Anas: Ciucci assolto ma M5S attacca
Dall'assoluzione per Ciucci, all'attacco del MoVimento 5 Stelle che irrompe in "casa sua". La turbolenta uscita di scena del presidente dimissionario

Dall'assoluzione per Ciucci, all'attacco del MoVimento 5 Stelle che irrompe in "casa sua". La turbolenta uscita di scena del presidente dimissionario
Fra le mille “partite” che il presidente Anas Pietro Ciucci sta giocando, ce n'è una che è terminata: la corte dei conti del Lazio ha assolto con formula piena Ciucci dall'accusa di “danno erariale” in riferimento all'appalto per la realizzazione del secondo megalotto di chilometri della strada statale 106 Jonica tra lo svincolo di Squillace e quello di Simeri Crichi. Comprendente gli ulteriori 5 chilometri di prolungamento della statale 280 dei Due Mari tra lo svincolo di San Sinato e quello di Germaneto.
QUALE MOTIVAZIONE – Secondo la sentenza, non esiste il presupposto di una condotta colposa di Ciucci (foto), tanto più grave, perché non è stato chiarito “in base a quale specifica competenza e, soprattutto, a quali strumenti tecnico-giuridici avrebbe potuto (o dovuto) ribaltare un giudizio formulato da esperti di indubbia professionalità specifica al termine di un iter procedurale conclusosi con una netta riduzione dell'importo risarcitorio richiesto dall'appaltatore”. Insomma, se gli esperti si sono pronunciati in un certo modo, il presidente Anas non avrebbe potuto contraddirli.
I SOLDI IN BALLO – Il procedimento in questione, riporta l'Agi, riguardava il riconoscimento da parte dell'Anas dell'importo di 47 milioni di euro al contraente generale Co.meri per la realizzazione del secondo megalotto della statale 106, a fronte di riserve iscritte per 350 milioni di euro. Ossia metà di quanto riconosciuto dalla commissione di accordo bonario di cui all'articolo 240 del codice dei contratti pubblici. La procura regionale della corte dei conti per il Lazio aveva chiesto la condanna, a titolo colposo, di Ciucci e di altri dirigenti e funzionari Anas per un (presunto) danno erariale di 17 milioni di euro. L'appalto riguardava la realizzazione della nuova statale 106 Jonica dallo svincolo di Squillace allo svincolo di Simeri Crichi, affidata, a seguito di procedura concorsuale per appalto a contraente generale, all'A.T.I. “Astaldi S.p.A. – Ing. Nino Ferrari S.r.l.”, che ha successivamente costituito la società di progetto denominata “Co.meri S.p.a.”. Tratto aperto al traffico tra novembre 2011 e luglio 2013.
GRILLINI ALL'ATTACCO – Intanto, la deputata M5S all'assemblea regionale siciliana Vanessa Ferreri ha appena presentato un esposto alla procura della Repubblica, presso il tribunale di Ragusa, per denunciare le condizioni in cui si trova quella che è considerata una delle strade più pericolose della Sicilia, la statale 115, denominata “Sud occidentale Sicula”. La Statale attraversa le cinque province della costa meridionale della Sicilia, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, e con i suoi 383 chilometri rappresenta una tra le più lunghe ed importanti arterie dell'isola. “Eppure – afferma la Ferreri -, a causa dei mancati interventi per la messa in sicurezza, ci troviamo a precorrere un'arteria con un manto stradale quasi distrutto, lunghi tratti senza guardrail e senza protezioni; e nessun intervento per evitare che il fango invada la carreggiata durante i periodi di piogge. Stiamo parlando di una statale che lamenta, inoltre, numerose curve pericolosissime. Una pericolosità nota da tempo – continua la grillina -: basti pensare agli oltre 4.000 atti parlamentari che riguardano la messa in sicurezza della statale 115, a partire dall'ottava legislatura (il primo atto risale al 1980)”. Proprio di recente, su quel tratto “maledetto”, si sono verificati in media due sinistri gravi al mese, dove hanno perso la vita sei giovani per cause in corso di accertamento. Incidenti evitabili se la Statale in Sicilia (lì dove ci sono stati numerosi cedimenti infrastrtutturali nelle scorse settimane) fosse stata oggetto di una corretta manutenzione stradale e di una scrupolosa messa in sicurezza da parte dell'ente a ciò preposto, l'Anas per l'appunto, conclude il M5S.