Auto diesel usate, in Italia sono il 61% delle vendite online
Nonostante i blocchi al traffico, l'Italia si conferma un Paese legato al diesel con punte più alte di vendite di auto usate a gasolio al sud

Nonostante i blocchi al traffico, l'Italia si conferma un Paese legato al diesel con punte più alte di vendite di auto usate a gasolio al sud
Sempre più italiani comprano auto diesel, ma il trend di crescita delle auto a gasolio inverso rispetto alla contrazione delle immatricolazioni di auto nuove va analizzato con attenzione. Secondo i dati del report di un noto motore di ricerca online, il 61% di italiani va a gasolio, ma i numeri di vendite delle auto usate diesel si spaccano tra chi compra l'auto diesel usata per scelta e chi invece lo fa per approfittare dei prezzi più bassi delle auto Euro 3 ormai bandite in molte regioni d'Italia.
SUD E ISOLE VERSO IL DIESEL L'influenza dei blocchi al traffico sulla scelta degli italiani emerge dai dati di AUtoscout24 secondo cui in media in Italia il 44% acquisterebbe un'auto usata diesel rispetto al 28% di quelli che si orienterebbero sull'alimentazione a benzina. Il dato concreto però cambia notevolmente se ci si sposta da nord a sud e in base alle dimensioni delle città: più sono grandi e più c'è il rischio che ben presto il Comune attivi i blocchi al traffico adeguandosi all'onda delle restrizioni nazionali. Se al nord l'indecisione sembrerebbe più alta (34% propende per l'auto a benzina – il 38% per l'auto diesel), al centro (25% benzina – 42% diesel) e al sud e nelle isole (15% benzina – 59% diesel) c'è una maggiore fiducia verso il diesel, almeno per ora.
LE AUTO EURO 3 DIESEL COSTANO MENO l'intenzione di acquisto varia notevolmente in base alla dimensione della città: nei centri al di sotto di 50 mila abitanti il diesel primeggia con il 48% dei consensi, ma nelle città superiori a 250 mila abitanti la situazione si inverte e la prima scelta diventa un veicolo a benzina (per il 38%), mentre la quota del diesel cala al 30%. Queste dinamiche hanno a che fare presumibilmente anche con l'andamento dei prezzi: medi in vendita nel periodo settembre-ottobre restano su i livelli del 2017 (-2,1%), tranne per le auto più datate euro 3 o inferiori – che sono 5 milioni – in cui il calo è del -7,4%.
COSA PENSANO GLI ITALIANI DEI BLOCCHI Per sei utenti su dieci, comunque, tutte le misure contro il diesel non influiscono assolutamente nella loro scelta. Gli automobilisti non sono convinti che i blocchi al traffico creeranno benefici all'inquinamento: per il 43%, infatti, non saranno sufficienti a ridurre l'inquinamento e creano troppi disagi, con i più contrari gli uomini (44%). Per molti (il 50%) l'uso dell'auto non viene influenzato (i blocchi fermano dalle Euro 3 in giù), mentre il 41% sta valutando l'acquisto di un'auto più ecologica e l'8% userà di più i mezzi pubblici. Ininfluente sembrerebbe invece – secondo il report del motore di ricerca – l'uso dell'auto condivisa; nelle città più grandi come Milano, Roma e Torino, solo una piccola quota si orienterà sui servizi di car sharing.