Taxi Uber: perché l’acquisto di FreeNow sarebbe strategico Prenotare Taxi con Uber sembra il futuro della società californiana: perché vuole comprare FreeNow e quali ostacoli potrebbero mandare a monte i piani

Taxi Uber: perché l’acquisto di FreeNow sarebbe strategico

Prenotare Taxi con Uber sembra il futuro della società californiana: perché vuole comprare FreeNow e quali ostacoli potrebbero mandare a monte i piani

23 Ottobre 2020 - 08:10

Uber sempre più orientata ad ampliare il servizio Taxi Uber nel mondo e un cambiamento radicale dell’app per il ride hailing era nell’aria da tempo. In questi giorni non si fa che parlare dell’offerta di acquisto di FreeNow, l’app per prenotare Taxi di BMW e Daimler. Ecco perché una mossa del genere servirebbe a tutti ma sarebbe strategica per Uber.

TAXI UBER: IL FUTURO DELL’APP?  

Taxi Uber sembra il servizio su cui la società californiana baserà i suoi piani per i prossimi anni. La possibilità di prenotare un Taxi con Uber è già disponibile in molte città anche italiane, ma con FreeNow, Uber tenterebbe il colpaccio. L’offerta di quasi 1,2 miliardi di dollari alla joint venture BMW-Daimler per l’app FreeNow arriva in un momento maturo per tutte e 3 le società coinvolte. Da un lato Daimler e BMW razionalizzerebbero i sevizi di mobilità e dall’altro Uber darebbe più spazio a un servizio che non crea “problemi”. A Daimler e BMW resterebbe il Car sharing DriveNow, potendo così convogliare risorse sull’ampliamento della gamma ibrida-elettrica. Il limite di emissioni di CO2 dal 2022 è una vera spina nel fianco e se il Regno Unito approva la tassa sulle auto nuove pesanti, sarà peggio. Uber, dal canto suo, risente, come tutte le realtà imprenditoriali, della crisi legata al Coronavirus, ma non solo.

COSTI UBER E RICAVI 2019

Perché Uber vorrebbe diventare sempre più Taxi Uber e meno Ride Hailing? La risposta si trova nella controversia legale tra Uber e i suoi driver, inquadrati come lavoratori occasionali. Il terreno di scontro più duro è la California, dove una legge statale obbliga Uber (ma anche Lyft, DoorDash e simili) ad assumere i driver come dipendenti e non come lavoratori autonomi. Come riporta Reuters, questo comporterebbe un costo di circa 400 milioni di dollari l’anno anche riducendo il numero di driver. L’ipotesi di lasciare la California creerebbe comunque una perdita non indifferente: il 9% dei profitti equivalenti a circa 1,6 miliardi di dollari riferiti al 2019 dalle stime di Reuters.

UBER E FREENOW: IPOTESI DI ACQUISTO O PARTECIPAZIONE

Ed ecco l’ipotesi di consolidare Taxi Uber comprando FreeNow da Daimler e BMW. La piattaforma di prenotazione Taxi infatti va molto forte in America Latina e in Europa, ma è attiva in oltre 100 città d’Europa. Basta fare due calcoli per ipotizzare che le corse Uber con privati sono destinate ad essere ridimensionate. Ma anche se la vendita sembra nella fase calda delle trattative, non è scontato che avverrà per una serie di motivi. Innanzitutto le visioni strategiche differenti di BMW e Daimler: Daimler sarebbe d’accordo alla cessione, BMW opterebbe per una partecipazione di Uber. Ma poi non bisogna dimenticare l’ostacolo maggiore. Ottenere l’approvazione delle Autorità antitrust internazionali per impedire il monopolio su un mercato praticamente mondiale sembra lo step più spinoso.

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