
Accisa diesel: l'aumento è vicino, insieme all'allineamento con la benzina. Scopri le motivazioni e le implicazioni pratiche per gli automobilisti
Non è ancora ufficiale ma lo sarà presto: nelle prossime settimane arriverà l’ok del Parlamento e del Consiglio dei ministri all’aumento di un centesimo all’anno dell’accisa sul diesel e l’allineamento con l’imposta sulla benzina nel quadro della delega fiscale. Proprio oggi, 8 gennaio, il provvedimento è approdato nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato per un ultimo parere tecnico prima del via libera definitivo. I maggiori introiti serviranno a finanziare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale scaduto a fine 2023.
DIESEL: AUMENTO DELL’ACCISA PER FINANZIARE IL CONTRATTO TPL
Infatti, sebbene l’aumento di un centesimo per il diesel sarà compensato dal calo di un centesimo per la benzina per allineare le due imposte, si prevede che grazie ai maggiori consumi di gasolio (21,632 milioni di tonnellate nei primi 11 mesi del 2024 rispetto ai 7,893 milioni di tonnellate di benzina) entreranno nelle casse dello Stato 200 milioni di euro in più all’anno, permettendo dunque di finanziare l’intervento sui contratti del trasporto pubblico locale che richiede circa 500 milioni.
ACCISA DIESEL: L’ALLINEAMENTO CON LA BENZINA “CE LO CHIEDE L’EUROPA”
Bisogna inoltre ricordare che il Governo, sulla base degli impegni PNRR, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel marzo 2022, è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi e, in questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio per autotrazione rispetto a quelle sulla benzina. In altri termini, l’Europa ha chiesto all’Italia di allineare le imposte su benzina e diesel perché quest’ultimo, considerato più dannoso a livello ambientale, non può beneficiare di un’accisa più bassa. Oggi, invece, l’accisa sulla benzina è pari a 73 centesimi di euro al litro, mentre quella sul gasolio a soli 62 centesimi/litro. Avviando nel 2026 l’aumento di un centesimo all’anno del diesel e una speculare riduzione della benzina, il livellamento tra le due accise verrebbe raggiunto nel 2030.
AUMENTO ACCISA DIESEL: COSA CAMBIA PER GLI AUTOMOBILISTI AL DISTRIBUTORE
Cosa cambierà per gli automobilisti con l’aumento dell’accisa sul diesel? È presto detto. Prendendo come riferimento gli ultimi dati sulla struttura dei prezzi dei carburanti, relativi ai prezzi medi alla pompa rilevati dal ministero dell’Ambiente il 6 gennaio 2025, a parità delle altre componenti, ossia prezzo della materia prima e margine lordo della filiera, l’aumento dell’accisa sul gasolio da 62 a 63 centesimi/litro farebbe salire il prezzo alla pompa da 1,672 a 1,684 euro/l. Quello della benzina, invece, scenderebbe da 1,772 a 1,760 euro/litro.
Il Governo ha comunque assicurato che dall’aumento dell’accisa sul diesel sarà escluso il trasporto ‘pesante’, a partire dagli autocarri con peso minimo di 7,5 tonnellate e motore classe Euro 5 o superiore che continueranno quindi a beneficiare del rimborso sull’imposta. Mentre i più penalizzati saranno i mezzi ‘leggeri’, in primis le automobili, che non rientrano nei limiti di classe e tonnellaggio previsti.