
Carburanti: torna il cartello con i prezzi medi, rivincita del Governo
Nuova giravolta ai distributori Carburanti: torna il cartello con i prezzi medi, rivincita (momentanea) del Governo sui benzinai. La partita è infatti ancora aperta
Nuova giravolta ai distributori Carburanti: torna il cartello con i prezzi medi, rivincita (momentanea) del Governo sui benzinai. La partita è infatti ancora aperta
2-1 e palla al centro. Il Consiglio di Stato ha riportato in vantaggio il Governo, rappresentato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’appassionante match con i distributori di benzina, accogliendo il ricorso contro la decisione del Tar del Lazio che aveva annullato il decreto con le modalità di attuazione dell’obbligo di esporre un cartello con i prezzi medi dei carburanti. Tuttavia la partita non è ancora finita e c’è quindi margine per un nuovo ribaltamento di risultato quando ci sarà l’udienza pubblica fissata l’8 febbraio 2024.
PREZZO MEDIO CARBURANTI: IL BOTTA E RISPOSTA TRA GOVERNO E DISTRIBUTORI
Ricapitoliamo le fasi precedenti del match: dal 1° agosto 2023 le stazioni di rifornimento hanno l’obbligo di esporre un cartello riportante i prezzi medi (regionali o nazionali) delle diverse tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, accanto ai prezzi effettivamente praticati. L’obbligo, voluto dal Governo per assicurare una maggiore trasparenza dei prezzi ma mal digerito dai distributori, è stato introdotto con la legge n. 23/2023 e regolato con il decreto attuativo del Mimit 31 marzo 2023. 1-0.
Nelle settimane successive le sigle sindacali del settore Fegica e Figisc, insieme ad alcuni esercenti, hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento, ottenendo il 10 novembre 2023 l’annullamento del decreto del Mimit per un vizio procedurale, con conseguente venuta meno dell’obbligo di esporre i prezzi medi. 1-1.
Il Mimit ha però reagito dando mandato all’Avvocatura dello Stato di proporre immediato appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione degli effetti della sentenza del Tar. Richiesta che è stata accolta il 1° dicembre. 2-1.
CARBURANTI: PERCHÉ TORNA IL CARTELLO CON IL PREZZO MEDIO?
Nel dettaglio il Consiglio di Stato, accogliendo l’istanza cautelare presentata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha ritenuto necessario “un più approfondito esame” da svolgere nella sede di merito, fissando per la discussione l’udienza pubblica dell’8 febbraio 2024. Il Consiglio di Stato ha poi specificato che “nella valutazione comparativa degli interessi in funzione delle rispettive esigenze cautelari appare prevalente quello del mantenimento dello stato delle cose”. Motivo per cui almeno fino alla data dell’8 febbraio 2024 i cartelli con i prezzi medi dei carburanti torneranno regolarmente esposti.
TORNANO I CARTELLI CON I PREZZI MEDI CARBURANTE: LE REAZIONI DI MIMIT E BENZINAI
Naturalmente il Mimit ha accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato di sospendere la recente sentenza del Tar del Lazio, ripristinando l’obbligo di comunicazione del prezzo medio da parte degli esercenti, annunciando che “la misura proseguirà con le modalità già determinate, in piena continuità ed efficacia”.
I sindacati dei distributori di benzina continuano invece a dubitare della presunta ‘efficacia’ del cartello, ricordando che la discesa dei prezzi registratasi negli ultimi due mesi, a cui, secondo il ministro Urso, avrebbe contribuito l’esposizione del prezzo medio, è proseguita anche dopo la sentenza del Tar del 10 novembre, quando l’obbligo non c’era più.