Passaggi di proprietà “falsi” e mai registrati: la denuncia di Striscia

Passaggi di proprietà “falsi” e mai registrati: la denuncia di Striscia

Il caso dei passaggi di proprietà "falsi" e mai registrati a Striscia la Notizia: semplice disguido burocratico, negligenza o dietro c'è una truffa?

7 Marzo 2023 - 16:30

Nei giorni scorsi ha fatto clamore un servizio di Striscia la Notizia riguardante un’agenzia di pratiche auto con sede nella città metropolitana di Roma che avrebbe il ‘vizietto’ di non concludere i passaggi di proprietà dei clienti dopo essersi però intascata i costi del servizio. La vicenda ha sollevato la rabbia dell’intera categoria degli studi di consulenza automobilistica, che si è sentita tirare in ballo a causa di una presunta ‘mela marcia’.

IL CASO DEI PASSAGGI DI PROPRIETÀ “FALSI” DI STRISCIA LA NOTIZIA

L’inviato di Striscia la Notizia Riccardo Trombetta ha raccolto la testimonianza di un malcapitato cittadino che qualche anno fa si è rivolto a un’agenzia di pratiche auto per il passaggio di proprietà di una moto. La pratica sembrava andata a buon fine ma successivamente, quando questa persona ha provato a demolire la moto a seguito di un incidente, ha scoperto di non essere l’intestatario del mezzo perché il passaggio di proprietà non era mai avvenuto. Ovviamente l’uomo ha chiesto spiegazioni all’agenzia, che però ha scaricato la responsabilità sul PRA. A quel punto il malcapitato è rimasto vittima di uno stucchevole ping-pong che la dice lunga sulla burocrazia italiana, senza peraltro cavare un ragno dal buco, fin quando non ha trovato di meglio che rivolgersi a Striscia la Notizia per tentare di risolvere il caso.

PASSAGGIO DI PROPRIETÀ NON REGISTRATO: SOLO UN CASO O C’È DIETRO UNA TRUFFA?

Riccardo Trombetta si è recato di persona nell’agenzia di pratiche auto ‘incriminata’, un cui rappresentante ha giustificato la mancata conclusione del passaggio di proprietà con banali problemi di trasmissione ottica dei documenti al PRA. Effettivamente un singolo disguido potrebbe anche starci, tuttavia Trombetta scandagliando la rete ha trovato numerose recensioni negative sulla medesima agenzia (guarda il video tratto da Striscia) che segnalano altri episodi di passaggi di proprietà regolarmente pagati ma mai portati a compimento. Insomma, sembrerebbe un modus operandi piuttosto abituale…

Passaggi di proprietà Striscia la notizia

PASSAGGI DI PROPRIETÀ “FALSI”: LA PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Come scrivevamo all’inizio questa vicenda ha mandato su tutte le furie l’intera categoria delle agenzie di pratiche auto, che teme di subire una cattiva pubblicità a causa del comportamento quanto meno ‘opaco’ di pochi soggetti borderline. A questo proposito Confarca, una delle associazioni più rappresentative del settore, chiede da tempo maggiori controlli sul territorio a coloro che hanno l’obbligo e la possibilità di effettuarli. “Gli studi di consulenza onesti”, spiega una nota dell’associazione, “sono i primi a essere danneggiati e non solo perché viene messa sotto accusa l’intera categoria per via di poche agenzie scorrette, ma anche perché solitamente chi fa questo tipo di truffe attrae gli utenti con prezzi stracciati e non praticabili. Danneggiati due volte quindi, prima come categoria e poi economicamente”.

Rivolgendosi agli utenti che devono scegliere dove effettuare il proprio passaggio di proprietà, Confarca suggerisce di fare attenzione alle agenzie che praticano prezzi troppo bassi rispetto a quelli medi del territorio, questo è il primo campanello di allarme perché ci sono dei costi da sostenere che non possono essere abbattuti più di tanto. Inoltre, trascorsi 10-20 giorni dal disbrigo della pratica, è sempre consigliabile controllare l’effettiva conclusione del passaggio di proprietà facendo una visura sul sito dell’ACI.

Noi siamo i primi a voler tutelare il lavoro fatto a regola di legge, ma chi deve controllare, ha la possibilità e il dovere di farlo”, conclude la nota di Confarca. “Ci aspettiamo più tutela nei confronti di chi truffa il cittadino, lo Stato e noi operatori professionali”.

È anche vero, aggiungiamo noi, che spesso (molto spesso?) le associazioni di categoria conoscono le ‘mele marce’ del proprio settore e potrebbero far attivare dei controlli mirati da parte di chi di dovere.

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