Il 70% delle vittime stradali in Europa sono pedoni, ciclisti e centauri Il bilancio delle vittime stradali in città è pesante: 9500 morti

Il 70% delle vittime stradali in Europa sono pedoni, ciclisti e centauri

Il bilancio delle vittime stradali in città è pesante: 9500 morti, anche se oltre la metà degli incidenti in Europa avviene sulle strade rurali

12 Giugno 2019 - 09:06

Il rapporto sulle vittime stradali in Europa vede pedoni, ciclisti e centauri più esposti di tutti in città: nel 2017 l’ETSC conta 9500 morti. Il rapporto dell’ETSC (European Transport Safety Council) evidenzia che per quanto si verificano più incidenti fuori città, in città la sicurezza stradale non è uguale per tutti. In Europa infatti il numero di vittime urbane varia molto da un Paese all’altro, con la Romania in testa.

IL 75% DELLE AUTO SUPERA I LIMITI IN CITTA’

Il numero di decessi stradali su strade urbane è diminuito, in media, del 2,2% ogni anno tra il 2010 e il 2017. Secondo il rapporto dell’ETSC, in Europa il 54% degli incidenti avviene sulle strade rurali, ma nei centri urbani ci sono ancora troppe vittime. Sono soprattutto pedoni (39%), ciclisti (12%) e motociclisti (19%) le vittime più numerose (70%) degli incidenti stradali in Europa del 2017. Le auto invece sono al secondo posto per numero di vittime in città (30%), ma secondo il resoconto del rapporto i limiti di velocità in questo caso fanno la differenza. Tra i Paesi in cui viene monitorata la conformità dei limiti al tipo di strada, il limite di velocità delle auto in transito supera il limite di 50 km/h dal 35% al 75%.

LA SICUREZZA URBANA PIU’ A RISCHIO IN ROMANIA

Il rapporto dell’ETSC ha anche riscontrato ampie differenze nel livello di sicurezza in tutta l’Unione europea. La mortalità sulle strade urbane è più alta in Romania con 105 utenti della strada uccisi ogni anno per milione di abitanti (quattro volte la media europea). Ma ci sono anche diversi paesi in testa. Circa 9 persone per milione di abitanti urbani vengono uccisi su strade urbane in Svezia, 11 nel Regno Unito, 13 nei Paesi Bassi e 14 in Irlanda e Spagna. Questo quadro pone interrogativi quindi anche sulla necessità di adottare una normativa più chiara sulla circolazione delle bici elettriche e di tutti i mezzi della micro-mobilità.

STRADE RURALI CON MENO VITTIME IN 10 ANNI

Secondo l’analisi dell’ETSC, sono le strade rurali il settore che ha fatto più progressi (-24% dal 2010 al 2017) nella riduzione delle vittime da incidente stradale. Al secondo posto invece ci sono le strade extraurbane e autostrade (-16% dal 2010 al 2017) e all’ultimo posto le strade urbane (-14% dal 2010 al 2017). Il rapporto ETSC è parte del programma Road Safety Performance Index (PIN) e cofinanziato dal Consiglio tedesco per la sicurezza stradale (DVR), Toyota Motor Europe, Amministrazione svedese dei trasporti, Amministrazione norvegese delle strade pubbliche e altri enti.

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