I 3 vizi che abbiamo tutti al volante e non ammetteremo mai

Unghie, naso, capelli e traffico innescano quegli atteggiamenti involontari in tutti gli automobilisti che sono stati rivelati da uno studio scientifi

 
I 3 vizi che abbiamo tutti al volante e non ammetteremo mai Unghie

Unghie, naso, capelli e traffico innescano quegli atteggiamenti involontari in tutti gli automobilisti che sono stati rivelati da uno studio scientifi

22 Giugno 2018 - 11:06

C'è chi guida con il braccio fuori dal finestrino, chi invece tiene la mano destra sul pomello del cambio forse per il timore che schizzi via dal tetto e chi invece lancia continuamente uno sguardo nel retrovisore quando è incolonnato nel traffico. Ma quali sono quei riflessi involontari e in parte anche sgradevoli alla vista di chi ci osserva che almeno una volta (ma secondo una ricerca accadono molto più frequentemente) con cui ogni automobilista si sollazza senza neppure accorgersene? Ora che leggerete il report dello studio della Scuola di Psicologia dell'Università di Reading, probabilmente penserete a tutte le volte che lo avete fatto senza neppure curarvi di chi ci fosse al semaforo fermo accanto a voi.

TOCCARSI I CAPELLI NON SEMPRE E' UN SINTOMO DI VANITA' Accarezzarsi i capelli, secondo l'indagine è un gesto che fanno 10,3 automobilisti su 100 al mattino. Un gesto apparentemente banale, come chi usa il retrovisore mentre guida per aggiustarsi il trucco, ma che nei casi cronici – quando ci si strappa i capelli a causa dell'indebolimento -può diventare una vera malattia: la tricotillomania. Il vizietto di toccarsi la testa è più forte quando si è soli in auto, infatti il numero scende a 8,6 su 100 in presenza di qualcun altro a bordo. Nelle ore serali questo gesto scende a 7 su 100 quando si è soli e a 4,6 su 100 se ci sono altre persone a bordo.

LE UNGHIE PER AMMAZZARE LA FAME E LO STRESS Molte persone ignorano che l'auto è spesso un porto di batteri che ci portiamo dentro quando saliamo a bordo, ma questo non ferma chi preso dall'ansia o dallo stress inizia a mordicchiarsi le unghie (onicofagia quando diventa una patologia seria). Un'abitudine per  9,7 automobilisti su 100 degli automobilisti osservati lo fanno al mattino o alla sera (ma scendono a 8,6 su 100). Se in auto c'è un altro passeggero ci si pone un freno che porta rispettivamente le percentuali a  8,6% al mattino in compagnia e al 3,6% la sera sempre in compagnia.

IL NASO E' SEMPRE UNA MINIERA DA SCOPRIRE Beh forse a casa vi sforzerete a far capire a vostro figlio che le dita nel naso non si mettono, ma se pensate che i bambini dal sedile posteriore osservano e sentono le cose più impensabili che dicono e fanno i genitori, vi rendete conto che forse dovrete essere più credibili. Mettersi le dita nel naso è un impulso che scatta quando le narici iniziano a prudere e (piuttosto che prendere un fazzolettino e soffiarsi il naso), risulta più appagante ammazzare il tempo nel traffico facendo approfondite pulizie nasali. Succede al 9,6% degli automobilisti al mattino e al 5,3% di quelli osservati di sera. Non servono ulteriori spiegazioni sul perché queste quote scendono drasticamente al 4,7% al mattino e al 2,6% di sera se in auto c'è un altro passeggero.

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