Quando si mette in moto la macchina dei controlli del bollo auto? In che modo l’Agenzia delle entrate attiva gli accertamenti?
Verrebbe da dire che dal bollo auto non si scappa. Si tratta di una vera e propria tassa da pagare per il solo possesso del veicolo. Di conseguenza vanno messi in conto i controlli bollo auto da parte dell’Agenzia delle entrate a cui si affidano le Regioni per il recupero del credito. Proprio questa è la sua particolarità. Nonostante la tassa coinvolga quasi tutti gli automobilisti italiani, gli aspetti organizzativi sono nelle mani delle singole Regioni. In pratica ciascuna di loro stabilisce modalità di pagamento e organizza la riscossione all’interno della cornice legislativa nazionale. E quando arriva il momento di mettere in riga i proprietari inadempienti, ecco che si mette in moto la macchina dei controlli. Come vedremo, il sistema degli accertamenti non è in realtà sempre efficiente. Analizziamo quindi come funzionano e quando scattano i controlli sul bollo auto non pagato.
BOLLO AUTO, COME VIENE GESTITO AI FINI DEL CONTROLLO
Per capire come funzionano i controlli, occorre innanzitutto ricordare che il bollo auto è legato al possesso dell’auto e non al suo utilizzo. Va pagato su base annuale e le norme che lo disciplinano risalgono al 1953. Da allora il bollo auto è stato oggetto di interventi di modifica anche se, nonostante di tanto in tanto salga finisca al centro dell’attenzione, non è mai stato oggetto di una grande riforma. Come accennato, alla sua gestione si occupano le singole Regioni, tranne in Sardegna e in Friuli Venezia Giulia, dove è la stessa Agenzia delle entrate a interessarsi in prima persona. Per completezza, ricordiamo che le Province autonome di Bolzano e Trento coordinano singolarmente le pratiche relative al bollo auto.
CONTROLLI BOLLO AUTO LEGATI ALLA PRESCRIZIONE
Il contribuente deve effettuare il pagamento del bollo auto entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Per fare un esempio concreto, se il bollo auto va in scadenza il 31 luglio 2021, deve essere corrisposto entro il 31 agosto 2022. Tuttavia, la decorrenza ai fini della prescrizione, che è di tre anni, inizia il primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento è scaduto. Nel nostro esempio, dal primo gennaio 2023. Si tratta di una variabile fondamentale ai fini dei controlli bollo auto.
QUANDO SCATTANO I CONTROLLI BOLLO AUTO
Tra le questioni più interessanti da affrontare c’è anche quella del momento in cui scattano i controlli bollo auto. Detto in altri termini, c’è un periodo dell’anno in cui l’Agenzia delle entrate mostra maggiore attivismo? La risposta deriva dall’esperienza ovvero dall’analisi dei casi concreti che, a loro volta, vanno ricondotti a una motivazione ben precisa. Innanzitutto, gli uomini del fisco sono sempre attivi, 12 mesi su 12. Tuttavia, quando ci sono di mezzo i controlli bollo auto è soprattutto negli ultimi mesi dell’anno che si registra un maggiore fermento. C’è poco da stupirsi, in quanto l’intensificazione delle verifiche sul corretto pagamento dell’imposta va di pari passo con la riduzione dei tempi utili per fare valere i propri diritti. Come accennato, il bollo auto non pagato va in prescrizione dopo 3 anni e dunque alla fine dei 12 mesi di riferimento. C’è però un’eccezione. Nel caso in cui la Regione spedisca un sollecito di pagamento o comunque un invito a mettersi in regola, i termini della prescrizione si calcolano da quando arriva la comunicazione.
COME FUNZIONANO I CONTROLLI BOLLO AUTO
L’input all’avvio dei controlli per bollo auto non pagato arriva dalle Regioni. Sulla base delle informazioni in proprio possesso verificano lo stato del versamento dell’imposta e procedono in due modi:
– inviano una comunicazione al proprietario dell’auto che non è in regola con il pagamento del bollo;
– incaricano l’Agenzia delle entrate ovvero l’agenzia di riscossione a recuperare della somma, maggiorata degli interessi per via del ritardo accumulato.
Facciamo infine notare che nel caso di utilizzo dei sistemi online per il calcolo del bollo auto, il software dell’Aci conteggia anche eventuali sanzioni e interessi.
CONTROLLI BOLLO AUTO PER VEICOLO CON TARGA ESTERA: COME FUNZIONANO
Un caso particolare è quello delle auto con targa estera che circolano in Italia. Devono pagare il bollo auto? Sono soggetti a controlli da parte della Regione di riferimento prima e dell’Agenzia delle entrate poi? La risposta è sempre affermativa. Con una eccezione: le auto concesse in leasing ovvero con noleggio a lungo termine o in comodato da società straniere dell’Unione europea a dipendenti o collaboratori dell’azienda. Ma solo se non hanno sedi secondarie o la sede principale in Italia. E siccome si tratta di una tassa basata sul possesso, non conta l’utilizzo saltuario del veicolo.
Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code