
Taxi a Milano: potranno guidarli anche i familiari dei tassisti
Piccola rivoluzione nella gestione dei taxi a Milano: potranno guidarli anche i familiari dei tassisti grazie all'attivazione della doppia guida
Piccola rivoluzione nella gestione dei taxi a Milano: potranno guidarli anche i familiari dei tassisti grazie all'attivazione della doppia guida
Come risolvere la crescente richiesta di taxi a Milano? Estendendo l’orario di servizio giornaliero da 12 a 16 ore per vettura grazie alle doppie guide. L’amministrazione comunale consentirà infatti ai tassisti di integrare i turni di attività con un secondo conducente, che almeno all’inizio potrà essere soltanto il coniuge del titolare della licenza oppure un familiare fino al terzo grado di parentela. Quindi figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti, nonni, zii, bisnonni e bisnipoti. Attivando le collaborazioni familiari per i tassisti il Comune di Milano intende mettere una pezza allo stallo creatosi con la Regione Lombardia per la concessione di 450 nuove licenze.
TAXI A MILANO INSUFFICIENTI A SODDISFARE LE RICHIESTE
In effetti a Milano c’è bisogno di taxi quasi come il pane, basta osservare il numero delle richieste inevase. Il sabato e la domenica, nella fascia oraria dalle 0:00 alle 5:00 le chiamate senza risposta sono il 42%, mentre nella fascia 19:00-21:00 sono il 31%. Nei giorni feriali, invece, nella fascia 19:00-21:00 le richieste inevase sono il 27% e nella fascia 8:00-10:00 il 15%. Il rilascio delle nuove autorizzazioni, per ora circoscritto a coniuge e familiari dei tassisti, servirà dunque a risolvere, almeno parzialmente, lo sbilanciamento tra domanda e offerta di taxi. Oltre che a disincentivare il fenomeno dell’abusivismo.
NEGLI ULTIMI ANNI A MILANO TUTTO È AUMENTATO TRANNE I TAXI
“La popolazione di Milano è aumentata dell’8% in 10 anni”, ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, “I turisti del 100% in 15 anni, i passeggeri del trasporto pubblico del 12% in 7 anni, le auto circolanti sono diminuite del 12% in 15 anni. E a fronte di tutto questo i taxi sono rimasti sempre gli stessi: 5.398”. Non a caso il Comune di Milano ha messo a punto un piano di azione che prevede, dopo l’attivazione delle doppie guide, anche una migliore gestione dei turni, la realizzazione del taxi-sharing, l’avvio del servizio trasporto in taxi verso l’ospedale per le persone che devono sottoporsi alla dialisi. E infine le paventate 450 nuove licenze per i taxi (un numero comunque non sbalorditivo), che al momento restano congelate in attesa di risolvere l’impasse con la Regione.
TAXI A MILANO: CON LA DOPPIA GUIDA PIÙ ORE DI SERVIZIO E PIÙ LAVORO
“La nostra priorità”, ha concluso Granelli, “è potenziare il servizio taxi a Milano affinché risponda sempre di più a criteri di efficienza. Per questo stiamo attuando queste nuove misure che abbiamo presentato e in parte concordato con le categorie di operatori. Con la doppia guida consentiremo allo stesso taxi di fare più ore di servizio ma anche di dare più lavoro a più persone dello stesso nucleo familiare. Auspico che i tassisti ci aiutino a potenziare il servizio e la Regione Lombardia ci autorizzi presto lo sharing e le nuove licenze. Abbiamo bisogno di più trasporto pubblico per ridurre traffico e inquinamento”. Restano ovviamente da conoscere tutti i dettagli sulla doppia guida estesa ai familiari, per esempio quali requisiti saranno richiesti per guidare un taxi (basterà la sola patente B?). Vi aggiorneremo non appena ne sapremo di più.