Antonio Benevento

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