Limiti Emissioni auto: quali Costruttori sono a favore di Trump?

Limiti Emissioni auto: quali Costruttori sono a favore di Trump?

La lotta di potere tra Trump e la California sui limiti di emissioni ha spaccato l’industria auto: ecco chi è a favore di limiti chiari e chi invece spera nel Presidente USA

29 Ottobre 2019 - 01:10

La faccenda dei limiti sui consumi ed emissioni auto negli USA sta assumendo sempre più i contorni di una lotta di potere, nient’altro che politica. Da un lato il presidente USA Trump che ha ancora nel mirino i provvedimenti del suo predecessore Obama. Dall’altro il CARB, l’ente californiano che ha autonomia nel definire limiti di emissioni e consumi parallelamente all’EPA. In questo tira e molla tra repubblicani e democratici a farne le spese però sono i Costruttori auto che si sono schierati contro o a favore di Trump pur di inquadrare delle norme chiare.

PERCHE’ TRUMP HA A CUORE I LIMITI DI EMISSIONI AUTO

I limiti di emissioni stringenti imposti dal CARB (California Air Resources Board) non sono mai andati giù al Presidente USA. Fin dal suo insediamento, Trump si è opposto all’autonomia degli Stati sui limiti di emissioni e consumi auto da rispettare. Obiettivo? Impedire che la California e tutti gli altri Stati potessero decidere quali limiti rispettare. Limiti definiti, appunto, dall’EPA (l’agenzia governativa per la protezione dell’ambiente) e dal CARB. Il motivo ufficiale di Donald Trump è legato ai costi delle auto più alti (3 mila dollari in più) e alla minore sicurezza con limiti di emissioni più stringenti.

I LIMITI DI EMISSIONI: UNA LOTTA DI POTERE

Nel 2018 l’EPA e l’NHTSA hanno proposto di mantenere i limiti di emissione e consumi del 2020 fino al 2026. In sostanza le auto prodotte avrebbero dovuto percorrere, come stabilito in precedenza da Obama in media 46 miglia per gallone con una riduzione progressiva annua. I Costruttori auto si sono fin da subito opposti e hanno ottenuto poi ottenuto una riduzione dei limiti a circa 37 miglia per gallone entro il 2026. Questa decisione ha chiaramente creato una rottura con il CARB che ha rifiutato i limiti federali, scegliendone di più stringenti in nome dell’ambiente.

I COSTRUTTORI AUTO CON IL CARB E CONTRO TRUMP

Questa dualità normativa non ha messo certamente i Costruttori auto nelle migliori condizioni di pianificare i futuri modelli. Così si sono schierati Ford, Honda, Volkswagen e Bmw con il CARB pur di individuare una strategia ben definita compatibile con quelle degli altri mercati chiave. Al tavolo delle trattative non hanno preso parte i Costruttori che hanno rifiutato il limite a 3,8 litri di benzina per percorrere 100 km.

I COSTRUTTORI AUTO A FAVORE DI TRUMP SULLE EMISSIONI AUTO

Al polo opposto invece si sono schierati gli Stati pro-Trump (Alabama, Ohio, Texas, Utah e Virginia Occidentale) dove le norme più stringenti provocherebbero un aumento dei costi delle nuove auto vendute. Come questi, anche Fiat-Chrysler, Toyota, Nissan, Hyundai-Kia, General Motors, Mazda e Subaru farebbero parte del gruppo di Costruttori a supporto di Trump. Una mossa che potrebbe anche rivelarsi rischiosa, considerando che nel 2020 ci saranno nuove elezioni presidenziali e con i democratici alla Casa bianca, tutto potrebbe tornare com’era.

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