Assicurazioni, addio vecchio “vigilante”: è un bene?

Assicurazioni, addio vecchio “vigilante”: è un bene? L'Isvap

L'Isvap, l'organo di vigilanza sulle Assicurazioni, cambierà notevolmente

14 Agosto 2012 - 04:08

Ora che la spending review è Legge, l'Isvap, l'attuale autorità che vigila sulle Assicurazioni, verrà soppresso a breve. E sarà sostituito dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), sotto il controllo della Banca d'Italia (foto).

IMPOSSIBILE GIUDICARE – La prima fase della spending review assicura allo Stato risparmi pari a 4,5 miliardi nel 2012, 10,9 miliardi nel 2013 e 11,7 miliardi nel 2014. L'obiettivo del Governo Monti è tagliare quanto più possibile i rami secchi, far risparmiare lo Stato: in quest'ottica potrebbe essere vista la soppressione dell'Isvap. Però, se proprio si volevano ridurre le spese, resta il dubbio sul perché l'Isvap venga sostituita dall'Ivass, che a costo zero non è. Certo, neppure al meno malizioso degli osservatori sarà sfuggito il fatto che, negli ultimi mesi, l'attività di controllo dell'Isvap nei confronti delle Compagnie s'era fatta piuttosto pressante, con multe, richiami, controversie sull'interpretazione della Legge liberalizzazioni (vedi qui e qui). Inoltre, il futuro Ivass, il prossimo “vigilante”, sarà sotto il controllo della Banca d'Italia, ed è risaputo che gli intrecci (perfettamente leciti) fra banche e Assicurazioni sono numerosi nonché difficili da individuare con precisione. Comunque, non è possibile dare ora un giudizio su questa piccola rivoluzione, ossia capire se andrà a beneficio degli assicurati oppure no. Non resta che attendere: SicurAUTO.it auspica che, nei confronti di quelle Compagnie poco rispettose dei contratti RCA, l'Ivass sia severo il giusto. La soluzione ideale per l'Italia, forse, sarebbe avere authority per materia di competenza (concorrenza, stabilità e altro) e non per settore (banche, spa quotate, Assicurazioni, fondi pensione) come avviene nei Paesi più avanzati sotto questo profilo.

LE NORME – L'Ivass opererà attraverso le strutture della Banca d'Italia. Il presidente dell'istituto sarà il direttore generale di Via Nazionale. L'amministrazione generale della nuova Authority spetta a un consiglio composto dal presidente e da due consiglieri. Ecco le parti più significative delle nuove regole: “Al fine di assicurare la piena integrazione dell'attività di vigilanza nel settore assicurativo, anche attraverso un più stretto collegamento con la vigilanza bancaria, è istituito, con sede legale in Roma, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Resta, in ogni caso, ferma la disciplina in materia di poteri di vigilanza regolamentare, informativa, ispettiva e sanzionatori esercitati dalla Consob sui soggetti abilitati e sulle imprese di assicurazione nonché sui prodotti di cui all'articolo 1, comma 1, lettera w?bis), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e relativa disciplina regolamentare di attuazione. L'Istituto opera sulla base di princìpi di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile, oltre che di trasparenza e di economicità, mantenendo i contributi di vigilanza annuali previsti dal Capo II del Titolo XIX del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private). Il Consiglio è composto dal Presidente e da due consiglieri scelti tra persone di indiscussa moralità ed indipendenza oltre che di elevata qualificazione professionale in campo assicurativo, nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei Ministri, ad iniziativa del Presidente del Consiglio, su proposta del Governatore della Banca d'Italia e di concerto con il Ministro dello sviluppo economico. I due consiglieri restano in carica sei anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore mandato. Gli emolumenti connessi alla carica sono fissati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, adottato su proposta del Governatore della Banca d'Italia. Ai soli fini dell'esercizio delle funzioni istituzionali attribuite all'Ivass in materia assicurativa, il Direttorio della Banca d'Italia è integrato con i due consiglieri”.

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