Il futuro di Renault potrebbe prevedere uno spin-off della divisione dedicata alle auto elettriche e la nascita di un nuovo brand
Il Gruppo Renault guarda al futuro tra tante difficoltà ma anche con alcune importanti certezze. Gli ultimi anni della casa francese sono stati caratterizzati da tanti alti e bassi e la svolta del mondo delle quattro ruote verso l’elettrico rappresenta sia un rischio che un’importante possibilità di crescita futura. Dopo aver mancato l’opportunità di fusione con FCA, con il fallimento delle trattative che ha portato alla fusione tra FCA e PSA e alla nascita di Stellantis, e aver attraversato la crisi legata alla pandemia, Renault ha chiuso il 2021 superando gli obiettivi prefissati. Sotto la guida del CEO, Luca de Meo, la casa francese si prepara ora alle sfide più grandi rappresentate dall’elettrificazione del mercato delle quattro ruote. All’orizzonte potrebbe esserci un nuovo brand ed un vero e proprio spin-off delle attività legate al settore delle elettriche.
IL CEO DE MEO ANTICIPA IL FUTURO DI RENAULT
Il punto di vista di Luca De Meo sul futuro di Renault e sul settore delle auto elettriche è chiaro. Nel corso della conferenza Future of the Car 2022 del Financial Times, infatti, il CEO del gruppo francese ha definito “due sport diversi” il settore delle auto elettriche e quello delle auto con motore a combustione interna evidenziando le profonde differenze dei due business. De Meo ha sottolineato: “Vediamo i veicoli elettrici come un business in crescita e le auto endotermiche come una fonte di redditività stabile“. Secondo il punto di vista del CEO, quindi, per il prossimo futuro “c’è una necessità industriale di separare le due attività”.
SPIN-OFF E NUOVO BRAND PER LE AUTO ELETTRICHE SONO UN’IPOTESI PER RENAULT
L’ipotesi di uno spin-off delle attività legate all’elettrico è sul tavolo. De Meo ha evidenziato come tale scenario non debba essere considerato come una scissione dell’azienda ma come la necessità di “isolare due attività completamente differenti”. Un’operazione del genere, in ogni caso, non è imminente. Renault potrebbe avviare uno spin-off solo quando sarà pronta a dimostrare a mercati e investitori che un’operazione del genere “ha senso” come confermano le parole del CEO. Sul lungo periodo, quindi, uno spin-off potrebbe rappresentare una soluzione. Bisogna sottolineare, inoltre, che Renault potrebbe lanciare anche un nuovo brand dedicato alle auto elettriche, in modo da marcare ancora di più la distinzione tra le attività legata alle auto endotermiche e quella collegata allo sviluppo di soluzioni a zero emissioni. Un eventuale spin-off comporterebbe un coinvolgimento solo di una minima parte della forza lavoro attuale del Gruppo Renault (circa 10 mila dipendenti su oltre 160 mila).
COSA COMPRENDEREBBE LO SPIN-OFF DELLA DIVISIONE ELETTRICA DI RENAULT
La creazione di una realtà separata e dedicata alle auto elettriche da parte di Renault riguarderebbe una serie di attività ben precise.
– i complessi industriali nel Nord della Francia, già concentrati da tempo sulla produzione di auto elettriche
– le nuove Gigafactory, necessarie per garantire adeguate forniture di batterie
– un possibile nuove brand dedicato esclusivamente alle auto elettriche
– una divisione dedicata alla ricerca e sviluppo su nuove tecnologie legate alla mobilità a zero emissioni
Gli impianti produttivi sparsi in Nord Africa ed Est Europa, caratterizzati da costi di gestione molto minori, continuerebbero ad occuparsi delle attività “tradizionali” con la produzione di modelli endotermici. Il gruppo francese non ha alcuna intenzione di diventare completamente a zero emissioni nel corso dei prossimi anni. Alla fine del decennio, secondo De Meo, le auto endotermiche continueranno a rappresentare un componente centrale del mercato delle quattro ruote.
C’E’ ANCORA TANTO POTENZIALE PER LE AUTO ENDOTERMICHE
Anche in caso di spin-off, il settore delle auto con motore a combustione interna non sarà abbandonato. Il gruppo francese punta forte sulle soluzioni tradizionali e non prevede alcun passaggio integrale all’elettrico nel corso dei prossimi anni. De Meo, infatti, ha confermato come l’azienda veda ancora “tanto potenziale per la tecnologia dei motori endotermici”. Per il futuro, però, sarà necessario valutare sinergie con altri costruttori, seguendo una tendenza oramai consolidata nel mercato delle quattro ruote in cui accordi di questo tipo, come la recente partnership tra Ford e Volkswagen, sono all’ordine del giorno. L’obiettivo per il futuro è ridurre i costi in modo da incrementare i margini. In questo modo, sottolinea De Meo, ci sarebbero risorse aggiuntive da investire nelle nuove tecnologie collegate all’elettrico.
TRA POCHE SETTIMANE UNA DECISIONE DEFINITIVA SUL FUTURO DELLE ATTIVITA’ DEL GRUPPO IN RUSSIA
In attesa di capire quale sarà la strategia da seguire per il futuro elettrico dell’azienda, sul tavolo resta la questione delle attività di Renault in Russia. Nelle scorse settimane, sulla spinta del Governo russo, le attività dell’azienda in Russia sono passate, di fatto, sotto il controllo statale con la possibilità di Renault di riacquistare la partecipazione in AvtoVaz, azienda di riferimento del mercato russo e produttore dei modelli Lada. De Meo ha confermato come, attualmente, le trattative siano in ancora in corso. L’azienda sta cercando un modo per proteggere gli enormi investimenti fatti nel corso degli ultimi anni sul mercato russo che, prima della guerra, rappresentava il secondo mercato di Renault dopo la Francia. De Meo ha comunque confermato che una decisione definitiva sarà presa nelle prossime settimane.