Coronavirus e soccorso stradale: nuovo protocollo e taxi per i clienti Come cambia con il Coronavirus il soccorso stradale? Previsto un nuovo protocollo

Coronavirus e soccorso stradale: nuovo protocollo e taxi per i clienti

Come cambia con il Coronavirus il soccorso stradale? Previsto un nuovo protocollo, con taxi per i clienti, per rispettare le distanze minime di sicurezza

25 Aprile 2020 - 07:04

Effetto Coronavirus anche sul soccorso stradale per il recupero dei veicoli in avaria o incidentati. A causa dell’emergenza epidemiologica si osservano infatti nuove modalità d’intervento dei carri attrezzi nel rispetto delle misure igienico-sanitarie previste per contenere il contagio, in particolare riguardo il dovere di evitare inutili promiscuità e mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. A questo proposito abbiamo interpellato due importanti provider del settore, ACI Global ed Europ Assistance, per capire come si sono organizzati.

SOCCORSO STRADALE: COME FUNZIONA IL TRASPORTO DEI PASSEGGERI

Di norma il soccorso stradale con il carro attrezzi prevede che i soccorritori giunti sul posto, una volta verificato che il guasto non sia riparabile con conseguente necessità di trasferire il veicolo in officina, facciano accomodare gli occupanti del veicolo da soccorrere nella cabina del carro per accompagnarli a destinazione, in officina o verso un altro luogo (hotel, stazione ferroviaria, ecc.). Non è invece opportuno lasciarli a bordo dell’auto caricata sul planale del carro attrezzi o trainata mediante gancio. Qualora il mezzo di soccorso intervenuto non sia in grado di trasportare gli occupanti dell’auto in avaria, si provvede a chiamare un taxi con spese a carico dei passeggeri. A meno di usufruire di particolari servizi, abbonamenti o polizze assicurative che includano i costi per il taxi (per esempio ACI Global rimborsa ai soci le spese per gli spostamenti in taxi) o l’invio di un’auto sostitutiva. Meglio sapere sempre con certezza cosa c’è scritto sul proprio contratto per non avere brutte sorprese dopo.

SOCCORSO STRADALE E CORONAVIRUS: PROTOCOLLO PIÙ SICURO

Lo scoppio dell’epidemia da Covid-19 ha cambiato molte cose e adesso, come anticipato poc’anzi, sono previste nuove modalità d’intervento nel recupero del veicolo in avaria. Modalità che l’ANCSA (Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli) ha comunicato ai propri iscritti già da alcune settimane. Premesso che lo svolgimento dell’attività di soccorso stradale è un servizio pubblico essenziale, stante la connessione dello stesso con gli interessi di carattere generale di tutela della sicurezza nella circolazione (agli autisti dei carro attrezzi si chiede soltanto di munirsi del modulo di autocertificazione compilato), gli operatori del settore sono chiamati fino al termine dell’emergenza a osservare scrupolosamente le norme igienico-sanitarie. Sia per quanto riguarda la costante sanificazione dei mezzi e l’utilizzo personale di appositi DPI (mascherine, guanti, ecc.). E sia nel mantenimento della distanza di un metro dai colleghi e dalle persone soccorse.

Coronavirus e soccorso stradale

MODALITÀ D’INTERVENTO DEL CARRO ATTREZZI AI TEMPI DEL COVID-19

Distanza che ovviamente non può essere mantenuta laddove si debba procedere al trasporto in cabina, come da prassi, dei soggetti verso cui si è prestato soccorso. È pertanto opportuno che per il rispetto delle misure di prevenzione al Coronavirus, si eviti il trasporto dei passeggeri nella cabina del carro attrezzi. Prevedendo al suo posto un altro mezzo (in genere il taxi) in grado di accompagnare i passeggeri in tutta sicurezza, facendoli sempre accomodare sul sedile posteriore. Ai passeggeri dell’auto in panne si chiede inoltre di farsi trovare all’esterno dell’auto all’arrivo del mezzo di soccorso. Mantenendo sempre una distanza minima e lasciando la portiera o il finestrino aperto e le chiavi inserite nel quadro. Pertanto l’’ANCSA ha chiesto alle società pubbliche e private che effettuano il servizio di soccorso stradale meccanico di adeguare la modalità di incarico. Suggerendo di prevedere il pagamento non solo del carro attrezzi (ove previsto) ma anche del veicolo inviato per il trasporto degli occupanti dell’auto soccorsa. Naturalmente nulla vieta questi ultimi di rifiutare l’invio del taxi se hanno la possibilità di provvedere in altra maniera.

CORONAVIRUS E SOCCORSO STRADALE: COME SI È ORGANIZZATA ACI GLOBAL

In merito all’applicazione delle nuove disposizioni abbiamo chiesto riscontro ad ACI Global (numero d’emergenza 803.116), che ci ha comunicato di essersi fin da subito attivata per assicurare il massimo rispetto delle misure governative nazionali e locali. E salvaguardare la salute di clienti e addetti al soccorso stradale. E in ottemperanza alla natura di servizio pubblico essenziale, ha garantito la piena continuità e operatività sull’intero territorio nazionale, h24, senza mai nessuna interruzione. Gli addetti al soccorso di ACI Global sono stati tutti dotati di mascherine, guanti monouso e gel igienizzante da tenere a bordo dei mezzi. E nelle situazioni di recupero in cui non risulta possibile trasportare i passeggeri soccorsi a bordo del carro attrezzi a causa della impossibilità a rispettare la distanza minima di un metro, hanno ricevuto disposizione di contattare la centrale operativa per chiedere alla stessa il reperimento di altro mezzo idoneo al loro trasporto. E di attendere sul posto l’arrivo di tale mezzo per poi continuare con le operazione di traino del veicolo. L’invio del mezzo per il trasporto dei passeggeri può essere gratuito o a pagamento in base alle condizioni del servizio. In ogni caso, specie in questo periodo, ACI Global ci ha assicurato che darà sempre il massimo supporto organizzativo.

CORONAVIRUS E SOCCORSO STRADALE: COME SI È ORGANIZZATA EUROP ASSISTANCE

Abbiamo chiesto informazioni sul procedimento del soccorso stradale in piena emergenza da Covid-19 anche al provider privato Europ Assistance (numero d’emergenza 803.803). Tutti gli operatori sono stati adeguatamente forniti di dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine). E stanno adottando il distanziamento di sicurezza di un metro durante l’operatività dell’assistenza, nel rispetto delle misure dettate dal Ministero della Salute. Inoltre durante le operazioni di recupero di una veicolo in panne, vengono messe in atto le azioni necessarie per prendersi cura dei passeggeri (così come del carico eventualmente trasportato dal mezzo). Compreso l’eventuale intervento di un secondo mezzo laddove possibile e necessario. Sempre nel rispetto dei regolamenti delle società concessionarie delle strade e coordinandosi con le autorità di pubblica sicurezza.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X