Auto prodotte in Cina: sono già il 14% delle vendite in Europa

Auto prodotte in Cina: sono già il 14% delle vendite in Europa Le possibili strategie della Cina per presidiare il mercato europeo e vendere sempre più auto in Europa con o senza brand cinesi

Auto prodotte in Cina: sono già il 14% delle vendite in Europa

Le possibili strategie della Cina per presidiare il mercato europeo e vendere sempre più auto in Europa con o senza brand cinesi

15 Ottobre 2021 - 05:10

I maggiori Costruttori di veicoli cinesi sono alla ricerca di brand europei da assorbire (com’è successo con MG in passato) o nuove joint-venture con le Case auto europee per cui assemblano già diversi modelli premium. Intanto crescono i dati di vendita in Europa di auto prodotte in Cina le rilevazioni di Jato Dynamic dicono che le auto con brand cinesi coprono già il 14% delle vendite totali di veicoli con Brand europei. Oltre alle vendite di auto esportate, la Cina ha diversi assi nella manica per farsi sempre più spazio in Europa.

AUTO PRODOTTE IN CINA E VENDUTE IN EUROPA CON BRAND CINESI

Con le auto elettriche sempre più spinte per la pressione che grava sulle Case auto, con il piano Fit for 55, è ipotizzabile che di fronte all’offerta di auto elettriche più economiche, per molti automobilisti il brand non sarà così determinante. Sono anche questi i timori di cui si parla sempre più spesso, cioè che l’Europa stia diventando terreno fertile per investitori dalle spalle larghe. Intanto le aziende europee muovono investimenti ciclopici sperando di raggiungere quanto prima la neutralità al carbonio. Anche se apparentemente poche, le auto costruite in Cina e vendute in Europa rappresentano il 14% del totale per origine del Brand. Ciò significa che un ruolo chiave lo rivestiranno sempre di più gli accordi tra Costruttori, ma anche il potenziale di investitori cinesi di fagocitare brand in Europa.

MODELLI DI AUTO PRODOTTE IN CINA CON COSTRUTTORI EUROPEI E NON

Secondo i dati Jato, nel 2020 il mercato cinese si è confermato il più grande al mondo (oltre 25 milioni di veicoli e in calo di appena il 2% rispetto al 2019). Ciononostante secondo l’analisi di Felipe Munoz, la Cina ha diverse opportunità di presidiare il mercato europeo, non necessariamente aggressive. Quella già attiva con la maggior parte di Costruttori auto e brand prevalentemente europei consiste nella produzione di veicoli sulla base di accordi di scambio. Vale ad esempio per la Volvo S90, la DS 9, la BMW iX3, la Polestar 2 e 1. A queste poi si aggiungono le auto costruite in Cina con brand locali, è il caso della Link&Co, AIways U5, ma in testa c’è MG, con 27 mila veicoli prodotti in Cina e venduti in Europa, davanti a Polestar (9474) e BMW (6588).

IL CASO MG FA SCUOLA

Si tratta esattamente della Casa automobilistica inglese che il gruppo cinese SAIC ha acquisito alla fine degli anni 2000 e – come riporta Jato – dal 2016 in poi ha prodotto auto solo in Cina, diventando il maggiore esportatore di auto in Europa. La strategia di acquisire brand locali, spiega l’analisi, è alla portata di molti costruttori cinesi nel tentativo di presidiare mercati strategici. “Finora, non vi è alcuna indicazione che ci sarà una grande ondata di veicoli cinesi negli Stati Uniti e in Europa in tempi brevi”, riporta Jato. “Sebbene alcuni produttori cinesi stiano facendo progressi nei mercati dell’America Latina e del Sudest asiatico, sono ancora lontani dall’assicurarsi una posizione dominante. Le auto cinesi giocheranno senza dubbio un ruolo importante nei mercati globali nei prossimi anni, ma forse non nel modo in cui molti avevano previsto”.

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