Aci: veicoli senza Rc auto? Servono controlli elettronici

Aci: veicoli senza Rc auto? Servono controlli elettronici Secondo l'Aci

Secondo l'Aci, occorre omologare gli strumenti elettronici per l'accertamento degli illeciti e ridurre subito il prezzo delle polizze

8 Luglio 2013 - 05:07

Veicoli senza Rca, un dramma tutto italiano: circolano 4 milioni di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa, di cui 2,8 milioni sono vetture. Sono più dell'8% del totale e il mancato incasso per le Compagnie sfiora i 2 miliardi di euro. Per questo, secondo l'Aci, occorre omologare gli strumenti elettronici per l'accertamento degli illeciti e ridurre subito il prezzo delle polizze.

FRODE DILAGANTE – “Circolare senza una copertura assicurativa è una frode dilagante non soltanto tra le auto – dichiara il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani – ma accomuna tutte le tipologie di veicoli”. Infatti, se la percentuale degli irregolari è del 9% tra gli automobilisti, il dato sale al 15% tra i motociclisti e al 17% tra i conducenti di furgoni. Il fenomeno si manifesta meno con i mezzi pesanti (4% del circolante), gli autobus e i pullman (2%), grazie ai più frequenti controlli su strada. L'Aci stesso, qualche tempo fa, ha stimato il numero degli illeciti con una sperimentazione condotta nella capitale attraverso i varchi Ztl, d'intesa con la Polizia locale e l'Ania (l'Associazione delle Assicurazioni). Desta preoccupazione anche il fatto chel'83% degli escavatori e delle macchine da lavoro sia risultato sprovvisto di copertura assicurativa, così come il 66% delle microcar.

DA DEBELLARE – Il fenomeno delle frodi assicurative si può debellare, per l'Aci, anche con il potenziamento dei controlli attraverso l'omologazione degli strumenti elettronici per questo tipo di accertamento. Quindi, Sticchi Damiani spinge Governo e Parlamento: “Serve un dispositivo di legge che permetta di sfruttare appieno tale tecnologia per la prevenzione di questi fenomeni così pericolosi e dannosi per la collettività. È necessaria una modifica al Codice della strada perché l'attuale giurisprudenza permette agli strumenti di telecontrollo di rilevare e sanzionare eccessi di velocità, passaggio con semaforo rosso e violazione delle Ztl, ma non la mancata copertura Rca”.

PRIMA IL TUTOR? – Come SicurAUTO.it ha avuto modo di dire in anticipo, una delle norme più importanti introdotte dall'ex Governo Monti è la dematerializzazione del contrassegno assicurativo: al suo posto, il documento elettronico, forse con un chip (leggi qui le novità). Obiettivo, contrastare le truffe. In attesa che venga attuata con specifici regolamenti, questa norma può essere vista come una specie di secondo passo verso i controlli automatici dei veicoli scoperti di Rc auto. Infatti, a novembre 2011, è stato introdotto il comma 4 ter all'articolo 193 del Codice della strada: “L'accertamento della mancanza di copertura assicurativa obbligatoria del veicolo può essere effettuato anche mediante il raffronto dei dati relativi alle polizze emesse dalle Imprese assicuratrici con quelli provenienti dai dispositivi o apparecchiature omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico e gestiti direttamente dagli organi di Polizia stradale”. La violazione dell'obbligo di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli può essere rilevata, dandone informazione agli automobilisti interessati, anche attraverso i dispositivi, le apparecchiature e i mezzi tecnici per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di circolazione. E il Tutor rileva la velocità media registrando il passaggio di tutti i mezzi, anche se non commettono alcuna violazione. Potenzialmente, il Tutor è uno strumento implacabile per scovare i furbetti senza Rca.

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