Il Ministero dell’economia sta per varare una norma contro l’IVA retroattiva che l’UE vuole su circa 4 milioni di patenti già conseguite. Cosa cambierà dal 2020
Pagare l’IVA sulla patente è il timore acceso dalla recente sentenza della Corte di giustizia europea. Una richiesta che ha mandato in tilt il programma di esami, saltati per protesta delle autoscuole coinvolte. In ballo ci sono circa 500 mila euro di tasse non dovute dal 2014 per ogni autoscuola, che l’Unione europea impone all’Italia. Chi dovrà realmente pagare l’IVA retroattiva sulle patenti? Cosa succederà se l’Italia si rifiuta di rispettare la sentenza della Corte europea? Intanto il Ministero dell’economia sta imbastendo un provvedimento “anti-IVA” e chiarisce chi dovrà pagare l’IVA sulla patente.
PATENTE NON PIU’ ESENTATA DAL PAGAMENTO IVA
Il pesce grande mangia il pesce piccolo, quello dell’IVA sulle patenti sembrerebbe un copione all’italiana con l’Europa alla regia. Ma il fatto è scottante e rischia di diventare un pericoloso boomerang per l’Italia, come annuncia Maurizio Caprino de Il Sole 24 Ore su Twitter (sotto). Se è vero che il viceministro dell’Economia Misiani ha rassicurato chi ha già conseguito la patente senza pagare l’IVA, bisognerà vedere come la prenderà l’UE alla notizia che l’Italia passerà sopra la sentenza.
LE IPOTESI SUL PAGAMENTO IVA PATENTE DAL 2020
Come è stato anticipato, infatti, l’esenzione al pagamento dell’IVA retroattiva sulle patenti potrebbe essere inserito nella Manovra economica 2020. E’ prevedibile che chi ha conseguito la patente entro il 2020 non dovrà pagare alcuna imposta non dovuta. Ma c’è anche l’ipotesi che una legge ad hoc sia promulgata entro la fine dell’anno. Quindi, come prassi, l’eventuale pagamento dell’IVA sulla patente sarà considerato dall’entrata in vigore della legge. Una cosa certa è che, se gli Stati membri non storceranno il naso davanti all’inosservanza italiana sul pagamento IVA patente, non dovrebbero nascere contenziosi con i contribuenti. Chi invece conseguirà la patente dal 2020 in poi potrebbe dover pagare l’IVA, probabilmente anche maggiorata rispetto all’aliquota attuale, si vedrà nella prossima legge di bilancio.
CHI DOVRA’ PAGARE L’IVA PATENTE SECONDO IL MINISTERO
“La situazione paradossale che si è creata sulle scuole guida deriva da una sentenza di marzo 2019 della Corte di giustizia UE, – ha dichiarato Misiani – che ha stabilito che questi servizi non possono essere IVA esenti. Sul futuro vale la sentenza comunitaria. Sul passato vogliamo evitare che le scuole guida debbano chiedere ai clienti degli ultimi 5 anni di versare un’imposta (IVA) che all’epoca non era dovuta.” Ma c’è sempre il rischio di infrazione UE ed è anche bello grosso. Per capire quanto, basta pensare che “il conto” della risoluzione della Corte europea ammonta a 110 mila euro per ogni anno. Secondo UNASCA (Unione nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica) su ogni autoscuola sarebbe un buco di oltre 500 mila euro complessivi.
Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code