Auto elettriche: in arrivo un passaporto green per le batterie Dalla Germania parte il progetto di sviluppo di un passaporto green digitale per le batterie delle auto elettriche

Auto elettriche: in arrivo un passaporto green per le batterie

Dalla Germania parte il progetto di sviluppo di un passaporto green digitale per le batterie delle auto elettriche

di 
26 Aprile 2022 - 05:04

Il futuro del settore delle quattro ruote è strettamente collegato alla diffusione delle auto elettriche e alla sostenibilità. Si tratta di due fattori che andranno di pari passo nel corso dei prossimi anni. La crescente diffusione delle auto a zero emissioni contribuirà, infatti, a rendere il settore auto più sostenibile. In questo senso, l’Europa è un vero e proprio punto di riferimento a livello globale. Il nostro continente ha da tempo accelerato il programma di elettrificazione con il pieno supporto di tutti i Governi. Un nuovo progetto, sostegno dalla Germania con fondi pubblici, punta ad introdurre un passaporto green per le batterie delle auto elettriche. L’obiettivo dell’iniziativa è realizzare un sistema standard per la tracciabilità delle batterie, sia per quanto riguarda l’impronta di carbonio che i componenti con cui sono realizzate.

IL PASSAPORTO PER LE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE CON VW E BMW

A lanciare e sostenere l’iniziativa del passaporto per le batterie delle auto elettriche è stato il Bundesministerium für Wirtschaft und Klimaschutz (BMWK) ovvero il Ministero federale dell’economia e della protezione del clima. L’ente tedesco ha stanziato 8,2 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo progetto mirato allo sviluppo di un passaporto digitale per le batterie in grado di certificarne la sostenibilità, fin dalla produzione, e le caratteristiche. Si tratta di un sistema che punta a rendere il più trasparente possibile un elemento come le batterie, destinate a diventare, sempre di più, uno dei protagonisti principali del settore della mobilità. A realizzare il progetto sarà un consorzio composto da undici aziende impegnate, in vario modo, nel settore automotive. Le aziende coinvolte nel progetto sono:

– Systemiq Deutschland GmbH

– Volkswagen AG

– BMW AG

– Umicore AG & Co. KG

– BASF AG

– Fraunhofer IPK

– acatech eV

– Circulor GmbH

– FIWARE Foundation

– TWAICE Technologies

– VDE Renewables GmbH

Sul progetto del passaporto per le batterie, Michael Kellner, Segretario di Stato Parlamentare del Ministero, sottolinea: “La produzione europea di batterie può avere successo solo se si concentra sulla sostenibilità in quante più aree possibili. A loro volta, le batterie sostenibili sono fondamentali per una transizione energetica e dei trasporti di successo basata su elevati standard ambientali e sociali. Con il passaporto digitale della batteria, ci stiamo avvicinando molto a questi obiettivi

UN PROGETTO ANTICIPA LE NORMATIVE UE SULLE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE

Il ruolo di primo piano delle batterie delle auto elettriche è, da tempo, ben noto all’UE che lavora allo sviluppo di normative adeguate a sostenere la transizione elettrica del settore automotive continentale. Il progetto del passaporto per le batterie delle auto elettriche anticipa quella che sarà la nuova normativa sulle batterie per auto utilizzate in Europa. L’UE, infatti, prevede di introdurre un sistema simile a quello del passaporto per tutte le batterie distribuite in Europa a partire dal 2026. L’iniziativa lanciata dal Governo tedesco e sostenuta dal consorzio composto da alcune delle principali realtà del settore delle quattro ruote nazionale rientra segue quelli che sono i piani di sviluppo europei. Il nuovo progetto pilota che verrà definito dal consorzio punta, infatti, a gettare le basi per lo sviluppo di un sistema adottato in tutta Europa per gli anni a venire.

COME FUNZIONERA’ IL PASSAPORTO PER LE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE

Il nuovo sistema alla base del passaporto sarà definito nel corso del prossimo futuro. In linea di massima, il sistema dovrebbe prevedere la realizzazione di un QR code da applicare sul pacco batterie installato all’interno di un’auto elettrica o di un’ibrida plug-in. Il codice in questione garantirà, quindi, la possibilità di accedere, rapidamente, ad un database online, consultabile gratuitamente. Tale database permetterà agli utenti finali ma anche a tutte le aziende del settore automotive ed ai vari regolatori di poter accedere, rapidamente, alle informazioni della batteria. Tramite il QR code sarà, quindi, possibile accedere ad un passaporto digitale comprendente svariati dati, a partire dalle caratteristiche tecniche della batteria e fino ad arrivare alla sua impronta di carbonio, con tutte le informazioni legate alla sua produzione.

UN SISTEMA IMPORTANTE ANCHE PER IL RICICLO

Per valutare l’impatto ambientale delle auto elettriche, come suggerito anche dal nuovo sistema di test sul ciclo di vita di Green NCAP presentato questo mese di aprile, è necessario considerare diversi aspetti e non solo le emissioni del veicolo. L’impatto sull’ambiente è legato, infatti, a tutto il ciclo produttivo del prodotto. Da notare, però, che le auto elettriche e le ibride plug-in hanno la possibilità di registrare anche un impatto positivo sull’ambiente. Quest’obiettivo può essere raggiunto grazie al riciclo di alcuni componenti e, in particolare, del pacco batterie. In questo contesto, quindi, il ruolo del passaporto digitale per le batterie può diventare fondamentale.

SEMPLIFICARE IL RIUTILIZZO DEI MATERIALI DELLE BATTERIE

Tra le informazioni incluse nel passaporto delle batterie per auto elettriche ci saranno anche i dati relativi ai materiali con cui è stato realizzato questo componente. Consultando il passaporto, quindi, sarà possibile ottenere informazioni preziose per semplificare l’eventuale riciclo delle batterie. In questo modo, è possibile ridurre l’impatto ambientale di un’auto elettrica nel suo ciclo di vita, evitando emissioni ulteriori legate alla produzione di una nuova batteria. Contestualmente, il riciclo permetterà al sistema europeo di riutilizzare materiali importanti da altri mercati, riducendo, quindi, la dipendenza da fornitori extra-europei. Si tratta, quindi, di un progetto che, su più livelli, può rappresentare una risorsa fondamentale per il futuro del mondo delle quattro ruote europeo, sempre più concentrato sull’elettrificazione e sulla mobilità a zero emissioni.

Commenta con la tua opinione

X