Pedale acceleratore bloccato: Fiat deve risarcire l’automobilista FCA avrebbe “oliato” i sindacati USA per contratti di lavoro più vantaggiosi: l’accusa di General Motors a Fiat-Chrysler

Pedale acceleratore bloccato: Fiat deve risarcire l’automobilista

La Cassazione ha condannato Fiat-Chrysler a risarcire l’automobilista spaventato: il pedale dell’acceleratore difettoso era rimasto bloccato

10 Ottobre 2019 - 09:10

Vince l’automobilista, perde Fiat-Chrysler. Con sentenza 25023/19, la Cassazione ha infatti condannato FCA a risarcire l’automobilista spaventato: il pedale dell’acceleratore difettoso era rimasto bloccato. Per la precisione, schiacciato, così da causare uno choc nel guidatore: un danno psichico. Per il pedale dell’acceleratore rotto, consumatore e Casa sono andati davanti ai giudici, sino ad arrivare in Cassazione. Ai danni di Fiat, questi problemi con l’acceleratore si traducono in risarcimento. Con riflessi negativi anche a livello d’immagine, come insegnano analoghe questioni del passato (acceleratore bloccato Alfa Romeo Giulietta). Così come altre Case: vedi l’acceleratore bloccato di Renault, solo per fare un esempio.

TUTTO NASCE DAL PEDALE DELL’ACCELERATORE BLOCCATO

La vicenda risale a parecchi anni fa. Nel 2013, il Tribunale di Lucca accoglie la domanda proposta da una guidatrice: questa chiede il risarcimento del danno alla salute di natura psichica. La causa? Un difetto dell’auto acquistata e guidata. Vediamo lo spavento per la signora: mentre eseguiva un sorpasso sulla strada statale del Brennero in località San Pietro a Vico con la Lancia Musa (foto in alto), si ritrovava nell’impossibilità di staccare il pedale dell’acceleratore. Il quale restava completamente premuto e bloccato. I periti parlano di disturbo post traumatico da stress. Dopo l’evento, il soggetto paga lo choc con problemi che possono riguardare, per esempio, il sonno notturno. Della soluzione al pedale dell’acceleratore bloccato su alcune auto FCA ne avevamo già parlato.

PEDALE DELL’ACCELERATORE CHE RESTA SCHIACCIATO

La guidatrice non è riuscita a rallentare la marcia della Musa. Dopo il guaio, i meccanici hanno accertato la mancanza del tampone di arresto del pedale dell’acceleratore. La signora vince in primo grado, ma FCA ricorre: nel 2015, la Corte d’Appello di Firenze respinge il gravame. Per cui, il gruppo Fiat-Chrysler decide di rivolgersi alla Cassazione: si tratterebbe, dice in sostanza il Costruttore, di un semplice problema da circolazione. Non c’è stato nessun sinistro, nessuna collisione, sostiene FCA.

FIAT CON PROBLEMI ALL’ACCELERATORE: LA PAROLA ALLA CASSAZIONE

Secondo gli ermellini, il problema non è stato conseguente alla circolazione del veicolo: dipende dall’assenza del montaggio del tampone di arresto del pedale dell’acceleratore. Quindi dal blocco del pedale dell’acceleratore. Tanto che FCA non ha mai contestato la rottura dell’acceleratore, accertata da un meccanico Fiat e anche da altri meccanici. Questo fatto, da solo, è sufficiente a causare un danno psichico: è la conseguenza dello spavento per chi, d’improvviso, si trova col pedale dell’acceleratore premuto. Alla fine, la Cassazione rigetta il ricorso, ma compensa tra le parti delle spese del giudizio: ognuno paga il proprio legale.

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