
Scopri i progressi della guida autonoma in Italia con i risultati di una sperimentazione sulla Tangenziale di Napoli a traffico aperto
La sperimentazione in Italia delle guida autonoma ha fatto un importante passo avanti dopo il successo del test effettuato sulla frequentatissima Tangenziale di Napoli, dove una Maserati GranCabrio Folgore allestita dal Politecnico di Milano ha guidato senza l’ausilio del conducente per 3 km nel tratto da Vomero a Fuorigrotta in condizioni di traffico aperto e in pieno giorno. Aver superato brillantemente l’esperimento su una delle arterie più trafficate e caotiche d’Italia, che spesso mette in difficoltà anche i guidatori più esperti, è un ottimo viatico in vista dei test successivi.
GUIDA AUTONOMA: IL TEST SULLA TANGENZIALE DI NAPOLI
Ne ha dato notizia il ministero delle Infrastrutture e del Trasporti, sottolineando che la sperimentazione è stata promossa dall’Osservatorio Smart Road dello stesso MIT in collaborazione con Autostrade per l’Italia e alla presenza della Polizia di Stato e del Compartimento della Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata. Il cuore della dimostrazione è stato il sistema Dynamic Speed Limit messo a punto da Università di Napoli ‘Federico II’, Movyon (società tecnologica del Gruppo Aspi) e Tangenziale di Napoli SpA nell’ambito dello sviluppo delle Intelligent Road, progetto del Centro Nazionale Mobilità Sostenibile (MOST).
COS’È E COME FUNZIONA IL SISTEMA DYNAMIC SPEED LIMIT
Ma cosa fa di speciale questo Dynamic Speed Limit? Tale funzionalità permette, grazie al sistema integrato di comunicazione tra veicolo-infrastruttura sviluppato da Movyon e al modello di traffico sviluppato dall’Università di Napoli, che un veicolo a guida autonoma possa adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni ricevute dal centro di controllo del traffico. Si tratta pertanto di una soluzione innovativa progettata per prevenire la formazione di eventuali code, per migliorare la gestione dei flussi veicolari e aumentare la sicurezza stradale.
In altre parole, la tecnologia permette di individuare limiti di velocità funzionali alla riduzione del traffico, attraverso un centro di controllo che raccoglie dati dai sensori di campo. Quindi, attraverso un sistema di antenne distribuite lungo la rete, l’indicazione viene trasmessa a tutti i veicoli connessi in transito.
SULL’AUTO C’ERA UN PILOTA MA NON È DOVUTO INTERVENIRE
Il test di guida autonoma a traffico aperto si è svolto utilizzando un prototipo di Maserati GranCabrio Folgore del Politecnico di Milano, sulla quale era presente un pilota per motivi di sicurezza ma che non ha dovuto effettuare alcun intervento manuale: il veicolo ha infatti rispettato i limiti dinamici comunicati dall’infrastruttura, affrontando la prova in piena autonomia. A supporto della sperimentazione hanno partecipato anche alcuni veicoli della flotta di Tangenziale di Napoli SpA, equipaggiati con dispositivi in grado di ricevere e visualizzare i limiti dinamici, che venivano comunicati direttamente al conducente.
Questa sperimentazione, tenutasi sulla tratta di competenza della società Tangenziale di Napoli, è finalizzata all’ottenimento della prima bollinatura Smart Road in Italia, come vengono definite le cosiddette strade ‘evolute’, cioè quelle dotate di tecnologie capaci di raccogliere, elaborare e trasmettere informazioni ai veicoli in transito per migliorare la sicurezza e ottimizzare la viabilità, in ottemperanza ai requisiti del DM n. 70/2018. Il decreto, ricordiamolo, definisce i requisiti tecnici per queste infrastrutture: sensori, sistemi di monitoraggio, comunicazione veicolo-infrastruttura, interoperabilità e supporto alla guida autonoma.