In Europa ci sono oltre 300 fabbriche dedicate alla produzione di auto, veicoli commerciali, bus e componenti chiave come motori e batterie
L’industria automotive rappresenta un elemento centrale delle attività produttive in Europa con tanti stabilimenti attivi su tutto il territorio. Con le nuove sfide legate all’elettrificazione dell’intero mercato delle quattro ruote, le fabbriche di auto dovranno evolversi, adattandosi alle nuove richieste del mercato e continuando a svolgere un ruolo fondamentale per sostenere l’economia europea. Su tutto il territorio europeo sono attive un gran numero di fabbriche in cui vengono assemblati i modelli in arrivo sul mercato. Ci sono, inoltre, impianti di produzione di motori (anche elettrici) e di batterie, un componente essenziale per sostenere l’elettrificazione del settore auto. Complessivamente, sul territorio dell’UE ci sono quasi 200 fabbriche attive per la produzione diretta di veicoli oppure di componenti chiave come motori e batterie.
LE FABBRICHE AUTO IN EUROPA: QUASI 200 STABILIMENTI SOLO IN UE
I numeri raccolti da ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) fotografano perfettamente l’importanza del settore automotive per il settore industriale europeo. Complessivamente, infatti, in Unione Europea ci sono 194 stabilimenti in cui vengono assemblati veicoli (auto, veicoli commerciali leggeri o pesanti e autobus) oppure componenti chiave come motori (termici o per auto elettriche o ibride) e batterie. Estendendo l’indagine all’Europa “allargata” (considerando anche Regno Unito e Paesi come l’Ucraina, la Russia, la Bielorussia, il Kazakistan, la Serbia, la Turchia e l’Uzbekistan) il totale di fabbriche auto attive sale a ben 301.
PIU’ DEL 40% DELLE FABBRICHE DEDICATE ALL’ASSEMBLAGGIO DI AUTOVETTURE
La produzione di autovetture in Europa è radicata su quasi tutto il territorio con 80 stabilimenti in UE e 134 stabilimenti nell’Europa allargata ai Paesi confinanti con l’UE. Complessivamente, quindi, il 41% degli stabilimenti UE e il 44% degli stabilimenti europei sono dedicati alla produzione di autovetture. A guidare le attività produttive di auto è la Germania che può contare su ben 22 impianti di produzione. Seguono il Regno Unito e la Russia con 19 stabilimenti. La Francia occupa la quarta posizione con 12 impianti mentre l’Italia chiude la Top 5 con 10 stabilimenti.
CI SONO ANCHE GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI VEICOLI COMMERCIALI E BUS
L’industria automotive europea non è, però, legata alla sola produzione di auto. I veicoli commerciali leggeri e pesanti ricoprono un ruolo di primo piano con, rispettivamente, 24 e 28 fabbriche attive in UE e 41 e 52 fabbriche attive su tutto il territorio europeo. Anche la produzione di autobus ha un peso significativo sulle attività produttive in Europa con 66 impianti dislocati su tutto il territorio di cui 34 all’interno dei confini dell’UE. La produzione di altre tipologie di veicoli oltre alle auto ha, quindi, un ruolo di primissimo piano per l’industria automotive in Europa. Con l’elettrificazione che coinvolgerà anche i mezzi pesanti, queste fabbriche diventeranno sempre più importanti per il sostegno all’economica europea.
MOTORI E BATTERIE: COMPONENTI CHIAVE DEL SETTORE AUTO PRODOTTI IN EUROPEA
Per sostenere l’assemblaggio di autovetture, veicoli commerciali e autobus è necessario, chiaramente, poter contare su di una filiera produttiva completa. In particolare, un ruolo di primo piano lo ricoprono gli stabilimenti di produzione di motori (anche elettrici, oramai sempre più importanti) e batterie. Per ridurre la dipendenza dai Paesi extra-europei per quanto riguarda questa componentistica chiave, infatti, queste fabbriche sono importantissime. In Europa ci sono 72 stabilimenti di produzione di motori di cui 50 sono dislocati in UE. A guidare il settore è la Germania, con 13 impianti, seguita dalla Russia, con 12. L’Italia, insieme a Polonia e Regno Unito, occupano la terza piazza con 7 impianti ciascuno. Per quanto riguarda le batterie, la produzione è ancora in una fase embrionale rispetto a quello che sarà in futuro. In totale, ci sono 18 impianti in Europa (17 in UE e 1 nel Regno Unito) con la Germania in prima linea con 6 fabbriche già pronte per l’assemblaggio.
IL RIEPILOGO DELL’ITALIA: 24 IMPIANTI ATTIVI IN ITALIA
Le fabbriche auto rappresentano un punto di riferimento importantissimo per l’economia del Paese. Secondo i dati ANFIA di inizio 2020 (quindi ultimo dato pre-pandemia), la filiera produttiva automotive in Italia vale circa il 6,2% del PIL e circa l’11% del fatturato della manifattura del nostro Paese. È chiaro, quindi, che il ruolo delle fabbriche, sia in termini occupazionali, anche considerando l’indotto, che per il sostegno all’economia, è di primissimo piano. L’indagine ACEA conferma la presenza di 24 stabilimenti in Italia di cui 10 dedicati alla produzione di auto. Il gruppo Stellantis guida l’industria automotive italiana ma ci sono anche altre importanti realtà del settore come Ferrari, il Gruppo Volkswagen, Piaggio e Iveco. Per il momento, l’industria italiana non si occupa della produzione di batterie, non essendoci stabilimenti attivi nel Paese.
PRODUZIONE DI BATTERIE: UN SETTORE IN CRESCITA, ANCHE IN ITALIA
Attualmente, il numero di fabbriche dedicate alla produzione di batterie è pari a poco meno del 10% del totale di impianti del settore automotive in UE. Il passaggio ad una mobilità sempre più a zero emissioni, però, rendere quasi obbligatorio per il settore incrementare il numero di impianti specializzati nella produzione di questi componenti chiave. L’Italia, in questo processo, sarà in prima linea anche se, per ora, non ci sono ancora stabilimenti attivi. In futuro, però, potrebbero esserci almeno 3 fabbriche dedicate alla produzione di batterie in Italia. Una di queste fabbriche nascerà, è già ufficiale, dalla riconversione dello stabilimento Stellantis di Termoli, attualmente specializzato nella produzione di motori a benzina. Il sito diventerà una “Gigafactory” come annunciato poche settimane fa dal gruppo. In cantiere c’è anche il progetto di Italvolt che realizzerà un impianto nell’area dell’ex stabilimento Olivetti di Scarmagno, in Piemonte. È possibile, ma ancora da confermare, anche la realizzazione di un terzo impianto (il secondo ex novo). A portare avanti il progetto potrebbe essere il Gruppo Volkswagen che, in Emilia-Romagna, dove potrebbe essere realizzato l’impianto, è presente con Lamborghini e Ducati.
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