
Elon Musk ha vinto: avrà i 56 miliardi chiesti a Tesla
Elon Musk si prepara a ricevere un compenso record da 56 miliardi di dollari da Tesla. Scopri cosa ha portato gli azionisti a votare a favore
Elon Musk si prepara a ricevere un compenso record da 56 miliardi di dollari da Tesla. Scopri cosa ha portato gli azionisti a votare a favore
Le votazioni sono ancora in corso ma Elon Musk su X ha già annunciato la sua vittoria: il tycoon di origine sudafricana riceverà il tanto discusso compenso da 56 miliardi di dollari. Alla fine, dunque, gli azionisti di Tesla hanno dato l’ok al maxi compenso retributivo nonostante le voci contrarie (su tutte quella del fondo sovrano norvegese) e il rischio di una battaglia legale non ancora conclusasi. Evidentemente ha avuto successo l’appello agli azionisti della presidente del board di Tesla, Robyn Denholm, per convincerli a votare a favore di Musk ed evitare che il fondatore prendesse altre strade portando altrove, magari in una nuova società, le sue idee e i suoi progetti sull’IA. Certo, è difficile conciliare un compenso del genere con le notizie sui licenziamenti e sul calo delle vendite, peraltro in un contesto globale che vede le auto elettriche in difficoltà. Ma l’alta finanza funziona così e non è quasi mai equa.
LA STORIA DEI 56 MILIARDI DI TESLA A ELON MUSK
Il pacchetto retributivo da 56 miliardi di dollari era stato delineato nel 2018 ma successivamente annullato da un giudice del Delaware, secondo cui l’ammontare del premio era sproporzionato, contrario all’interesse degli investitori e approvato da un consiglio di amministrazione ‘succube di Musk’. Abbiamo tuttavia imparato in questi anni che il buon Elon difficilmente accetta decisioni contrarie, da qui la scelta di sottoporre il maxi compenso a un secondo voto dell’assemblea dei soci, in programma il 13 giugno 2024. Come detto, le urne sono ancora aperte ma Musk ne ha già anticipato l’esito, postando sul (suo) social X un grafico che sembra mostrare il raggiungimento della maggioranza delle preferenze e il commento “Entrambe le risoluzioni degli azionisti di Tesla stanno passando con ampi margini!“, riferendosi sia all’approvazione del pacchetto retributivo che al piano per spostare la sede di Tesla dal Delaware al Texas. Per l’ufficialità dei risultati bisognerà comunque attendere ancora.
Both Tesla shareholder resolutions are currently passing by wide margins!
♥️♥️ Thanks for your support!! ♥️♥️ pic.twitter.com/udf56VGQdo
— Elon Musk (@elonmusk) June 13, 2024
ELON MUSK E I 56 MILIARDI DA TESLA: BATTAGLIA TRA GRANDI E PICCOLI SOCI
In caso di conferma ufficiale, il via libera rappresenterebbe un successo personale per Elon Musk, che per eludere la diffidenza di alcuni grandi investitori di Tesla come il fondo sovrano norvegese Norges e il maggior fondo pensione degli Stati Uniti, Calpers, dichiaratamente contrari al maxi stipendio, ha dovuto fare appello alla ‘base’ dei soci della casa automobilistica composta da numerosissimi piccoli risparmiatori che gli sono fedeli da anni. Piccoli soci che in genere neppure partecipano alle votazioni dell’assemblea ma che per un’occasione del genere sono stati reclutati uno a uno dallo stesso imprenditore, anche con la promessa di qualche benefit.
LA VICENDA NON FINIRÀ QUI
Se le previsioni delle ultime ore risulteranno azzeccate ed Elon Musk riuscirà davvero a ottenere il maxi compenso da 56 miliardi di dollari, ovviamente questi soldi non gli saranno consegnati in monete e banconote da piccolo taglio (curiosità: quante valigette ci vogliono per contenere una cifra simile?) ma sotto forma di opzioni (stock-option) che, una volta esercitate, gli consentiranno di aumentare del 25% la sua partecipazione in Tesla, oggi ferma al 13%. Un obiettivo ritenuto vitale da Musk per avere mano libera sul controllo, l’adozione e lo sviluppo dell’IA all’interno dell’azienda. In ogni caso la vicenda del maxi compenso non finirà con il voto del 13 giugno, a prescindere dall’esito, perché la decisione finale spetterà alla corte del Delaware. Ma presentarsi davanti al giudice con l’’approvazione dell’assemblea giocherebbe sicuramente a favore del tycoon.
Solo in caso di via libera della corte, Musk potrà esercitare immediatamente le opzioni o dilazionarle nel tempo fino al 2028, ossia al raggiungimento di una serie di obiettivi riguardo il giro d’affari, i profitti e la valutazione in Borsa di Tesla.