Auto diesel usate, in Italia sono il 61% delle vendite online

Nonostante i blocchi al traffico, l'Italia si conferma un Paese legato al diesel con punte più alte di vendite di auto usate a gasolio al sud

 
Auto diesel usate, in Italia sono il 61% delle vendite online Nonostante i blocchi al traffico

Nonostante i blocchi al traffico, l'Italia si conferma un Paese legato al diesel con punte più alte di vendite di auto usate a gasolio al sud

28 Novembre 2018 - 09:11

Sempre più italiani comprano auto diesel, ma il trend di crescita delle auto a gasolio inverso rispetto alla contrazione delle immatricolazioni di auto nuove va analizzato con attenzione. Secondo i dati del report di un noto motore di ricerca online, il 61% di italiani va a gasolio, ma i numeri di vendite delle auto usate diesel si spaccano tra chi compra l'auto diesel usata per scelta e chi invece lo fa per approfittare dei prezzi più bassi delle auto Euro 3 ormai bandite in molte regioni d'Italia.

SUD E ISOLE VERSO IL DIESEL L'influenza dei blocchi al traffico sulla scelta degli italiani emerge dai dati di AUtoscout24 secondo cui in media in Italia il 44% acquisterebbe un'auto usata diesel rispetto al 28% di quelli che si orienterebbero sull'alimentazione a benzina. Il dato concreto però cambia notevolmente se ci si sposta da nord a sud e in base alle dimensioni delle città: più sono grandi e più c'è il rischio che ben presto il Comune attivi i blocchi al traffico adeguandosi all'onda delle restrizioni nazionali. Se al nord l'indecisione sembrerebbe più alta (34% propende per l'auto a benzina – il 38% per l'auto diesel), al centro (25% benzina – 42% diesel) e al sud e nelle isole (15% benzina – 59% diesel) c'è una maggiore fiducia verso il diesel, almeno per ora.

LE AUTO EURO 3 DIESEL COSTANO MENO l'intenzione di acquisto varia notevolmente in base alla dimensione della città: nei centri al di sotto di 50 mila abitanti il diesel primeggia con il 48% dei consensi, ma nelle città superiori a 250 mila  abitanti la situazione si  inverte  e la  prima  scelta diventa un veicolo a  benzina (per  il 38%), mentre la quota  del  diesel  cala  al  30%. Queste dinamiche hanno a che fare presumibilmente anche con l'andamento dei prezzi: medi  in  vendita nel  periodo settembre-ottobre restano su i livelli del 2017 (-2,1%), tranne per le auto più datate euro 3 o inferiori – che sono 5 milioni – in cui il calo è del -7,4%.

COSA PENSANO GLI ITALIANI DEI BLOCCHI Per sei utenti su dieci, comunque, tutte le misure contro il diesel non influiscono assolutamente nella loro scelta. Gli automobilisti non sono convinti che i blocchi al traffico creeranno benefici all'inquinamento: per il  43%, infatti, non  saranno  sufficienti a ridurre l'inquinamento e creano  troppi  disagi, con  i più contrari  gli  uomini  (44%). Per  molti (il 50%) l'uso dell'auto non viene influenzato (i blocchi fermano dalle Euro 3 in giù), mentre il 41% sta valutando l'acquisto di un'auto più ecologica e l'8% userà di più i mezzi pubblici. Ininfluente sembrerebbe invece – secondo il report del motore di ricerca – l'uso dell'auto condivisa; nelle  città più grandi come Milano, Roma e Torino, solo una piccola quota si orienterà sui servizi di car sharing.

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