Emissioni camion e autobus: l’UE approva la stretta, l’Italia no

Emissioni camion e autobus: l’UE approva la stretta, l’Italia no

Emissioni camion e autobus nell'UE: sì del Consiglio europeo al taglio previsto dal 2030 ma l'Italia ha votato contro

13 Maggio 2024 - 18:00

Il Consiglio europeo ha adottato formalmente il regolamento sul taglio delle emissioni di CO2 per gli autocarri medi e pesanti, compresi i veicoli professionali come camion della spazzatura, ribaltabili o betoniere, e per gli autobus. Hanno votato a favore 23 Paesi su 27 con il solo voto contrario di Italia, Polonia e Slovacchia e l’astensione della Repubblica Ceca. Nelle intenzioni dell’UE, il regolamento servirà a ridurre ulteriormente l’inquinamento del trasporto su strada, introducendo  nuovi obiettivi per il 2030, il 2035 e il 2040. Il regolamento sarà ora firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. L’efficacia e l’impatto delle nuove norme saranno riesaminati dalla Commissione nel 2027.

EMISSIONI CAMION E AUTOBUS: I NUOVI LIMITI APPROVATI DALL’UE

Gli obiettivi fissati dal regolamento sono molto ambiziosi, ma la quantità di emissioni di CO2 prodotta dai mezzi pesanti forse non lasciava altra scelta, se il traguardo finale resta la neutralità climatica dell’UE entro il 2050. Attualmente, infatti, camion, autobus urbani e pullman a lunga percorrenza generano oltre il 6% delle emissioni totali di gas serra dell’Unione Europea e più del 25% delle emissioni di gas serra del trasporto su strada.

L’abbattimento delle emissioni di CO2 dei mezzi pesanti sarà comunque graduale, mantenendo comunque l’attuale obiettivo per il 2025, che prevede una riduzione delle emissioni del 15% per gli autocarri pesanti che superano le 16 tonnellate, mentre successivamente dovrà rispettare il seguente schema:

  • emissioni ridotte del 45% per il periodo 2030-2034;
  • emissioni ridotte del 65% per il periodo 2035-2039;
  • emissioni ridotte del 90% a partire dal 2040.

Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri medi, agli autocarri pesanti che superano le 7,5 tonnellate e ai pullman, oltre che ai corrispondenti veicoli professionali a partire dal 2035.

AUTOBUS URBANI A EMISSIONI ZERO DAL 2035

Nel testo adottato si sottolinea inoltre come l’implementazione delle necessarie infrastrutture di ricarica e rifornimento giocherà un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni dell’intera flotta di veicoli pesanti per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica. Le nuove norme hanno inoltre introdotto un obiettivo del 100% di autobus urbani nuovi a emissioni zero entro il 2035, con un obiettivo intermedio del 90% per questa categoria entro il 2030. Gli autobus interurbani saranno esentati da tale obiettivo, in quanto considerati come pullman ai fini della misurazione della riduzione delle emissioni.

Emissioni camion e autobus

ACEA: OBIETTIVI EMISSIONI AMBIZIOSI MA IRRAGGIUNGIBILI

ACEA, che rappresenta i produttori europei, ha preso atto del voto del Consiglio UE, avvertendo tuttavia l’assenza di condizioni di contesto favorevoli al raggiungimento degli obiettivi, definiti “estremamente ambiziosi ma difficilmente raggiungibili”. Per ACEA, infatti, le tecnologie per la decarbonizzazione sono già disponibili, ma sono quasi del tutto assenti le infrastrutture di ricarica, le misure di sostegno per il rinnovo del parco circolante e un efficace sistema di determinazione dei prezzi dell’anidride carbonica. Per quanto riguarda invece il voto contrario dell’Italia, già nei mesi scorsi il nostro Governo aveva espresso posizioni critiche verso lo schema delle emissioni dei mezzi pesanti, chiedendo (invano) a Bruxelles di rivedere i tempi e stabilire un piano di incentivi per adeguarsi alle nuove regole.

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