L’auto privata è meno dannosa di una corsa con Uber e Lyft: lo afferma uno studio universitario sull’impatto dei servizi di ride hailing
L’utilizzo dei servizi di ride hailing come Uber e Lyft non avrebbe impatti positivi se si pensa a un futuro senza l’auto di proprietà soprattutto nei centri urbani. Uno studio della Carnegie Mellon University afferma che prenotare una corsa con App comporta più emissioni e consumi di carburante. Anche per questo le maggiori società tecnologiche, stanno già convertendo il parco auto in elettrico.
UBER E LYFT: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALL’AUTO PRIVATA
L’impatto di servizi come Uber e Lyft che utilizzano automobili tradizionali comporta livelli più elevati di emissioni di gas serra e congestione del traffico, secondo uno studio accademico, sul cambiamento della mobilità. “I servizi di ride sourcing su richiesta delle società di reti di trasporto (TNC), come Uber e Lyft, hanno rimodellato i viaggi urbani e modificato i costi derivanti da emissioni dei veicoli, congestione, incidenti e rumore”, affermano i ricercatori. Per quantificare questi cambiamenti, i ricercatori hanno simulato la sostituzione dei viaggi in veicoli di proprietà con TNC in sei città degli Stati Uniti. L’impiego di veicoli a basse emissioni comporterebbe – secondo lo studio – una riduzione di inquinanti atmosferici da NOx, PM 2.5, e VOC (composti organici volatili) per il minor numero di avviamenti a freddo.
UBER E LYFT: QUALI COSTI AUMENTANO RISPETTO ALL’AUTO PRIVATA
Il rovescio della medaglia però sta nell’aumento stimato del 20% del consumo di carburante e delle emissioni di gas serra associati. Inoltre secondo i ricercatori si avrebbe anche un aumento del 60% dei costi indiretti dovuti a congestione, incidenti e rumore. “La transizione dai viaggi privati ai servizi TNC aumenta i costi esterni del 30-35%, aggiungendo in media 32-37 centesimi di dollaro per ogni viaggio”. Tuttavia questi costi collaterali, sarebbero inferiori del 16-17% se i veicoli utilizzati per i servizi TNC fossero a emissioni zero. O alternativamente se più auto fossero utilizzate condividendo la stessa corsa tra più passeggeri.
UBER: IL PIANO GREEN FUTURE E LE EMISSIONI ZERO
Non a caso proprio in California si sta discutendo di una stretta sui servizi di trasporto con Uber e Lyft che prevedono una conversione del parco auto. In UK Uber ha già chiesto ai suoi driver di utilizzare auto elettriche, un piano finanziato in parte dagli stessi passeggeri che pagano una tariffa maggiorata. Ma in futuro l’uniformità del servizio dovrebbe eliminare queste discrepanze di mercato. La roadmap di Uber per diventare una piattaforma di mobilità a emissioni zero infatti prevede questi step:
– I driver Uber passano ai veicoli elettrici attraverso il programma Green Future entro il 2025;
– Uber sarà una piattaforma di mobilità a emissioni zero in Canada, Europa e Stati Uniti entro il 2030;
– Il 100% delle corse a livello globale sarà con veicoli a emissioni zero entro il 2040.