Draghi e Speranza hanno annunciato il ripristino degli spostamenti tra regioni in zona gialla: ecco quando si potrà riprendere a viaggiare
Nella conferenza stampa di venerdì 16 aprile 2021 il premier Draghi e il ministro della Salute Speranza hanno illustrato il piano delle prime timide riaperture, in seguito al buon andamento della curva epidemiologica e ai progressi della campagna vaccinale. La data chiave è quella del 26 aprile che vedrà la riattivazione della zona gialla, dopo oltre un mese di sospensione, anzi di una “zona gialla rafforzata” con alcune misure leggermente più miti rispetto al passato. Previsto anche il ripristino degli spostamenti tra regioni, ma con alcuni vincoli.
Aggiornamento del 21 aprile 2021 con il testo del nuovo decreto-legge e la descrizione della ‘certificazione verde’ che consentirà gli spostamenti in entrata e in uscita anche nelle regioni in zona rossa e arancione.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI E ALTRE RIAPERTURE: LE MISURE ADOTTATE
Il testo del decreto-legge (testo PDF), suscettibile di possibili modifiche durante la conversione in legge in Parlamento, descrive nel dettaglio il crono-programma delle riaperture. Peraltro già anticipate in conferenza stampa da Speranza e Draghi:
– Resta il sistema delle fasce a colori, ma da lunedì 26 aprile viene ripristinata la zona gialla;
– Resta in qualunque zona (esclusa quella bianca) il coprifuoco alle ore 22. Si provvederà eventualmente a modificarlo nelle prossime settimane in base alla curva dei contagi;
– Nelle zone gialle e arancioni, almeno fino al 15 giugno 2021, resta il vincolo di una sola visita al giorno presso un’altra abitazione privata, nei limiti di massimo quattro persone più eventuali figli under 14 e/o soggetti disabili o non autosufficienti a carico. Tale visita non è consentita in zona rossa.
– Per quanto riguarda la scuola, dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-21, sull’intero territorio nazionale devono essere assicurate le lezioni in presenza almeno per il 50% della popolazione studentesca. Nelle università fino al 31 luglio 2021 nelle zone gialle e arancioni le attività didattiche e curriculari sono svolte prioritariamente in presenza, maggiori precauzioni nelle zone rosse.
– In zona gialla bar e ristoranti potranno aprire anche a cena (ma chiudere presto, vista la conferma del coprifuoco alle 22…) con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto. La consumazione al chiuso sarà consentita dal 1° giugno ma solo dalle ore 5 alle ore 18.
– Sempre in zona gialla, dal 26 aprile ripartiranno gli spettacoli nelle sale teatrali, da concerto, cinematografiche, nei live-club e in altri locali, al chiuso o all’aperto. Da svolgersi esclusivamente con prenotazione dei posti a sedere e obbligo di distanziamento tra persone non conviventi. Occupazione dei posti non superiore al 50% della capienza massima con limite di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e 500 per quelli al chiuso. A partire dal 1° giugno 2021 le stesse disposizioni si applicheranno anche agli eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale, con possibili deroghe sulla capienza.
– In zona gialla il 15 maggio riaprono le piscine all’aperto e il 1° giugno le palestre. Dal 26 aprile, sempre nella sola zona gialla, è inoltre consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di squadra e di contatto.
– Altre riaperture in zona gialla: dal 15 giugno le fiere e dal 1° luglio convegni, congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI IN ZONA ARANCIONE E ROSSA: COME FUNZIONA IL CERTIFICATO VERDE
Dal 26 aprile 2021 saranno nuovamente permessi gli spostamenti tra regioni in zona gialla e bianca, senza la necessità di esibire un’autocertificazione. Per gli spostamenti tra regioni di colore diverso servirà invece un pass, simile all’annunciato passaporto vaccinale europeo, che la bozza del decreto-legge identifica con il nome di “Certificazione verde Covid-19“, comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid (ciclo completo) o, in alternativa, di guarigione dall’infezione, oppure l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido.
La certificazione verde che attesta l’effettuazione della vaccinazione o la guarigione dal Covid avrà la durata di 6 mesi e sarà rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che ha eseguito la vaccinazione o presso cui è avvenuto il ricovero. Per i pazienti guariti dal Covid ma non ricoverati sarà rilasciata dal medico di base (o dal pediatra). La certificazione verde di avvenuta vaccinazione o guarigione può essere richiesta anche da chi si è vaccinato o è guarito prima dell’entrata in vigore del decreto-legge. In questo caso i 6 mesi decorrono dalla data dell’effettiva vaccinazione o guarigione.
La certificazione verde Covid-19 ottenuta mediante tampone molecolare o test antigienico rapido avrà invece una validità di 48 ore dal rilascio. E sarà prodotta su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle
strutture sanitarie pubbliche e private, dai medici di base, dai pediatri e dalle farmacie autorizzate e accreditate a effettuare tali test.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI IN ZONA GIALLA: DOVE SI PUÒ ANDARE
Visto che dal 26 aprile saranno nuovamente possibili gli spostamenti tra regioni gialle con qualunque mezzo, senza il bisogno di motivare il viaggio, per sapere tra quali regioni sarà possibile muoversi si è dovuto attendere l’esito del monitoraggio epidemiologico di venerdì 23 aprile, che ha suddiviso le regioni secondo la seguente classificazione:
– Zona gialla: Abruzzo; Campania; Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Lombardia; Marche; Molise; Piemonte; Toscana; Umbria; Veneto; province autonome di Bolzano e di Trento.
– Zona arancione: Basilicata; Calabria; Puglia; Sicilia; Valle d’Aosta.
– Zona rossa: Sardegna.
IL CRITERIO DELLE RIAPERTURE DI APRILE E MAGGIO
Mario Draghi ha spiegato in conferenza stampa che il Governo, con questa decisione basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia di Covid-19. “Se i comportamenti saranno corretti”, ha aggiunto, “la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perché la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti”. Mentre Roberto Speranza ha precisato che la priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto. “Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Questo principio lo applicheremo alla ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione, con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni ci consentiranno di programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.
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