Emissioni mezzi pesanti: l’Italia boccia il piano green dell’UE

Emissioni mezzi pesanti: l’Italia boccia il piano green dell’UE

Emissioni mezzi pesanti: l’Italia boccia, per il momento, il piano green dell’UE che prevede una graduale riduzione dal 2030

19 Maggio 2023 - 12:00

L’Italia non intende adeguarsi alle rigide proposte dall’Unione Europea sulle emissioni dei mezzi pesanti: La Commissione Politiche dell’UE del Senato ha infatti rispedito al mittente la direttiva green europea sui veicoli pesanti, chiedendo a Bruxelles di rivedere i tempi e stabilire un piano di incentivi per attuare le nuove regole sulle emissione di CO2 relative ad autobus e camion. Si prevede pertanto un nuovo ‘braccio di ferro’ tra istituzioni europee e governo italiano dopo quello sullo stop a benzina e diesel 2035, terminato comunque con la conferma del provvedimento.

EMISSIONI MEZZI PESANTI: LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Lo scorso mese di febbraio, la Commissione europea ha proposto obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di CO2 dei mezzi pesanti a partire dal 2030. Attualmente camion, autobus urbani e pullman a lunga percorrenza generano oltre il 6% delle emissioni totali di gas serra dell’UE e più del 25% delle emissioni di gas serra del trasporto su strada. Secondo la commissione i nuovi obiettivi sono dunque necessari per rendere meno inquinante il settore dei trasporti e per contribuire alla transizione verso il traguardo della neutralità climatica.

L’abbattimento delle emissioni di CO2 dei mezzi pesanti sarà graduale e, nelle intenzioni della Commissione, dovrà rispettare il seguente schema:

  • emissioni ridotte del 45% a partire dal 2030;
  • emissioni ridotte del 65% a partire dal 2035;
  • emissioni ridotte del 90% a partire dal 2040.

Questi vincoli, se saranno approvati, si applicheranno solo ai veicoli nuovi.

Inoltre, per accelerare la diffusione degli autobus a emissioni zero nelle città, la Commissione UE ha proposto che a partire dal 2030 tutti i nuovi autobus urbani non debbano più produrre CO2.

EMISSIONI MEZZI PESANTI: STOP GRADUALE DAL 2030, L’ITALIA DICE NO

La strada verso la riduzione delle emissioni dei mezzi pesanti si presenta tuttavia tortuosa. La bocciatura della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato italiano (votata dalla maggioranza con 11 voti a favore, mentre il PD non ha partecipato al voto in protesta per la presenza del sottosegretario Delmastro, indagato per il caso Cospito) potrebbe infatti lasciare il segno, contribuendo a bloccare, insieme ad altri Paesi, la proposta di regolamento UE. Nel documento della Commissione del Senato viene spiegato che la proposta europea non è rispettosa “dei principi di sussidiarietà e proporzionalità“. In particolare la sussidiarietà sarebbe violata perché nelle motivazioni della Commissione UE non sono “adeguatamente dimostrati né la necessità dell’intervento europeo, né il suo valore aggiunto”. Mentre la violazione della proporzionalità riguarda l’introduzione di “pesanti oneri di adeguamento alla nuova normativa, senza sufficienti giustificazioni per i costruttori, per il settore della produzione e distribuzione dei carburanti tradizionali, e per le filiere dei biocombustibili avanzati”.

Emissioni mezzi pesanti

ITALIA: PER STOP EMISSIONI VEICOLI PESANTI PIÙ TEMPO E INCENTIVI

Esulta per il momento la Lega, annunciando che “si è rispedito all’Europa il regolamento con una proposta contraria e motivata: la strada da percorrere deve essere realistica e non a scapito della nostra economia”. Come detto, l’Italia chiede di rivedere le tempistiche dell’abbattimento delle emissioni dei mezzi pesanti e di prevedere, nel contempo, un piano di incentivi europei per supportare le case costruttrici nel processo di transizione.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X