Novità su spostamenti tra regioni e zona rossa: il testo del primo decreto di Draghi proroga il divieto fino a fine marzo, disponendo ulteriori limitazioni
Il Consiglio dei Ministri n. 2 sotto la presidenza di Mario Draghi ha approvato il primo decreto anti Covid del nuovo Governo (qui il testo sulla Gazzetta Ufficiale) che, per il momento, si limita a prorogare a fine marzo il divieto di spostamenti tra regioni e a inasprire la circolazione nelle zone rosse. Si tratta infatti di piccoli aggiustamenti in attesa del nuovo DPCM (ammesso che Draghi decida di avvalersi di questo strumento legislativo tanto caro al suo predecessore Conte) che dovrà sostituire quello attuale valido fino al 5 marzo e dal quale si capirà se la strategia per arginare il virus, finora basatasi quasi esclusivamente sulle chiusure, sarà diversa rispetto al passato. Anche se la conferma del ministro della Salute non lascia presagire un vero cambio di passo.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI FINO AL 27 MARZO 2021
Il decreto legge n. 15 del 23 febbraio 2021 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” ha per prima cosa esteso al prossimo 27 marzo il divieto di spostarsi tra regioni diverse, anche se in zona gialla. L’attuale termine era fissato al 25 febbraio. La prossima scadenza sarà quasi a ridosso della Pasqua, prevista il 4 aprile 2021, e infatti alcuni giornali hanno parlato di una proroga necessaria per consentire una maggiore apertura durante le festività pasquali. Ma visto il precedente del Natale (anche in quel caso le chiusure novembrine erano state presentate come propedeutiche alle aperture natalizie, poi si è visto come è andata a finire) consigliamo di non farsi particolari illusioni. Ovviamente gli spostamenti tra regioni sono sempre permessi per motivi di necessità, lavoro o salute e per tornare al proprio domicilio, residenza o abitazione (compilando l’autocertificazione).
ZONA ROSSA: NO ALLE VISITE A PARENTI E AMICI
L’altra novità del primo decreto di Draghi contro il Covid, che entra in vigore dal 24 febbraio 2021, riguarda il blocco totale delle visite a parenti e amici nelle zone rosse. Ricorderete che le precedenti disposizioni consentivano, anche nelle zone soggette a maggiori restrizioni, di spostarsi per una sola volta al giorno (tra le 5 e le 22) verso un’altra abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, in massimo due persone con i figli minori di 14 anni (o altre persone a carico, ad esempio soggetti disabili). Ebbene, questa deroga è stata cancellata e nelle zone rosse si potrà uscire dalla propria abitazione solo ed esclusivamente per motivi di necessità, lavoro o salute, per fare attività motoria o sportiva vicino casa o per tornare al proprio domicilio, residenza o abitazione. La deroga della visita giornaliera a parenti e amici resta valida nelle zone gialle e arancioni.
CORONAVIRUS IN ITALIA: NUOVE REGOLE A MARZO?
Ma, come scrivevamo all’inizio, le maggiori novità le vedremo probabilmente alla scadenza dell’attuale DPCM, quindi dal 6 marzo in poi. Molto dipenderà dall’andamento dei contagi nei prossimi giorni, comunque le proposte non mancano, sia in senso più restrittivo (zona arancione allargata a tutta l’Italia?) che in senso permissivo. Per esempio c’è chi chiede di riaprire i ristoranti la sera, altri propongono la riapertura di piscine e palestre, e altri ancora, tra cui lo stesso ministro della Cultura Franceschini, di programmare quanto prima la ripresa di cinema e teatri. Ancora qualche giorno di pazienza e sapremo tutto.
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