VV.F Australia: “soccorritori in pericolo negli incendi batterie al litio” Non solo le auto elettriche

VV.F Australia: “soccorritori in pericolo negli incendi batterie al litio”

Non solo le auto elettriche, ma anche dai BESS che utilizzano batterie al litio: in caso d'incendio elevato rischio per la salute dei soccorritori

11 Novembre 2022 - 02:11

Dopo i Vigili del fuoco belgi, anche il sindacato dei pompieri australiani ha chiesto l’intervento del Governo per gli elevati rischi in caso di incendio delle batterie al litio. Dopo i primi due vigili del fuoco esonerati dal servizio attivo per avvelenamento da cobalto, la United Firefighters Union of Australia (UFUA) ha chiesto l’intervento delle autorità per una regolamentazione mirata a ridurre i rischi di intervento in caso di incendi che coinvolgono veicoli elettrici o anche sistemi di accumulo di energia (BESS – Battery Energy Storage System) che utilizzano batterie al litio.

RISCHI NUOVI CON LE AUTO ELETTRICHE E I SISTEMI DI ACCUMULO DOMESTICI

I Vigili del fuoco in Belgio avevano già esortato le autorità locali a vietare le auto elettriche nei parcheggi sotterranei. La richiesta del sindacato australiano UFUA esprime invece preoccupazione per i primi soccorritori che intervengono in caso d’incendio da accumulatori al litio. Come riporta Carexper, Greg McConville, segretario nazionale dell’UFUA, ha dichiarato che “Anche se accogliamo con favore il maggiore utilizzo di veicoli elettrici e BESS come parte degli sforzi per combattere il cambiamento climatico, dobbiamo riconoscere che questa nuova tecnologia presenta rischi nuovi. La stessa conclusione a cui sono giunti i relatori del Convegno sulla sicurezza delle batterie al litio a cui ha partecipato anche SicurAUTO.it.

GROSSE QUANTITÀ D’ACQUA CONTAMINATA DA RACCOGLIERE E SMALTIRE

“Un incendio di un’auto ICE richiederebbe meno di 1400 litri di acqua per estinguersi, ma un incendio di una batteria elettrica in un veicolo elettrico potrebbe richiedere tra 2000 e 30.000 litri di acqua, sottolinea McConville. “Quell’enorme quantità di acqua può essere altamente contaminata e dovrebbe essere recuperata e trattata, con notevoli problemi operativi per i vigili del fuoco e i Comuni”. E’ sbagliato pensare che il problema riguardi solo la circolazione dei veicoli elettrici, poiché coinvolge anche i sistemi BESS di accumulo collegati ai pannelli solari che si sono diffusi anche in Italia con l’ecobonus ristrutturazioni. “Molte case stanno installando batterie al litio collegate a pannelli solari e i sistemi BESS sono spesso installati in parcheggi sotterranei e nei condomini.

PRIMI DUE VIGILI DEL FUOCO AVVELENATI IN UN INCENDIO DI BATTERIE AL LITIO

McConville ha dichiarato che “gli incendi di BESS rilasciano una serie di tossine mortali tra cui monossido di carbonio, cianuro di idrogeno, fluoruro di idrogeno e cobalto”. “Queste tossine sono particolarmente pericolose per i vigili del fuoco perché vengono assorbite per via cutanea attraverso la pelle e nessun abbigliamento individuale può proteggerti”. Il Vigile del fuoco spiega che si è già verificato un caso di avvelenamento da cobalto di due colleghi intervenuti a Victoria. “Queste tossine rappresentano anche un grave rischio per il personale di altri servizi di emergenza come la polizia, gli operatori di ambulanza e la comunità in generale. E’ necessario adottare ogni misura possibile per mitigarne l’impatto”.

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