5G: le auto connesse eviteranno il 68% degli incidenti?
La connettività 5G è 30 volte più veloce di un guidatore di fronte a un pericolo: ecco cosa significa in termini di sicurezza stradale

La connettività 5G è 30 volte più veloce di un guidatore di fronte a un pericolo: ecco cosa significa in termini di sicurezza stradale
Seat porta sulle strade spagnole un progetto pilota per la guida connessa. Grazie a partner del settore telecommunicazioni il brand dell'auto sperimenta i vantaggi della connessione 5G. Le reti mobili ultraveloci aprono le porte alle auto connesse in rete capaci di scambiare dati ed informazioni in tempo reale. In casa Seat si dicono assolutamente fiduciosi che la nuova tecnologia sarà in gradi di portare un contributo determinante alla sicurezza su strada. Numeri alla mano gli esperti riferiscono di un -68% di incidenti grazie al 5G. L'auto di domani sarà quindi in grado di comunicare non solo con il driver ma con tutto l'ecosistema urbano; dalle altre vetture circolanti alla stessa infrastruttura stradale. Vediamo i dettagli sui test in corso in Spagna.
ECOSISTEMA CONNESSO La connettività dati 5G apre le porte al futuro dell'automotive. I conducenti potranno ricevere informazioni predittive molto importanti ad esempio su traffico e mobilità. Telecamere e sensori presenti sull'infrastruttura stradale della città comunicheranno con l'auto connessa in rete permettendo al driver di assumere decisioni in tempio reale. In casa Seat ci tengono a precisare che i test in corso in Spagna sull'auto connessa promettono molto in fatto di sicurezza. Le stime parlando di un 68% degli incidenti potrebbe essere evitato con la tecnologia 5G che sarà capace di relazionare tra loro anche gli altri mezzi circolanti, bici comprese. Insomma con l'auto connessa si potranno prevedere e prevenire i possibili impatti prima che si verifichino. (Leggi a Torino arriva la connessione 5G). La “5G Connected Car” è, infatti, in grado di rilevare pedoni, ciclisti e ostacoli statici.
GUIDA SICURA L'ingegnere Seat César de Marco, spiega: “Prima, l'auto forniva solo informazioni che l'autista poteva vedere. Ora, grazie alla tecnologia 5G, l'auto riceverà informazioni dalla città prima che il guidatore la vedrà”. Grazie a telecamere a infrarossi, sensori e radar integrati nell'infrastruttura viaria la città comunicherà direttamente con le auto in transito. Per difendere i pedoni ci saranno telecamere collegate ai semafori con le informazioni inviate sempre grazie alla rete 5G. Quanto ai ciclisti, dato che si muovono un velocemente rispetto alle persone a piedi, Seat ha aggiunto alla bici un sengalatore elettronico connesso in rete (Leggi le connessioni V2V e V2X fondamentali per la guida autonoma). Va detto che una delle caratteristiche della tecnologia 5G è la bassa latenza, ovvero il tempo necessario a una rete per rispondere ai comandi. Gli esseri umani, ad esempio, rispondono al tatto, alla vista o all'olfatto in circa 150 millisecondi mentre il 5G, il in circa 5 millisecondi.
CONNESSIONE SUPERVELOCE Ecco che per arrivare alle auto dotate della tecnologia 5G le amministrazioni locali e le società di telecomunicazione deovranno mettere in piedi una vera e propria infrastruttura. Se quindi pedoni, ciclisti e moto rappresentano quasi la metà dei soggetti coninvolti in tutti gli incidenti mortali dovuti al traffico in Spagna, grazie al 5G si apre una speranza per il futuro. Insomma l'Internet of Things prendere forma e si avvicina a grandi passi verso la vita di tutti i giorni. L'auto è pronta a trasformarsi in un oggetto smart ma la strada da compiere è ancora lunga. La connessione in rete è solo il primo passo e servono somme investimenti corposi per una rete di telecomunicazione adeguata e potente.