Autostrade: parte il progetto KEHV, si recupera l’energia dai veicoli

Autostrade: parte il progetto KEHV, si recupera l’energia dai veicoli

Al via i test del progetto KEHV sulle autostrade: il sistema trasforma l'energia cinetica dei veicoli in elettricità pulita

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3 Novembre 2023 - 09:57

Autostrade per l’Italia, leader nel settore delle autostrade italiane ha ufficialmente avviato il progetto “Kinetic Energy Harvesting from Vehicles” (KEHV), la prima sperimentazione in autostrada A1 che sfrutta l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione per generare energia elettrica. Ecco tutti i dettagli sul sistema che recupera attraverso il manto stradale l’energia in decelerazione dei veicoli e come sarà impiegata.

UN’INNOVAZIONE MADE IN TOSCANA

Il progetto KEHV prende vita in Toscana, con i test che hanno avuto inizio presso l’area di servizio di Arno Est sulla A1, proseguendo con ulteriori sperimentazioni in una pista di esazione nei mesi a venire. L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è quello di creare una piattaforma integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, in grado di generare energia pulita in aggiunta a quella fornita dai tradizionali impianti fotovoltaici.

Grazie al passaggio giornaliero medio di 9.000 veicoli, si stima che un singolo modulo KEHV possa generare ben 30 Megawattora all’anno, riducendo le emissioni di CO2 di 11 tonnellate nello stesso periodo. Questo valore è equivalente al consumo elettrico annuale di un condominio composto da 10 famiglie, secondo le stime di ASPI. In una barriera autostradale come Firenze Ovest, dove il consumo di elettricità si attesta intorno a 60 MWh/anno, l’installazione di due impianti KEHV dovrebbe annullare completamente il fabbisogno energetico della stazione.

UNA SOLUZIONE RIVOLUZIONARIA TECNOLOGICA

Il progetto KEHV fa affidamento sull’impianto LYBRA sviluppato da una startup italiana. Quando un veicolo attraversa il modulo KEHV, attiva un generatore elettromeccanico, e l’energia elettrica generata viene resa disponibile tramite un convertitore elettronico, che la invia alla rete elettrica. In un’area di servizio, questa energia può essere utilizzata per alimentare l’illuminazione, la cartellonistica pubblicitaria e idealmente i punti di ricarica autostradali. Nel caso di una stazione di esazione, l’energia generata può alimentare l’intero impianto del casello, comprese casse, sbarra e illuminazione.

FINO A 200 MWH DI ENERGIA GENERATA DAI VEICOLI A MILANO

Le stime elaborate da Movyon per le barriere di Milano Nord e Milano Sud, con un traffico giornaliero medio di circa 8.000 veicoli pesanti e 63.000 veicoli leggeri, indicano che gli impianti distribuiti sulle piste potrebbero generare oltre 200 MWh di energia all’anno per ciascuna delle due stazioni, con un risparmio di 70 tonnellate di CO2 all’anno. La seconda fase del progetto prevede ulteriori installazioni sulla rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia. La sperimentazione del progetto KEHV rientra tra le iniziative di innovazione e sostenibilità. In base ai risultati ottenuti, questa tecnologia potrebbe essere integrata nel più ampio programma “Mercury Smart Sustainable Mobility“, il piano strategico del Gruppo Autostrade volto a creare un polo dedicato all’innovazione tecnologica.

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