Fusione FCA-PSA: la Commissione europea contraria all’accordo? Un nuovo scoglio sulla rotta per la fusione FCA-PSA: l’Antitrust europeo solleva dubbi sulla posizione predominante del gruppo. Ecco cosa potrebbe accadere

Fusione FCA-PSA: la Commissione europea contraria all’accordo?

Un nuovo scoglio sulla rotta per la fusione FCA-PSA: l’Antitrust europeo solleva dubbi sulla posizione predominante del gruppo. Ecco cosa potrebbe accadere

9 Giugno 2020 - 09:06

La fusione FCA-PSA dovrà affrontare un ulteriore ostacolo prima di ottenere il via libera dalle autorità. A mettere in allerta l’Antitrust europeo sarebbe la predominante quota di veicoli commerciali che l’unione tra FCA e PSA controllerebbe in Europa. Ecco i dubbi della Commissione europea e cosa potrebbe accadere alla fusione FCA-PSA nei prossimi mesi.

FUSIONE FCA-PSA: I VANTAGGI DELL’ACCORDO

La fusione tra FCA e PSA ha fin dal primo momento mostrato una solidità confermata anche dai recenti risvolti del mercato per l’emergenza Coronavirus. L’incertezza economica mondiale è un motivo quantomai valido per stringere accordi, tagliare costi e avviare sinergie. Con un accordo stimato in 50 miliardi di dollari, FCA e PSA diventerebbero il quarto produttore al mondo di veicoli, rafforzandosi rispettivamente in Europa (PSA ha la meglio) e America (FCA è più forte). Dopo aver resistito all’emergenza Covid-19, la fusione FCA-PSA è chiamata ad un’altra prova: convincere l’Antitrust europeo che non ci sono falle sull’accordo. I dubbi riguardano in particolare la produzione di veicoli commerciali leggeri in Europa, che dopo la fusione potrebbero eclissare la concorrenza.

FUSIONE FCA-PSA: LE SINERGIE SUI VEICOLI COMMERCIALI

E’ cosa nota che PSA ed FCA producono già nello stabilimento abruzzese Sevel ad Atessa la gamma di veicoli commerciali leggeri in diverse tipologie. L’impianto Sevel è, ad oggi, lo stabilimento di produzione per furgoni più grande d’Europa. Come riporta Reuters commentando i dati ACEA 2019, infatti, FCA e PSA detengono una quota di vendita in Europa per i veicoli commerciali leggeri del 34%, insieme. Molto più di Renault (16%), Ford (16%), Volkswagen (12%) e Daimler (10%). Una condizione che potrebbe creare una posizione privilegiata per il nuovo Gruppo.

FUSIONE FCA-PSA: COSA SUCCEDERA’

Ad oggi non risultano commenti ufficiali da parte di FCA e PSA sulla fusione, ma pare siano già a conoscenza dei dubbi sollevati dalla delegazione antitrust della Commissione europea. Le ipotesi più accreditate su quello che potrà accadere alla fusione FCA-PSA è che i due gruppi diano rassicurazioni entro il prossimo 17 giugno. Entro il termine per la revisione preliminare dell’accordo, FCA e PSA potrebbero superare l’ostacolo rilasciando delle “concessioni”. Nel caso dovessero rifiutarsi (il Fiat Ducato è da sempre il veicolo commerciale univocamente ritenuto più versatile), la fusione FCA-PSA potrebbe subire ritardi di mesi ed avviarsi verso una nuova revisione delle autorità europee.

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