Divieto di sosta: quando diventa reato

Divieto di sosta: quando diventa reato

Il divieto di sosta diventa reato quando si verificano situazioni di parcheggio che ledono la sicurezza e la circolazione. Ecco quali

 

Il divieto di sosta diventa reato quando si verificano situazioni di parcheggio che ledono la sicurezza e la circolazione. Ecco quali

27 Luglio 2023 - 19:00

Il divieto di sosta diventa reato quando si configurano situazioni in cui la sosta selvaggia ostacola gravemente l’accesso o la circolazione di veicoli di emergenza. Oppure mette a rischio la vita di persone in situazioni critiche. In queste circostanze, la sosta irregolare può essere considerata un illecito penale. L’automobilista che parcheggia in doppia fila o fuori dalle strisce potrebbe essere ritenuto responsabile di reato se impedisce il libero transito di mezzi di soccorso o altri veicoli. Ad esempio, il blocco di un’ambulanza che sta trasportando un paziente in condizioni gravi potrebbe configurarsi come una violazione penale. Il comportamento interferisce con la possibilità di raggiungere rapidamente il pronto soccorso. Altre situazioni in cui la sosta selvaggia può diventare reato includono il parcheggio che ostacola la discesa di un conducente dall’auto o quando si occupano gli stalli riservati ai disabili senza averne diritto. Ma vediamo i dettagli.

DAL DIVIETO DI SOSTA ALLA SOSTA SELVAGGIA

Il divieto di sosta diventa reato quando si verificano situazioni di parcheggio selvaggio che vanno oltre l’inciviltà e ledono la sicurezza e la circolazione stradale. La sosta selvaggia si configura quando i veicoli sono parcheggiati in luoghi non autorizzati, come la doppia fila, curve, strisce pedonali, marciapiedi o stalli riservati ai disabili. Di solito la sosta selvaggia è soggetta a sanzioni amministrative pecuniarie ovvero a multe. Ad esempio, coloro che parcheggiano nei posti riservati ai disabili senza autorizzazione o in modo improprio possono essere multati da 165 a 660 euro, con la decurtazione di quattro punti dalla patente. Ma ci sono situazioni in cui la sosta selvaggia può costituire un reato. Uno scenario classico è quando la sosta illegittima ostacola gravemente la circolazione di mezzi di soccorso o altri veicoli di emergenza, mettendo a rischio la vita di persone in situazioni critiche.

QUANDO IL DIVIETO DI SOSTA DIVENTA REATO

Il divieto di sosta diventa reato quando l’automobilista agisce intenzionalmente per bloccare un’altra persona, impedendole di spostarsi liberamente. La Cassazione ha stabilito che il parcheggio eseguito con l’obiettivo di ostruire l’accesso di un’altra auto alla pubblica via, accompagnato dal rifiuto reiterato di liberare l’accesso a richiesta della parte offesa, costituisce reato di violenza privata. Allo stesso tempo, anche bloccare il passo carrabile mediante la sosta intenzionale dell’auto, impedendo l’accesso o l’uscita dal garage, rientra nel reato di violenza privata. E ancora: l’occupazione del parcheggio riservato ai disabili con l’intento di danneggiare il soggetto che avrebbe diritto allo stallo costituisce un illecito penale. La sosta selvaggia può anche integrare il reato di interruzione di pubblico servizio quando ostacola il proseguimento della marcia di pullman, ambulanze e altri veicoli impegnati in un servizio pubblico.

DIVIETO DI SOSTA DIVENTA REATO SECONDO LA CASSAZIONE

La Corte di Cassazione ha reso chiaro che il divieto di sosta diventa reato anche se la sosta selvaggia provoca solo un ritardo nel regolare svolgimento del servizio. In ogni caso è per configurarsi come illecito penale occorre la consapevolezza di compiere una condotta vietata ovvero intralciare un servizio pubblico o di pubblica utilità. Ad esempio, nel caso di chi parcheggia in prossimità dell’ingresso riservato alle ambulanze, è evidente il suo intento di creare un intralcio. D’altra parte, se un’ambulanza improvvisamente si trova impedita a passare a causa di un veicolo parcheggiato in doppia fila in una strada generica, non si configura il reato. Manca infatti la consapevolezza di arrecare intralcio a un servizio pubblico.

IL CASO ESTREMO DELL’OMICIDIO COLPOSO PER DIVIETO DI SOSTA CHE DIVENTA REATO

La sosta selvaggia dell’automobilista non costituisce in sé un reato di omicidio colposo se l’ambulanza, a causa del parcheggio irregolare, non riesce a raggiungere l’ospedale, provocando il decesso del paziente trasportato. In quest’ipotesi, l’autore del parcheggio illegittimo non può essere incriminato per omicidio, poiché la sua condotta non è correlata alla morte del paziente, ma piuttosto è una conseguenza fortuita della sosta selvaggia. La situazione potrebbe essere diversa se la sosta illegittima viene effettuata in un tratto di strada adibito al transito delle ambulanze poiché il conducente potrebbe ragionevolmente immaginare che il parcheggio selvaggio possa ostacolare i veicoli di soccorso impegnati nel trasporto di malati e feriti.

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