Sconto ricarica privata auto elettrica: come funziona

Sconto ricarica privata auto elettrica: come funziona

Disponibile uno sconto per la ricarica privata di un'auto elettrica che consiste nell'aumentare la potenza del proprio contatore fino a 6 kW senza costi aggiuntivi. Scopri come funziona

26 Marzo 2024 - 17:30

ARERA, l’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, ha riaperto la possibilità di aderire alla sperimentazione per ottenere, fino al 31 dicembre 2025, uno sconto sulla ricarica privata di un’auto elettrica. L’iniziativa, avviata nel 2021 e ora prorogata per altri due anni, dà infatti la possibilità ai clienti che aderiscono di aumentare la potenza disponibile del proprio contatore fino a 6 kW (negli orari notturni, dalle 23:00 alle 7:00, e nei giorni festivi) senza cambiare il proprio contratto e senza pagare costi aggiuntivi. La sperimentazione consente di sfruttare le potenzialità offerte dai contatori elettronici, promuovere l’installazione di wallbox ‘intelligenti’ e spostare i consumi per la ricarica domestica dei veicoli elettrici nelle ore notturne e festive, quando si riduce la domanda di energia e la rete è più ‘scarica’.

REQUISITI PER ACCEDERE ALLO SCONTO SULLA RICARICA PRIVATA

L’accesso alla sperimentazione è consentito ai clienti titolari di utenze connesse in bassa tensione, che rispettino i seguenti requisiti:

  • rientrino tra le tipologie di utenze definite all’articolo 2 comma 2 lettera a) e lettera d) del TIT (Testo Integrato Trasporto);
  • siano contrattualizzate con una potenza impegnata non inferiore a 2 kW e non superiore a 4,5 kW;
  • siano dotate di misuratore elettronico telegestito messo in servizio, di prima o di seconda generazione, e in quest’ultimo caso configurato in modo tale che le eventuali fasce orarie personalizzate siano compatibili con
    l’identificazione dei prelievi di energia effettuati nelle fasce orarie notturne/festive;
  • a tale misuratore elettronico sia elettricamente connesso un sistema di ricarica per veicoli elettrici ritenuto idoneo ai sensi dell’articolo 4 della delibera 541/2020/R/eel di ARERA;
  • forniscano il proprio consenso all’effettuazione di verifiche e controlli anche presso la propria abitazione e si impegnino a comunicare tempestivamente al GSE (Gestore Servizi Energetici) ogni variazione impiantistica o contrattuale.

COME RICHIEDERE L’AUMENTO DELLA POTENZA DEL CONTATORE FINO A 6 KW

In questa seconda finestra della sperimentazione, a partire dal 15 febbraio 2024 e fino al 31 dicembre 2024, ogni cliente che soddisfi i requisiti e che intenda aderirvi, deve presentare al GSE una richiesta accedendo da questo link.  La richiesta, redatta nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, deve contenere, oltre alle informazioni anagrafiche per l’identificazione del cliente aderente e del relativo POD, i dati e la documentazione utili a verificare il rispetto dei requisiti minimi di ammissione e a raccogliere un quadro informativo sufficientemente completo e attendibile delle principali caratteristiche relative all’unità immobiliare che ospita l’installazione, agli impianti e alle apparecchiature elettriche in essa contenuti.

Il GSE, riscontrata la completezza della documentazione, procede entro 7 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta a processare l’istanza ricevuta dal cliente, notificandola al gestore della rete elettrica locale in relazione al codice POD dell’utenza interessata, ai fini dell’espletamento delle verifiche tecniche di sua competenza. Entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della notifica (salvo che ciò richieda sopralluoghi in campo e in tal caso il termine è incrementato di ulteriori 10 giorni lavorativi), il gestore della rete elettrica locale trasmette al GSE i dati anagrafici e tecnici di base relativi all’utenza interessata, confermando la possibilità di aumentare la potenza oppure segnalando l’eventuale impossibilità di procedere.

Entro 7 giorni lavorativi dalla ricezione delle informazioni, il GSE comunica telematicamente al cliente l’esito della richiesta e, in caso di esito positivo, notifica la data di prima applicazione dell’aumento di potenza. Oppure, in caso di esito negativo, richiede al cliente di correggere o integrare la richiesta o segnala l’impossibilità di procedere specificandone le motivazioni.

Se l’esito è positivo, il gestore della rete elettrica locale procede ad aggiornare il RCU del SII con il codice tariffa sperimentale associato al POD, e ad applicare l’aumento di potenza dal primo giorno del mese seguente a quello in cui cade il settimo giorno lavorativo successivo alla data in cui il distributore trasmette al GSE le dovute informazioni.

Sconto ricarica privata auto elettrica

SCONTO RICARICA PRIVATA AUTO ELETTRICA: ALTRE COSE DA SAPERE

Per aderire alla sperimentazione è necessaria la dimostrazione tecnica dell’installazione di un dispositivo di ricarica fisso (wallbox) con determinati requisiti. In particolare è necessario che la wallbox sia in grado di dialogare con soggetti esterni in modo da poter ricevere comandi, con il consenso del cliente che (se vorrà) potrà aderire a offerte commerciali, al di fuori della sperimentazione, e in tal modo, prestare veri e propri servizi alla rete elettrica, utili per bilanciare prelievi e immissioni e far funzionare meglio il sistema a minor costo.

Può aderire alla sperimentazione anche chi ha usufruito di detrazioni fiscali (50% o 110%) per acquisto e installazione di una wallbox. Non esiste infatti alcun divieto di cumulo tra agevolazioni fiscali e sperimentazione 541/2020, neanche se tra le spese portate in detrazione rientrino anche quelle relative all’incremento di potenza
impegnata.

Ulteriori informazioni qui.

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