Prezzi RC auto: +6,6% a novembre 2024, ma c’è una frenata

Prezzi RC auto: +6,6% a novembre 2024, ma c’è una frenata

I prezzi RC auto in Italia sono ancora crescita ma si registrano i primi segnali di frenata: a novembre 2024 l'importo è risultato lo stesso di ottobre

 

I prezzi RC auto in Italia sono ancora crescita ma si registrano i primi segnali di frenata: a novembre 2024 l'importo è risultato lo stesso di ottobre

15 Gennaio 2025 - 16:25

Il prezzo medio RC auto è salito del +6,6% a novembre 2024 rispetto allo stesso mese del 2023, ma si cominciano a vedere i primi segnali di una possibile inversione di tendenza dopo un anno e mezzo di aumenti. L’importo rilevato di 416 euro è infatti lo stesso del mese di ottobre, quando peraltro l’aumento era stato più consistente (+7,2%). Il prezzo è rimasto dunque stabile, anche se per trovare un importo superiore occorre tornare ai 417 euro del 2017, poi da allora il costo medio era progressivamente sceso prima che i rincari dell’ultimo periodo bruciassero quasi un decennio di discesa dei prezzi.

TARIFFE RC AUTO AI LIVELLI DI 7 ANNI FA

Il prezzo medio di 416 euro a novembre 2024 (+6,6% su base annua in termini nominali e +5,3% in termini reali) ha quindi riportando le tariffe RCA ai livelli di 7 anni fa. La tariffa resta comunque più bassa del -12,24% rispetto al 2014, quando ammontava a 474 euro. Ma se proseguiranno i rincari ci metterà poco a tornare a quella cifra, considerando che da novembre 2021 il premio medio è già aumentato del +15,88%. Va poi segnalato che per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio a novembre è stato del +9,0%, a fronte di un aumento del +6,0% per gli assicurati in prima classe.

PREZZI RC AUTO: NAPOLI E PRATO LE PROVINCE PIÙ CARE

A novembre 2024 i rincari maggiori su base annua si sono osservati nella provincia di Roma (+10,5%) e poi a Sondrio (+9,8%), Aosta (+9,5%), Barletta-Andria-Trani e Lecce (entrambe +9,2%), mentre in termini complessivi il prezzo medio più alto è stato registrato a Napoli e a Prato rispettivamente con 600 e 586 euro, davanti a Caserta (537), Pistoia (518), Firenze e Massa-Carrara (ambedue 507). Le province più economiche sono risultate invece Enna (293 euro), Potenza (306), Oristano (308) e Campobasso (323). Significa che tra la provincia più cara e quella meno costosa c’è una differenza abissale di 307 euro, mentre il differenziale di premio tra Napoli e Aosta (le due province di riferimento dell’Ivass per monitorare le difformità territoriali) è di 258 euro, +4,2% su base annua (ma -42,7% rispetto al 2014).

Trend in aumento

IVASS PROPONE RIFORMA DEL SISTEMA BONUS-MALUS

Mentre i prezzi RC auto continuano a salire, nelle ultime settimane l’Istituto per la vigilanza sulle imprese di assicurazione ha lanciato ufficialmente la proposta di superare il sistema bonus-malus, ritenuto ormai obsoleto sia perché più del 90% degli automobilisti sono in prima classe (anche grazie ai benefici della RC familiare che di recente ha integrato la Legge Bersani) e sia perché nel corso degli anni avrebbe perso la sua efficacia non riuscendo più a misurare il rischio né a incentivare alla guida prudente.

Al posto del bonus-malus l’Ivass propone invece un attestato di rischio ampliato e contratti speciali: senza incidenti causati, l’assicurato si vedrebbe riconosciuta parte degli utili che la compagnia ha incassato proprio grazie al comportamento virtuoso del cliente. Infatti, se costui non ha provocato sinistri, l’assicurazione di riflesso non è stata chiamata a risarcire danni a cose e persone: si avrebbe così un nuovo sistema tale da innescare risparmi per i patentati virtuosi.

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