Città 30: -23% di incidenti e -37% di vittime, lo studio europeo

Città 30: -23% di incidenti e -37% di vittime, lo studio europeo

Uno studio scientifico europeo conferma l'efficacia del limite di velocità a 30 km/h nelle città nel ridurre gli incidenti stradali

 

Uno studio scientifico europeo conferma l'efficacia del limite di velocità a 30 km/h nelle città nel ridurre gli incidenti stradali

23 Settembre 2024 - 13:30

Abbassare la velocità aumenta la sicurezza diminuendo il numero di incidenti, vittime e feriti: lo sospettavamo un po’ tutti a dire il vero, tranne qualche negazionista, ma un’ulteriore conferma è giunta dai risultati dal primo studio scientifico a livello europeo sugli effetti dell’introduzione del limite di velocità nei centri urbani, presentato lo scorso fine settimana a Trento nell’ambito della seconda edizione di City Flows, l’evento internazionale di Unipolis ed European Transport Safety Council (ETSC) per l’European Mobility Week 2024. Nello specifico, nelle cosiddette Città 30 si registra una riduzione media degli incidenti stradali pari al –23%, dei decessi del -37% e dei feriti del -38%.

IL LIMITE DI VELOCITÀ A 30 KM/H SALVA VITE UMANE

Lo studio, curato dal professor George Yannis, responsabile del Dipartimento di pianificazione e ingegneria dei trasporti dell’Università Tecnica Nazionale di Atene, ha considerato oltre 70 diverse analisi condotte in 17 città europee, tra cui Bologna, Parigi, Berlino e Londra, evidenziando gli importanti benefici derivanti dall’introduzione del limite di velocità a 30 km/h. Oltre alla riduzione degli incidenti stradali, il report ha mostrato effetti positivi su diversi fronti. Questi i principali risultati:

  • riduzione degli incidenti stradali del -23%;
  • diminuzione del -37% dei decessi e del -38% dei feriti;
  • miglioramenti ambientali, con una riduzione media delle emissioni del -18% e una riduzione del rumore di -2,5 dB;
  • alleggerimento della congestione del traffico del -2%.

Lo studio, insomma, dimostrerebbe come la sicurezza stradale e la sostenibilità ambientale possano andare di pari passo, con benefici tangibili per la qualità della vita urbana.

BOLOGNA CITTÀ 30: NUMERI POSITIVI DOPO 6 MESI

Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i primi dati del 2024 sulla mobilità urbana di Bologna, che hanno mostrato gli effetti positivi dell’introduzione del limite di 30 km/h. Nei primi sei mesi del 2024, la città ha visto una riduzione del -11% di incidenti stradali rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, gli incidenti gravi in ‘codice rosso’ sono diminuiti del -37,8%, mentre quelli in ‘codice giallo’ hanno subito un lieve calo dello -0,7%. Tuttavia, gli incidenti minori in ‘codice verde’ sono aumentati del +19%. Il fatto che siano cresciuti gli incidenti con conseguenze lievi e calati quelli con conseguenze gravi va ascritto proprio della velocità più ridotta, perché l’impatto con un veicolo che procede a 30 km/h (o meno) comporta sicuramente meno danni dell’urto che con un mezzo che va a 50 km/h o di più.

Parallelamente, sempre secondo lo studio, Bologna ha registrato un forte incremento nella mobilità sostenibile: il traffico ciclistico è aumentato del +12%, i viaggi in bike sharing sono cresciuti del +92% e gli spostamenti in autobus hanno visto un incremento del +11%.

Cartello zona 30

MOBILITÀ URBANA: LA SITUAZIONE DI TRENTO

Interessanti anche i dati sulla mobilità urbana di Trento, che vede un attraversamento giornaliero di circa 323.000 movimenti di veicoli, pari a tre volte il numero di abitanti (119.000). Il 51,4% degli spostamenti avviene tramite auto private, il 34,8% della popolazione si muove a piedi o in bicicletta, mentre il 13,8% utilizza il trasporto pubblico locale (con circa 80.000 utenti al giorno). Il 56% degli spostamenti interni avviene su distanze inferiori ai 5 chilometri.

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