Tesla: furto di dati online per oltre 75 mila dipendenti

Tesla: furto di dati online per oltre 75 mila dipendenti

Tesla ha ammesso di aver perso i dati di oltre 75 mila dipendenti: tra i file rubati dai cybercriminali anche quelli di Elon Musk

22 Settembre 2023 - 14:00

Tesla ha informato la Procura USA di una massiccia fuga di dati online e per la prima volta ha dichiarato numeri esatti, puntando il dito contro ex-dipendenti. L’episodio conferma che anche aziende che basano il loro business sullo sviluppo di veicoli “software-defined” e sui dati connessi generati da milioni di veicoli circolanti, non sono immuni da rischi di cyber security.  Il furto di dati dai server Tesla è divenuto noto solo perché è stata presentata una denuncia formale del Costruttore alle autorità USA.

FURTO DI IDENTITÀ E DATI SENSIBILI PER OLTRE 75 MILA DIPENDENTI TESLA

Nella comunicazione inviata dal responsabile per la protezione dei dati di Tesla ai 75.735 dipendenticome riporta Handlesbatt –  si legge: “Desideriamo informarvi riguardo a un incidente che ha compromesso i vostri dati personali. L’obiettivo dell’azienda è assicurarsi che le persone interessate siano a conoscenza sia dell’incidente che delle contromisure intraprese da Tesla”. Contemporaneamente, Tesla ha dichiarato che non ci sono evidenze che i dati siano stati utilizzati in maniera dannosa. Della violazione dei dati sensibili, Tesla ne aveva già dato notizia attraverso il resoconto trimestrale alla Securities and Exchange Commission, mettendo in conto anche possibili ripercussioni sull’andamento delle azioni.

TESLA ACCUSA DUE EX DIPENDENTI PER IL FURTO DEI DATI DEI DIPENDENTI

Fonti interne a Tesla avrebbero dichiarato Handelsblatt che sono stati sottratti 100 gigabyte di dati, tra cui stipendi, indirizzi e numeri di previdenza sociale. Tutto contenuto in oltre 23.000 file con informazioni sensibili. Questi dati, a quanto pare, non erano adeguatamente protetti e quindi è stato più facile per i cybercriminali accedere ai server Tesla per impossessarsene. Questo dettaglio ha coinvolto, oltre la Procura Generale dello Stato dal Maine che ha pubblicato un bollettino sulla violazione dei dati Tesla, anche le autorità europee per la protezione dei dati. Nella comunicazione ufficiale Tesla, è specificato che l’azienda è stata informata da Handlesbatt della fuga di dati solo il 10 maggio 2023, operazione avvenuta con responsabilità (da verificare) di due ex collaboratori. A loro va l’accusa della divulgazione delle informazioni, per non aver rispettato le policy aziendali sulla sicurezza e sulla tutela dei dati. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

TRA I DATI TESLA RUBATI, ANCHE QUELLI DI ELON MUSK

Come contromisura per la tutela dei dipendenti, Tesla ha proposto ai soggetti coinvolti un abbonamento gratuito a IdentityWorks di Experian, garantendo servizi di monitoraggio creditizio e assistenza nella risoluzione di eventuali problemi legati al furto d’identità. A preoccupare maggiormente è la possibilità del furto d’identità, un fenomeno particolarmente diffuso negli USA. A quanto pare, tra i dati sensibili vulnerabili e violati ci sono anche quelli del CEO Elon Musk, e questo ha contribuito a rendere i file ancora più desiderabili.

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