Alfa Romeo MiTo: nuove motorizzazioni e nuovo look

Alfa Romeo MiTo: nuove motorizzazioni e nuovo look Alfa Romeo espone a Francoforte i nuovi motori per la MiTo

Alfa Romeo espone a Francoforte i nuovi motori per la MiTo, seguendo la politica del downsizing, con riduzione dei consumi e delle emissioni

29 Settembre 2011 - 09:09

A circa quattro anni dal lancio sul mercato, la Casa del biscione “rinfresca” la gamma della sua Alfa Romeo MiTo, la popolare utilitaria dal look sportivo che ora vanta due nuovi efficienti motori in grado di assicurare consumi più contenuti. Sulle nuove versioni, l'Alfa Romeo propone inoltre alcuni ritocchi estetici, sia agli esterni che agli interni.

I NUOVI MOTORI – Le novità principali sulla nuova Mito riguardano soprattutto le nuove motorizzazioni, in linea con la politica del downsizing, necessario per rendere la vettura sempre più efficiente, riducendo consumi ed emissioni di CO2, ma senza fastidiose riduzioni di prestazioni. Al Salone di Francoforte, l'Alfa Romeo propone un'inedita motorizzazione a benzina, che già alcuni mesi fa aveva fatto molto discutere a causa del contrasto nei confronti della storica vocazione sportiva della Casa. Ebbene sì, presentata sulla Fiat 500, ma montata anche su Panda, Punto e sulla nuova Lancia Ypsilon, anche sull'utilitaria Mito arriva il motore TwinAir Turbo di 0,9 litri, in grado di erogare 85 CV (62 kW) ad un regime di 5.500 giri/minuto, con una coppia massima di 145 Nm a 2.000 giri/min. Un motore sovralimentato sviluppato interamente dalla divisione motori Fiat Powertrain, costituito da un bicilindrico dotato della tecnologia MultiAir, il sistema di controllo elettroidraulico delle valvole (volto a minimizzare gli sprechi di carburante), su cui i tecnici hanno svolto un ottimo lavoro di bilanciamento, riducendo le vibrazioni tipiche dei motori con basso numero di cilindri. Su questa motorizzazione, rimane presente il manettino DNA con due sole posizioni: Dynamic e Natural, la prima orientata all'ottenimento delle massime prestazioni, l'altra per ridurre al minimo la richiesta di carburante, raggiunta mediante un sensibile abbassamento del valore di coppia massima, da 145 a 110 Nm. L'altra novità riguarda invece la già nota unità a gasolio 1,3 litri 16V Multijet di seconda generazione, un turbodiesel in grado di sviluppare 85 CV (62 kW) di potenza a 3500 giri al minuto e 200 Nm di coppia massima ad un regime di 1.500 giri/min.

CONSUMI ED EMISSIONI – Secondo la Casa, i due nuovi propulsori dovrebbero garantire buone prestazioni e consumi di carburante ulteriormente ridotti. Attualmente, per la versione TwinAir, l'Alfa Romeo ha dichiarato solamente il valore di emissioni di CO2 in atmosfera, che si attesta intorno ai 98 g/km. Per quanto riguarda il Multijet si stima un consumo di gasolio pari a 3,5 l/100 km nel ciclo combinato e di addirittura 2,9 litri/100 km per quanto riguarda il ciclo extraurbano, con un valore medio di emissioni pari a 90 g/km di CO2. Per abbattere ulteriormente i consumi nelle condizioni di traffico urbano, entrambi i motori sono infine dotati del sistema Start&Stop, rispettano inoltre le normative Euro5 e prevedono i tagliandi a 35.000 km, un valore di tutto rispetto, che consentirà agli acquirenti un discreto risparmio sui costi di manutenzione.

AGGIORNAMENTI – Dal punto di vista dell'aspetto estetico, tutta la gamma MiTo sarà interessata da alcune piccole novità riguardanti alcuni particolari. All'esterno le novità riguardano perlopiù una nuova linea dei cerchi in lega, mentre all'interno cambiano i rivestimenti dei sedili ed alcune rifiniture delle plastiche. Qualche ritocco in più per la versione sportiva, la Quadrifoglio Verde, sulla quale vengono introdotte le sospensioni attive Alfa Active Suspension, sviluppate insieme alla Magneti Marelli ed in grado di interagire con gli altri componenti della vettura, contrastando beccheggio e rollio, migliorando di conseguenza la sicurezza ed il comportamento su strada. Per quanto riguarda le modifiche estetiche cambia leggermente la fascia del paraurti anteriore, con una nuova sede per i fendinebbia, mentre all'interno solo piccole variazioni del tutto identiche a quanto visto sulle altre versioni.

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