Parigi: tariffe di sosta dei SUV triplicheranno dopo il referendum

Parigi: tariffe di sosta dei SUV triplicheranno dopo il referendum

A Parigi il referendum per chiedere ai cittadini se aumentare o meno le tariffe di sosta dei SUV ha visto prevalere il Sì. Ma l'affluenza è stata scarsissima

5 Febbraio 2024 - 11:15

Il referendum di Parigi sulla proposta di aumentare le tariffe di sosta dei SUV al fine di limitarne l’utilizzo, specie nelle zone più centrali della città, ha visto la vittoria dei Sì alla proposta con il 54,55% dei votanti. L’affluenza è stata però molto bassa, dato che solo il 5,68% degli aventi diritto si è recato alle urne, meno perfino di quelli che avevano partecipato al referendum per vietare i monopattini elettrici a noleggio, passato con un’affluenza del 7,5%. Proprio in virtù della scarsissima affluenza, alcuni gruppi di automobilisti, anche su spinta dei partiti d’opposizione alla sindaca socialista Anne Hidalgo, hanno annunciato che faranno ricorso per chiedere l’annullamento del voto.

PERCHÉ IL REFERENDUM PER AUMENTARE LA TARIFFA DI SOSTA DEI SUV

Nel presentare due mesi fa il referendum, la sindaca Hidalgo aveva detto che limitare la circolazione dei SUV, e di tutte le automobili di grosse dimensioni, produrrebbe “una migliore condivisione dello spazio pubblico a beneficio della mobilità dolce, delle strade scolastiche e dei pedoni“. A Parigi, infatti, a fronte di una complessiva diminuzione delle auto private registratasi nell’ultimo decennio grazie alle politiche sostenibili della municipalità, le vetture superstiti sono però aumentate in termini di peso e dimensioni, risultando esageratamente ingombranti e inquinanti oltre che pericolose. Al 31 dicembre 2022 i SUV a Parigi rappresentavano il 15% circa del parco circolante, per un totale di 1 milione e 148 mila veicoli. Percentuale che saliva al 25% negli arrondissement più centrali.

Da qui la proposta di un referendum per aumentare le tariffe di sosta dei SUV, promossa da associazioni ecologiste e anche da molti residenti che si erano lamentati per il traffico intenso nelle strade secondarie, la mancanza di spazi verdi e la scarsa sicurezza per i pedoni.

Quello delle auto che ogni anno diventano sempre troppo grandi non è comunque un problema solo di Parigi. In Europa, secondo una ricerca di Transport & Environment (T&E), la larghezza media delle auto nuove è cresciuta da 177,8 cm del 2018 a 180,3 cm della prima metà del 2023, ed è un trend che ha avuto origine proprio con la crescente diffusione dei SUV. L’aumento delle dimensioni ha portato a un dilemma nelle città europee, dove il 52% della auto tra i primi 100 modelli venduti nel 2023 sono troppo larghe per gli spazi di parcheggio standard.

PARIGI: COME È ANDATO IL REFERENDUM CONTRO I SUV

Alla luce del risultato della consultazione che ha visto prevalere i Sì, parcheggiare a Parigi un’auto di grandi dimensioni come i SUV costerà circa tre volte in più delle tariffe attuali: quindi 18 euro l’ora in centro (dal 1° all’11° arrondissement) e 12 euro l’ora nel resto della città. Le nuove tariffe riguarderanno i veicoli termici e ibridi, anche plug-in, pari o superiori a 1,6 tonnellate, e quelli elettrici pari o superiori a 2 tonnellate. L’aumento, che non sarà immediatamente operativo in attesa di disciplinarne le modalità, non riguarderà i residenti, e una serie di categorie come i professionisti che parcheggiano nelle loro zone autorizzate, i tassisti che sostano nei posteggi dedicati, gli artigiani, le persone che lavorano nel settore sanitario e quelle con disabilità.

Parigi tariffe di sosta SUV

LE REAZIONI AL RISULTATO DEL REFERENDUM

La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, si è detta contenta del risultato assicurando che la volontà dei cittadini di Parigi (per le meno di quei pochi che sono andati a votare…) verrà rispettata. Sul piede di guerra, come detto, le opposizioni e le associazioni di automobilisti, che hanno già annunciato ricorsi. Sotto accusa, tra le altre cose, la formulazione del referendum, che appariva quanto meno tendenziosa: “Lei è favorevole o contrario alla creazione di una tariffa specifica di sosta per le auto individuali pesanti, ingombranti, inquinanti?“. Quasi un’imbeccata che però non ha portato all’auspicato consenso plebiscitario, ed è su quest’aspetto probabilmente che si giocherà la partita per annullarne l’esito.

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