Hamilton alla Ferrari: perché avrà successo e perché no

Hamilton alla Ferrari: perché avrà successo e perché no

Hamilton alla Ferrari si rivelerà un matrimonio vincente o c'è il rischio che l'inglese il meglio l'abbia già dato? Tutti i pro e i contro del passaggio di Lewis alla rossa

12 Febbraio 2024 - 11:15

La notizia del passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari nel 2025 ha portato molta euforia tra i tifosi del Cavallino Rampante, che si erano assuefatti alla sconfitta dopo le ultime deludenti stagioni e che adesso sognano invece di riprendersi il mondiale piloti atteso dal 2007. Tuttavia non è scontato che accada: primo perché la superiorità della Red Bull di Max Verstappen è talmente schiacciante che per arrivare allo stesso livello gli ingegneri della Rossa dovranno superarsi. E secondo perché Hamilton non arriva da vincente ma da un paio di stagioni sottotono (in attesa di scoprire cosa accadrà nel 2024) che hanno messo in dubbio non le sue capacità, oggettivamente indiscutibili, ma la sua ‘fame’. In altri termini, Lewis Hamilton è ancora quello dei 7 titoli mondiali? Qualche dubbio è lecito ma il campione britannico potrebbe sorprenderci con l’ultima zampata.

CHI È LEWIS HAMILTON: VITTORIE E SCONFITTE DI UN FENOMENO DELLA PISTA

Sir Lewis Carl Davidson Hamilton non ha bisogno di tante presentazioni. A 39 anni e con 17 stagioni di Formula 1 alle spalle, in attesa della diciottesima, impreziosite da 7 mondiali piloti e 8 titoli costruttori, è uno dei piloti più forti di tutti i tempi e uno degli sportivi più conosciuti a livello globale, anche grazie all’attivismo fuori dalle piste che spesso l’hanno visto schierarsi su posizioni scomode in diverse battaglie sociali e umanitarie. I numeri parlano per lui, così come i numerosi record che ancora detiene:

  • Maggior numero di titoli mondiali: 7, ex aequo con Michael Schumacher (2008, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020, il primo con la McLaren e gli altri con la Mercedes);
  • Maggior numero di vittorie: 103 su 332 gran premi (31,02%).
  • Maggior numero di pole position: 104.
  • Maggior numero di podi: 197.
  • Maggior numero di punti totali: 4 639,5.
  • Maggior numero di giri percorsi in testa: 5.455.
  • Pilota più giovane in testa al mondiale: 22 anni e 126 giorni.
  • Maggior numero di gare consecutive concluse: 48.
  • Maggior numero di stagioni consecutive con almeno una vittoria: 15.

Potremmo continuare all’infinito con i record di Hamilton ma limitiamoci ai più significativi, senza dimenticare che nel 2008, all’età di 23 anni e 301 giorni, è stato il più giovane pilota della storia a vincere un titolo di F1, prima che Sebastian Vettel gli strappasse il primato due anni più tardi.

Certo, di Lewis Hamilton si ricorda anche qualche dolorosa sconfitta, come quando perse per un solo punto contro il ferrarista Raikkonen nel 2007 mancando il titolo di campione del mondo nell’anno dell’esordio, impresa mai riuscita a nessuno. O il testa a testa contro Nico Rosberg nel 2016 risolto a favore del figlio d’arte, nonché suo compagno di team, per appena 5 punti. O, più di tutte, la contestatissima conclusione del mondiale 2021 con il sorpasso subito da Verstappen all’ultimo giro, agevolato dall’intervento della safety car a 7 tornate dal termine quando stava controllando la corsa con buon margine. Ma si tratta tutto sommato di cadute fisiologiche nell’ambito di una carriera altrimenti trionfale.

HAMILTON ALLA FERRARI: PERCHÉ SÌ

L’arrivo di Hamilton alla Ferrari è stata una sorpresa fino a un certo punto perché nella scorsa primavera alcuni tabloid britannici, che spesso regalano fake news ma talvolta ci azzeccano, avevano rivelato l’esistenza di una trattativa segreta tra Lewis e la scuderia italiana. Trattativa mai confermata dalle parti ma nemmeno smentita con particolare fermezza. Non a caso i siti di scommesse sportive online hanno immediatamente abbassato la quota del passaggio del 7 volte campione del mondo alla rossa di Maranello e, visto come sono andate poi le cose, possiamo dire che ci avevano visto lungo. Hamilton alla Ferrari porta quel carisma e quell’esperienza che i pur talentuosi Leclerc e Sainz non potevano garantire. Porta anche competenza e capacità di migliorare la vettura, qualità che servono come il pane a un team in fase di ricostruzione. La speranza è che porti anche la necessaria mentalità vincente, ammesso che ne abbia ancora dopo aver trascorso le ultime tre annate (e il 2024 rischia di essere la quarta) a veder trionfare gli altri.

Hamilton alla Ferrari

HAMILTON ALLA FERRARI: PERCHÉ NO

Il dubbio è proprio questo: quale Lewis Hamilton arriva in Ferrari? Quello dei 7 titoli mondiali o quello delle ultime anonime stagioni (certo, non solo per colpa sua). È vero che le statistiche sono fatte per essere smentite, ma ce ne sono alcune che non lasciano tranquilli i tifosi ferraristi. Su tutte, quando approderà a Maranello nel 2025 Hamilton avrà 40 anni suonati. Ok non siamo parlando di un calciatore e a quell’età si può pilotare una F1 ai massimi livelli. Sta di fatto, però, che nella Formula 1 moderna nessun pilota così anziano ha mai vinto un mondiale. Per trovare un esempio vicino bisogna risalire al Nigel Mansell 39enne del ‘92. Alcuni poi osservano che l’operazione Hamilton-Ferrari somiglia sinistramente a quella già tentata con Vettel, arrivato a Maranello sulla scia del poker iridato in Red Bull e mai capace di ripetersi a bordo della rossa. Evidentemente il meglio l’aveva già dato come sembra averlo dato Hamilton. Toccherà a Lewis dissipare le nostre perplessità.

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