Esportazione auto 2020: cosa cambia con il Documento Unico La procedura di esportazione auto 2020: cosa cambia con l'entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione

Esportazione auto 2020: cosa cambia con il Documento Unico

La procedura di esportazione auto 2020: cosa cambia con l'entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione, salvo rinvii causa Coronavirus

24 Marzo 2020 - 12:03

Con l’utilizzo graduale del Documento Unico di Circolazione, che unifica la carta di circolazione e il certificato di proprietà e il cui rilascio è previsto, a tappe, dal prossimo 4 maggio (data modificata per l’emergenza Coronavirus rispetto all’originario 6 aprile, ma i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi), cambia anche la procedura per l’esportazione dell’auto all’estero. Dal 2020 si deve dunque seguire un iter diverso, cerchiamo di fare chiarezza a beneficio degli interessati.

ESPORTAZIONE AUTO 2020: L’OBBLIGO DI REVISIONE

Chi vuole esportare definitivamente un veicolo in un altro Paese deve prima effettuare la radiazione per definitiva esportazione all’estero dall’Archivio Nazionale dei Veicoli e dal PRA. Dal 1° gennaio 2020, come già spiegato in un precedente articolo, è obbligatorio che un’auto o una moto, prima dell’effettiva esportazione all’estero, venga sottoposta a revisione, con esito positivo, in data non anteriore a 6 mesi rispetto alla data di richiesta di radiazione. Tuttavia, al fine di armonizzare il passaggio dalle vecchie procedure in vigore fino al 31 dicembre 2019, che a differenza di oggi prevedevano di effettuare la radiazione successivamente all’effettiva esportazione, la Motorizzazione e l’ACI hanno diramato una circolare congiunta per gestire il periodo di transizione da una modalità all’altra.

ESPORTAZIONE AUTO 2020: NUOVA PROCEDURA

Infatti, per i veicoli esportati entro lo scorso 31 dicembre e reimmatricolati all’estero entro la medesima data o anche in seguito, fino al 3 maggio 2020 è ancora possibile effettuare la radiazione con le modalità previste dalla vecchia procedura. Per completare la procedura di esportazione di un’auto reimmatricolata all’estero dopo il 31/12/2019 è necessario allegare una copia della carta di circolazione estera. Questa modalità transitoria non è condizionata allo svolgimento della revisione. Invece, per i veicoli esportati dal 1° gennaio 2020 in poi, la richiesta di radiazione dev’essere sempre presentata prima dell’effettiva esportazione all’estero, con revisione obbligatoria, dall’esito positivo, effettuata non oltre 6 mesi dalla data di richiesta della cancellazione. Ovviamente il vincolo di revisione si applica solo se sono trascorsi i termini previsti dalla legge per revisionare la vettura (per esempio 4 anni dall’immatricolazione). Se l’intestatario del veicolo ha necessità di raggiungere con la vettura radiata il Paese estero di destinazione, può chiedere il rilascio del foglio di via e delle targhe provvisorie alla Motorizzazione. Oppure a un’agenzia di pratiche auto.

Esportazione auto 2020 Documento Unico

LIMITI ALLA RADIAZIONE PER ESPORTAZIONE ALL’ESTERO

La procedura di cui sopra è soggetta a limiti nel caso di situazioni particolari. Per esempio se sul veicolo da esportare è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo, occorre prima cancellare il fermo e solo dopo richiedere la cessazione della circolazione per esportazione. Qualora invece sul veicolo da esportare risulti iscritta un’ipoteca non ancora scaduta, un pignoramento o un sequestro, dev’essere allegato un atto comprovante l’assenso alla radiazione da parte del creditore o dell’autorità competente. In particolare, per l’esportazione di veicoli con ipoteche iscritte e non ancora scadute bisogna allegare l’atto di assenso del creditore con scrittura privata autenticata dal notaio.

ESPORTAZIONE AUTO 2020: COME PRESENTARE LA RICHIESTA

La richiesta di radiazione per procedere all’esportazione di un’auto si può presentare presso uno STA; oppure affidandosi a una delegazione ACI o a un’agenzia di pratiche auto. Per le richieste fino al 3 maggio 2020 occorre presentare:
– nota di presentazione sul retro del certificato di proprietà in formato cartaceo (in assenza del quale dev’essere utilizzata la nota NP3C in doppio originale); mentre in presenza del formato digitale la formalità viene sbrigata direttamente allo sportello;
– carta di circolazione e targhe (anteriore e posteriore) del veicolo;
– documento di identità o riconoscimento.
Per le richieste dal 4 maggio 2020 occorre presentare:
– istanza unificata per rilascio nuovo Documento Unico di Circolazione (scaricate qui in formato pdf);
– certificato di proprietà in formato cartaceo, carta di circolazione e targhe (anteriore e posteriore) del veicolo;
– documento di identità o riconoscimento.

ESPORTAZIONE AUTO 2020: COSTI

Anche i costi dell’esportazione auto 2020 cambiano leggermente in base alle tempistiche. Per le richieste fino al 3 maggio 2020 sono infatti i seguenti:
– emolumenti ACI: 13,50 euro;
– imposta di bollo: 32,00 euro (se si utilizza il certificato di proprietà come nota di presentazione) oppure 48,00 euro (se si utilizza il modello NP3C);
– diritti DT: 10,20 euro (per le sole esportazioni nei Paesi UE) più i i costi per versamenti postali.
Per le richieste dal 4 maggio 2020 i costi sono questi:
– emolumenti ACI: 13,50 euro;
– imposta di bollo: 32,00 euro per istanza unificata;
– diritti DT: 10,20 euro (per le sole esportazioni nei Paesi UE) più i costi per versamenti postali.
Attenzione: chi si rivolge alle delegazioni ACI e alle agenzia di pratiche auto deve aggiungere anche le spese per il servizio d’intermediazione.

Esportazione auto 2020 Documento Unico di Circolazione

RICHIESTE DI RADIAZIONE PRESENTATE TRAMITE CONSOLATI

In conseguenza della nuova procedura prevista dal 1° gennaio 2020, possono essere ancora inoltrate tramite i consolati solo le richieste di radiazione relative ai veicoli esportati entro il 31/12/2019 e reimmatricolati all’estero entro la medesima data o anche successivamente. Ma a condizione che la richiesta di radiazione al PRA venga presentata entro il 4 maggio 2020. Pertanto dal 5 maggio 2020 non possono più essere trasmesse al PRA le richieste di radiazione per esportazione tramite i consolati. Per ulteriori dettagli rimandiamo all’apposita sezione sul sito dell’ACI.

Importante: a causa dell’emergenza Coronavirus i servizi ACI-PRA e Motorizzazione sono ridotti, consultate questa pagina per gli ultimi aggiornamenti in cui trovate anche i numeri verdi da contattare per ricevere tutte le informazioni del caso.

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2 Commenti

moscat_14969663
09:15, 21 Agosto 2020

Salve,Spero che qualcuno possa aiutarmi.A novembre sono arrivato in tunisia ed ho provveduto ad effettuare il procedimento per immatricolazione auto.Causa covid in cui mi sono dovuto trattenere in tunisia sono riuscito a fare tutte le carte verso fine giugno, quindi dogana e carta grigia(reimmatricolazione con targhe tunisine) con pagamenti esosi annessi.Rientrando in italia mi accingo a preparare il tutto per non pagare se non altro doppio bollo.Scopro che è cambiato l’iter da gennaio 2020.Ora come posso fare?Sono bloccato perché l’auto è già stata reimmatricolata in tunisia!

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