Direttiva case green: cosa cambia per le auto

Direttiva case green: cosa cambia per le auto

Definitivamente approvata la Direttiva case green: ecco cosa cambia per le auto visti gli importanti riferimenti all'installazione di punti di ricarica

16 Aprile 2024 - 13:30

La Direttiva case green, ufficialmente la Direttiva sulla prestazione energetica degli immobili (Energy Performance of Buildings Directive – EPBD), ha ricevuto nei giorni scorsi il parere favorevole dell’Ecofin ed è praticamente realtà, nonostante il voto contrario dell’Italia e dell’Ungheria. Come è noto l’obiettivo più immediato della direttiva è ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas inquinanti di case e palazzi entro il 2035, mentre quello finale punta alla realizzazione di immobili che non producano emissioni inquinanti entro il 2050. Tra le disposizioni della nuova normativa ci sono anche alcuni obblighi che riguardano l’installazione di colonnine di ricariche per auto elettriche, vediamo di che si tratta.

COSA PREVEDE LA DIRETTIVA CASE GREEN?

Senza entrare troppo nei dettagli, per i quali si rimanda al documento integrale, la Direttiva case green prevede una distinzione nel trattamento degli edifici residenziali e di quelli non residenziali. Per quanto riguarda i primi, ogni Stato membro dell’UE deve impegnarsi a ridurre nel complesso il consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e di almeno il 20% entro il 2035. Questo risparmio energetico dev’essere assicurato per almeno il 55% dalla diminuzione del consumo medio di energia di almeno il 43% delle case con le prestazioni energetiche peggiori (classi F e G). Quanto agli edifici non residenziali, la direttiva prevede che entro il 2030 ne venga ristrutturato il 16% ed entro il 2033 il 26%.

Per ciò che riguarda invece gli edifici di nuova costruzione, sia residenziali che non residenziali, la direttiva impone che debbano essere a emissioni zero a partire dal 1° gennaio 2028 per gli edifici di proprietà pubblica, e dal 1° gennaio 2030 per quelli privati.

Importante: la Direttiva case green non introduce obblighi per i singoli proprietari di case, né impone ai governi di adottare specifiche misure. Ciascuno dei 27 Stati avrà ampia libertà nel definire le politiche necessarie per raggiungere gli obiettivi. In merito alle tempistiche, dopo l’ok dell’Ecofin la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Da quel momento, i Paesi membri avranno due anni di tempo per recepirla e presentare un piano di riduzione delle emissioni.

DIRETTIVA CASE GREEN: NOVITÀ PER LE AUTO NEGLI EDIFICI NON RESIDENZIALI

La Direttiva case green dell’UE conferisce estrema importanza ai veicoli elettrici. La promozione della mobilità verde è infatti un elemento portante del Green Deal europeo e gli edifici possono svolgere un ruolo importante nel fornire le infrastrutture necessarie, sia per la ricarica dei veicoli elettrici che per la ricarica delle e-bike. Di seguito le disposizioni per le infrastrutture di ricarica negli edifici non residenziali (uffici e attività commerciali).

Sia per quanto riguarda gli edifici non residenziali di nuova costruzione che quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti con più di cinque posti auto, gli Stati membri devono provvedere:

  • all’installazione di almeno un punto di ricarica ogni cinque posti auto;
  • all’installazione del pre-cablaggio per almeno il 50 % dei posti auto e delle canalizzazioni, segnatamente condotti per cavi elettrici, per i posti auto rimanenti, per consentire in una fase successiva di installare punti di ricarica per veicoli elettrici, cicli con pedalata assistita elettricamente e altri veicoli della categoria L;
  • a posti bici che rappresentino almeno il 15 % della media o il 10 % della capacità totale di utenza degli edifici non residenziali, tenendo conto dello spazio necessario anche per biciclette di dimensioni maggiori rispetto a quelle standard.

I posti auto/bici devono essere situati all’interno dell’edificio o adiacenti a esso.

Per tutti gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto, entro il 1º gennaio 2027 gli Stati membri devono invece provvedere:

  • all’installazione di almeno un punto di ricarica ogni 10 posti auto o di canalizzazioni, segnatamente condotti per cavi elettrici, per almeno il 50 % dei posti auto per consentire l’installazione in una fase successiva di punti di ricarica per veicoli elettrici;
  • alla fornitura di posti bici che rappresentino almeno il 15 % della media o il 10 % della capacità totale di utenza dell’edificio e con lo spazio necessario anche per biciclette di dimensioni maggiori rispetto a quelle standard.

Per gli edifici occupati da enti pubblici o di proprietà di questi ultimi, entro il 1º gennaio 2033 gli Stati membri provvedono all’installazione del pre-cablaggio per almeno il 50 % dei posti auto.

Attenzione: tutte queste disposizioni possono presentare delle deroghe a seconda dello stato dei luoghi, per ulteriori dettagli leggere bene l’articolo 14 della Direttiva.

Direttiva case green

DIRETTIVA CASE GREEN: NOVITÀ PER LE AUTO NEGLI EDIFICI RESIDENZIALI

Per quanto riguarda gli edifici residenziali (cioè quelli in cui la gente abita) di nuova costruzione. o sottoposti a ristrutturazioni importanti. con più di tre posti auto, gli Stati membri devono provvedere:

  • all’installazione del pre-cablaggio per almeno il 50 % dei posti auto e delle canalizzazioni, segnatamente condotti per cavi elettrici, per i posti auto rimanenti, per consentire in una fase successiva di installare punti di ricarica per veicoli elettrici, cicli con pedalata assistita elettricamente e altri veicoli della categoria L;
  • all’installazione di almeno due posti bici per unità immobiliare residenziale.

Riguardo gli edifici residenziali di nuova costruzione con più di tre posti auto, gli Stati membri provvedono all’installazione di almeno un punto di ricarica.

I posti auto/bici devono essere situati all’interno dell’edificio o adiacenti a esso.

Anche le disposizioni per gli edifici residenziali possono presentare deroghe o adeguamenti, si rimanda sempre all’articolo 14 della Direttiva case green.

SEMPLIFICARE LE PROCEDURE DI INSTALLAZIONE DEI PUNTI DI RICARICA NEGLI EDIFICI

Importante: secondo la direttiva, gli Stati membri devono introdurre misure volte a semplificare, razionalizzare e accelerare la procedura per l’installazione dei punti di ricarica negli edifici residenziali e non residenziali, nuovi ed esistenti, specialmente di associazioni di comproprietari, e a eliminare gli ostacoli normativi, comprese le procedure di autorizzazione e di approvazione da parte delle autorità pubbliche, fatto salvo il diritto degli Stati membri in materia di proprietà e di locazione.

Gli Stati membri devono inoltre eliminare gli ostacoli all’installazione dei punti di ricarica negli edifici residenziali con posti auto, in particolare la necessità di ottenere il consenso del proprietario o dei comproprietari per un punto di ricarica privato a uso personale: quando sarà pienamente in vigore la direttiva, la richiesta di locatari o comproprietari di essere autorizzati a installare infrastrutture di ricarica in un posto auto potrà essere rifiutata solo per motivi gravi e legittimi.

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