Auto elettriche: un nuovo sensore rileva i danni da impatto alla batteria Un nuovo sistema di rilevamento di impatti alla batteria promette più sicurezza e un risparmio fino al 50% di peso nelle protezioni pavimento delle auto elettriche

Auto elettriche: un nuovo sensore rileva i danni da impatto alla batteria

Un nuovo sistema di rilevamento di impatti alla batteria promette più sicurezza e un risparmio fino al 50% di peso nelle protezioni pavimento delle auto elettriche

6 Giugno 2022 - 09:06

Uno dei problemi più frequenti che possono causare malfunzionamenti alla batteria delle auto elettriche, fino al rischio d’incendio variabile in base alle varie chimiche, è l’impatto contro oggetti e detriti in strada. Un problema che i Costruttori (Tesla prima di tutti, già dalle prime versioni della Model S) prevengono con scudi in fibra di Carbonio, Alluminio o Titanio. Continental ha però presentato un sensore che permette di incrementare la sicurezza in tal senso, aiutando anche a risparmiare peso e le materie prime, che iniziano a scarseggiare.

CONTINENTAL INVESTE NELLA SICUREZZA DELLE BATTERIE PER AUTO ELETTRICHE

Il modulo sensore di corrente (CSM) e il sistema di rilevamento impatti della batteria (BID – Battery Impact Detection) sono due soluzioni per la sicurezza delle auto elettriche presentate da Continental. Entrambe le tecnologie son state sviluppate per la protezione della batteria e la conservazione dei parametri della batteria. “L’elettrificazione dei veicoli apre più opportunità alle nostre attività relative ai sensori, perché un’auto elettrica ha tutti i sensori di cui ha bisogno un’auto convenzionale – e anche di più”, afferma Laurent Fabre, Head of Passive Safety and Sensorics Segment di Continental. La protezione della batteria e il mantenimento delle sue prestazioni, ad esempio, sono due compiti aggiuntivi nei veicoli elettrificati. Il modulo sensore di corrente e le soluzioni di rilevamento dell’impatto della batteria servono a entrambi gli scopi”.

COSA FA IL MODULO SENSORE DI CORRENTE BATTERIA CONTINENTAL

il CSM è stato sviluppato per:

– proteggere la batteria dalle sovracorrenti (tra le cause di Thermal Runaway);

– aiuterà anche a mantenere i parametri della batteria limitando gli effetti dell’invecchiamento.

Continental ha integrato nell’unità di scollegamento della batteria o nella batteria stessa il CSM che fornirà le due informazioni utili per la protezione della batteria e il monitoraggio affidabile dell’autonomia. Nell’architettura della batteria, il CSM è presente come sensore a due canali, che misura la corrente in modo indipendente integrando la tecnologia Shunt e la tecnologia Hall in un’unica unità.

-50% DI PESO SULLA BATTERIA CON I SENSORI CONTINENTAL

Il modulo BID rileva gli impatti sotto il pavimento e avvisa il conducente se è necessario andare in officina per un controllo approfondito del sottoscocca. Secondo Continental solleva il conducente dalla decisione da prendere quando si verifica un impatto che potrebbe aver danneggiato la batteria:

– ad alta velocità, come ad esempio in autostrada;

– un contatto con il suolo a bassa velocità (ad esempio un dosso).

Rispetto alle attuali soluzioni per proteggere il pavimento in metallo, il modulo BID può far risparmiare fino al 50% di peso, afferma il Costruttore. Il controllo attivo degli urti alla batteria permetterebbe di ottimizzare la progettazione degli scudi delle batterie, sperando che questo non metta a rischio le batterie (oggi piuttosto protette) e che il conducente dia un seguito all’alert facendo controllare l’auto in officina. La produzione inizierà entro il 2022.

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